Il Refettorio di Massimo Bottura sbarca a Londra. Obiettivo arrivare nelle periferie del mondo per essere utili a chi da solo non ce la fa e cucinare per gli indigenti, con materie prime, che altrimenti andrebbero sprecate, insieme ai grandi chef dei cinque continenti. E ora dopo Modena, Bologna, Milano e Rio de Janeiro, tocca a Londra.

 

La sensibilità per il sociale dello chef modenese tristellato e della moglie Lara, ritorna in tutti i progetti e conferma una visione ampia e attenta verso chi ha meno, attraverso azioni concrete e autentiche, che guardano all’uomo e alle sue necessità primarie. Lo chef che per primo si è posto l’obiettivo di cucinare, partendo dalle eccedenze alimentari e ha messo a disposizione la propria notorietà e il proprio carisma, coinvolgendo i più grandi chef del mondo, ora è impegnato con il lancio di Refettorio Felix a Londra, un progetto nato dalla collaborazione di Food for Soul, St Cuthbert’s, The Felix Project e London Food Month.

 

Nel primo giorno di servizio, nel quale si è testata la nuova cucina appena allestita, mettendo a tavola 60 ospiti non abbienti, si tirano già le somme: 50 cassette di ingredienti in surplus, consegnati in mattinata dalla charity The Felix Project, utilizzati per la preparazione di un lauto pranzo per 60 ospiti, ognuno con una sua storia di dolore, vulnerabilità e solitudine, a cui i numerosi volontari hanno servito un menù a base di una ricca zuppa di verdure, fusilli al pesto di pangrattato e gelato all’earl grey con biscotti, in onore alla tradizione britannica. La nuova sala da pranzo, uno spazio funzionale e accogliente, arricchito da piante, materiali naturali e colori luminosi che diventerà centro di riferimento per l’intera comunità negli anni a venire, è stata progettata dall’architetto Charles Wainright e dallo studio di design StudioIlse. Un servizio alla città, che sarà aperto a tempo indefinito per servire il pranzo ai bisognosi dal lunedì al venerdì dalle 12,30 alle 14,00.

 

Ogni giorno, durante il London Food Month, uno chef ospite cucinerà pro-bono per gli ospiti. Nella prima settimana si sono avvicendati Alain Ducasse, Enrico Cerea, Clare Smyth e Margot Henderson. All’inaugurazione ufficiale del Refettorio Felix, a cui hanno partecipato circa 120 ospiti, erano presenti Massimo Bottura, presidente della Onlus Food for Soul, Justin Byam Shaw, presidente di The Felix Project, Tom Parker Bowles, direttore creativo del London Food Month, e il presidente del centro St Cuthbert’s, Richard Parker, che è stato il primo a parlare: “Quello di oggi è un giorno di grande importanza per noi. Ci sentiamo davvero onorati a esser stati scelti per ospitare questo nuovo progetto”.

Justin Byam Shaw, presidente di The Felix Project, ha condiviso un pensiero acuto sullo spreco alimentare: “Ovunque c’è cibo a sufficienza; solo, non sta raggiungendo le persone giuste”. Alla domanda sul perché avesse scelto St Cuthbert’s come spazio, Bottura ha risposto: “Non l’ho scelto io, è stato lo spazio a scegliere me”. Ancora lo chef ha descritto Refettorio Felix come un progetto di inclusione: “In un momento in cui si innalzano muri, qui al Refettorio Felix li abbattiamo. Insieme abbiamo costruito uno spazio di bellezza che vada a beneficio dell’intera comunità”. Parlando del restyling, Ilse Crawford ha commentato: “La bellezza non ha confini ed è un diritto universale”.

 

Pur non essendo una struttura aperta al pubblico, è possibile visitare Refettorio Felix durante la settimana dalle 16,00 alle 17,00. Refettorio Felix, pensato come luogo di cultura, ispirazione e inclusione sociale, è stato possibile grazie al fondamentale aiuto di quattro main sponsor: Westfield, Grundig, Lavazza e Felicetti, e dei partner tecnici: Aerende, Agnelli, Artemide, Bunker, Carpigiani, Giblor’s, Lassco, London Linen Group, Mutina & Domus, Pavoni, Royal Doulton, Wayward e Winnow. E non solo, attraverso il sito si può dare una mano concreta, con le donazioni individuali, che possono essere altrettanto utili e contribuire in modo sostanziale al progetto.

www.refettoriofelix.com​.