MENABREA ART PRIZE: INFINITE VARIABLES X ONE BOTTLE

L’edizione del Menabrea Art Prize 2018 ha chiesto agli artisti selezionati di offrire, attraverso il loro lavoro, una riflessione sul tema “Infinite variables X one bottle”.

La giuria presieduta quest’anno da Andrea Viliani (Direttore Museo MADRE, Napoli) e composta da Raffaella Cortese (gallerista, Milano); Luca Vitone (artista, Milano/ Berlino); Diego Bergamaschi (collezionista, Milano); Attilio Rappa (collezionista, Biella, in rappresentanza di Birra Menabrea Spa); Danilo Ruggiero (presidente Untitled Association, Roma) è stata chiamata a designare il vincitore dell’ottava edizione del Premio, il quale si aggiudica un contributo in denaro per la produzione di un’opera inedita o la pubblicazione di un libro d’artista o la realizzazione di un’edizione.

La giuria ha decretato, all’unanimità, quale vincitrice dell’ottava edizione del Menabrea Art Prize, l’artista Ilaria Vinci (Cisternino, 1991), con le seguenti motivazioni: il progetto “From Downtown to the Distant Future” apre lo spazio-tempo limitato di un’etichetta ai contorni enigmatici di un multiverso malleabile e infinito, in cui brillano milioni di soli e non esiste più “distinzione fra lato superiore o inferiore, interno o esterno”, fra micro- e macro-cosmo. L’immagine centrale, un sole che contiene al suo interno un Nastro di Moebius, riplasma la superficie planare dell’etichetta di una bottiglia di birra suggerendo nuovi orientamenti possibili. Essi sono poi ulteriormente approfonditi dalla stampa dei neri con inchiostro termosensibile, in modo che chi afferrerà la bottiglia lascerà su di essa la traccia del suo calore corporeo divenendo parte del progetto stesso proposto dall’artista. Il quale mantiene un equilibrio instabile ma rigoroso fra ricerca intellettuale e sintesi grafica, un’interazione dinamica fra oggetto e progetto: “Toccandolo, l’universo diventa invisibile con il calore delle mani”.

                                                                                                                      Ilaria Vinci

L’etichetta di Ilaria Vinci (Cisternino, Brindisi, 1991) è stata selezionata fra le proposte di Dario Carratta (Gallipoli, 1988), Derek MF Di Fabio (Milano, 1987), Margherita Raso (Lecco, 1991) e Virginia Russolo (Conegliano, 1995).

La giuria ha riconosciuto inoltre una menzione speciale anche al progetto “Infinite variables X one bottle” dell’artista Derek MF Di Fabio (Milano, 1987), per la sua reinvenzione del pattern grafico, scomposto e ricomposto in più elementi, dell’etichetta. Evocando pieghe, corde, forme animali e onde gravitazionali, e accettando le “sfide che possiamo lanciarci spezzando un pattern” l’artista suggerisce tutte le implicazioni di un’esperienza plurima, quale quella insita anche solo nel semplice gesto quotidiano di osservare, bere o maneggiare una bottiglia di birra.

Il Menabrea Art Prize nasce dalla collaborazione tra Untitled Association, associazione no-profit nata a Roma nel 2010 per promuovere e sviluppare progetti legati all’arte contemporanea, e Birra Menabrea SpA, prestigiosa e storica casa birraria sensibile ai temi della sperimentazione artistica e del design.

 

 

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www.birramenabrea.com