LA FORMA DELL’IDEOLOGIA. PRAGA: 1948-1989

Dal 25 maggio al 28 luglio 2019 sarà ospitata a Parma la più grande mostra italiana dedicata all’arte cecoslovacca.La Forma dell’Ideologia. Praga: 1948-1989” porterà nella storica sede del Palazzo del Governatore oltre 200 opere tra dipinti, disegni, acquerelli, lavori di grafica e di stampa, fotografie, oggetti di design e proiezioni cinematografiche.

Z. Filip, Alla vitalità del 1° Maggio (1975). Stampa su carta

Promossa da Fondazione Eleutheria, Collezione Ferrarini-Nicoli e Comune di Parma, in collaborazione con il Museo di Arte Decorative di Praga, la mostra è curata da Gloria Bianchino, FrancescoAugusto e Ottaviano Maria Razetto.

Vlastimil Košvanec, Sia la luce (anni ’50). Olio su tavola

 

Vilém Wünsche, senza titolo, 1948, olio e tempera su cartone

 

Anonimo, senza titolo (primi anni ’50,). Gesso policromo

 

Pavel Hlava, vaso (intorno al 1970). Vetro molato

L’esposizione, allestita su entrambi i piani del Palazzo, proporrà al pubblico un percorso temporale, a partire dagli anni ’20 del Novecento fino agli anni ’80, in cui verrà approfondita l’atmosfera culturale di Praga e dell’intera nazione cecoslovacca, altamente influenzata dalle vicende storico-politiche, che portò a una particolarissima produzione artistica, parte della quale trovò espressione nella pittura realista di artisti di primo piano come Josef Štolovský (1879-1936), Josef Brož (1904-1980), Adolf Žábranský (1909-1981), Jaromír Schoř (1912-1987), Sauro Ballardini (1925-2010) ed Alena Čermáková (1926-2009).

Spartachiadi (1985). Fotografia

 

Adolf Zábranský, Febbraio 1948, cartone del Ciclo “Tradizione rivoluzionaria dei nostri uomini VI” 1972-81. Carboncino e guazzo su carta applicata su tela

 

Jaroslav K. Holeček, Fucina T345 (1949). Olio su tela

 

Jan Václavik, Fonditore (1922). Olio su tela

Dalla pittura alla scultura, dalla fotografia al cinema fino al design, l’arte di quel periodo è declinata nelle sue variegate sfaccettature sottolineando, in particolare, l’impatto che ebbe lo “stato di regime”, dal ’48 in poi, sulla cultura della città e dell’intera nazione.

Jaromír Schoř, senza titolo, trittico (anni ’70-’80). Olio e tempera su carta applicato su tela (dettaglio in cover)

La mostra è realizzata con il patrocinio di: Ambasciata della Repubblica Ceca a Roma, Ambasciata d’Italia a Praga, Ministero per i Beni e le Attività Culturali della Repubblica Italiana, Ministero della Cultura della Repubblica Ceca, Regione Emilia-Romagna, Praga Città Capitale, Provincia di Parma, Municipio di Praga 1, Istituto Italiano di Cultura di Praga, Centro Ceco di Roma, Archivio di Stato di Parma, Museo delle Arti Decorative di Praga, Camera di Commercio e dell’Industria italo-ceca, Famu (Film and TV School of the Academy of Performing Arts in Prague). Main sponsor: UniCredit bank, Architectural Consulting, s.r.o., Opem, Ferrarini porte blindate. Sponsor: Carebo, Terra d’Ombra. Partner: Rufa, GVERDI Eccellenze Italiane, Art Cafè, Ceci, Hotel Farnese.

 

 

La forma dell’ideologia

Praga: 1948-1989

 

25 maggio – 28 luglio 2019

 

a cura di Gloria Bianchino, FrancescoAugusto Razetto, Ottaviano Maria Razetto

 

Palazzo del Governatore

Parma

 

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