FOGLIA TONDA, ANTICO VITIGNO CHE GUARDA AL FUTURO

E’ una vecchia storia che riguarda il mondo del vino in Italia: antiche varietà che vengono abbandonate per far posto a vitigni più produttivi o “famosi” a livello internazionale, con l’obiettivo di omologarsi ad un mercato globale che detta leggi e tendenze. Salvo poi accorgersi che se quel vitigno dal nome sconosciuto era lì da 200 anni, una ragione c’era. La risposta è semplice: era lì perché si era adattato perfettamente al microclima del territorio, meglio degli altri.

La tendenza a espiantare antiche varietà è stato un fenomeno diffuso soprattutto degli anni ’80 e ’90 del secolo scorso. Oggi, per fortuna, non si ragiona più così, e la difesa di un patrimonio varietale così eterogeneo come quello italiano, è un obiettivo diffuso e condiviso.

In Toscana, dove il Sangiovese ha scritto la storia enologica della regione, varietà come Merlot e Cabernet Sauvignon hanno trovato una casa accogliente, contribuendo anche a creare nuovi “eldorado” vinicoli. Magari a scapito di vitigni considerati di serie B, come il protagonista della nostra recente esperienza, il Foglia Tonda.

Già il nome di questo misconosciuto vitigno la dice tutta: chiamarlo così, data la caratteristica forma tondeggiante della sua foglia, forse era il modo più semplice che i contadini adottavano per distinguerlo dalle altre varietà, in un epoca in cui la viticoltura non era quella di adesso e spesso nello stesso appezzamento venivano coltivate numerose specie di vite. Siamo stati al primo Forum del Foglia Tonda, un punto di partenza per capire lo status quo di questo vitigno e cercare di comprenderne potenzialità e sviluppi futuri. L’appuntamento a Trequanda, alla Fattoria del Colle di Donatella Cinelli Colombini, luminosa realtà vinicola nella stupenda Val d’Orcia. E’ stata proprio Donatella, la grande donna del vino toscano, a farsi promotrice di questa iniziativa, convinta dal valore e dalle potenzialità del vitigno. Dopo alcune ricerche ha riscontrato l’antica presenza del Foglia Tonda in Toscana, ma anche in Umbria. E si è messa alla ricerca di quelle aziende che ancora avevano filari di Foglia Tonda nelle loro proprietà.

Alla fine un elenco di 18 realtà vinicole, tutte toscane, che ad oggi siamo certi coltivino il Foglia Tonda. Al Forum ne erano presenti 9: Podere Sequerciani (Gavorrano, GR); Podere Ema (Grassina, FI); Mocine (Asciano, SI); Il Castellaccio (Castagneto Carducci, LI); Donatella Cinelli Colombini (Trequanda, SI); Mannucci Droandi Nuova Agricoltura (Montevarchi, AR); Podere Anima Mundi (Cascina Terme, PI); Santa Vittoria (Foiano della Chiana, AR) e Poggio al Vento Mascelloni (Castiglion d’Orcia, SI).

Ripercorrendo brevemente la storia del Foglia Tonda registriamo che il Conte Giuseppe Di Rovasenda nel “Saggio per una ampelografia universale” nel 1877 descrive il Foglia Tonda nel Castello di Brolio, mentre nel 1964 Breviglieri e Casini lo riferiscono in Chianti e, nel 1970, il Foglia Tonda è iscritto al Registro Nazionale delle Varietà di Vite, omologato poi nel 1978 dall’Università di Firenze. Quindi il Foglia Tonda è certamente presente da tempo immemorabile in Toscana. Fu abbandonato per quelle caratteristiche che invece oggi, con le moderne tecniche agronomiche, potrebbero essere un vantaggio: maturazione tradiva e notevole quantità di produzione. Se i contadini non sapevano cosa fare di tutta quell’uva immatura, oggi enologi e agronomi hanno una bella opportunità, anche perché il Foglia Tonda, con la sua foglia “rotonda” e i sui grappoli grossi e piramidali, resiste bene alla peronospora, alla botrite e in parte anche all’oidio. Le bacche rosse del Figlia Tonda garantiscono ricchezza fenolica e buon tenore acido, con potenzialità d’invecchiamento.

Con una stima per difetto, forse oggi non ci sono più di 20 ettari di Foglia Tonda in tutta la Toscana, ma siamo certi che in futuro questo dato aumenterà. Ed eccoci al nodo gordiano del Foglia Tonda: dato per acquisito il valore culturale dell’operazione di salvaguardia storica di un antico vitigno, dobbiamo fare i conti con la realtà oggettiva, ovvero se questa varietà abbia un ruolo, o meglio, un senso, in panorama vinicolo già saturo di vini obiettivamente pregevoli. Quindi, cosa ha da offrire il Foglia Tonda in termini di qualità e peculiarità una volta trasformato in un vino.

Per rispondere a questa domanda non c’è altro modo che assaggiarli questi vini da Foglia Tonda, con una premessa molto importante, perché le 9 aziende che ci hanno presentato le loro etichette provengono da terroir molto diversi e utilizzano il Foglia Tonda in ogni variabile possibile, da piccole percentuali in blend con il Sangiovese, oppure in purezza, utilizzando metodi tradizionali o biodinamici, ricorrendo alla barrique o all’anfora.

Quindi un test ben attendibile, pur nella esiguità dei numeri. Nove aziende non sono poi molte, ma alla fine un’idea concreta sulla realtà del Foglia Tonda l’abbiamo ben definita in testa. Il nostro giudizio sul Foglia Tonda è estremamente positivo: dona verticalità, ricchezza aromatica, freschezza ed eleganza al vino quando è usato in blend con il Sangiovese, ma sa esprimersi con eccellenti risultati anche quando è in purezza.

Per avvalorare la nostra tesi portiamo ad esempio le due etichette che ci hanno colpito di più durante la degustazione a Trequanda, benché in generale ogni vino abbia saputo regalarci ottime impressioni. Il Cenerentola 2016 di Donatella Cinelli Colombini è un blend di Sangiovese (Brunello) e Foglia Tonda, che contribuisce per il 35%, con vinificazione in acciaio e 12 mesi di maturazione in legno grande e in parte in piccole botti. Aroma pieno di frutti rossi maturi, caffè, cioccolato ed erbe aromatiche. Al palato è molto dinamico e fresco, di grande profondità. Qui il Foglia Tonda dona un’eleganza inequivocabile. L’altro esempio è un grande vino, il S’Indora 2014 di Mocine. Foglia Tonda in purezza, maturazione in piccole botti, pur in un’annata difficilissima per tutti, il S’Indora ammalia per un’integrità di frutto esemplare, mentre al palato è croccante, speziato, profondo e di grande dinamicità.

In conclusione prevediamo un luminoso percorso per questo vitigno dalle caratteristiche uniche, certi che le sue peculiarità troveranno spazio per produrre vini di estremo interesse. Se un clima sempre più caldo sta sparigliando le carte dell’enologia contemporanea, ben vengano le novità come il Foglia Tonda.

A volte basta guardare al passato per capire il presente e programmare il futuro.

 

Le aziende presenti al 1° Forum della Foglia Tonda

 

sequerciani.it

podereema.it

mocine.it

podereilcastellaccio.it

cinellicolombini.it

mannuccidroandi.it

podereanimamundi.com

fattoriasantavittoria.com

poggioalvento.net