ART-O-RAMA 2023: SOMEDAY GALLERY PRESENTA OPERE DI ALINE BOUVY, TOM FORKIN E YI TO

Appuntamento imperdibile e porta d’ingresso per le gallerie verso le fiere europee, Art-o-rama (31 agosto – 3 settembre 2023) opera una selezione unica ed esigente mettendo in risalto le scene emergenti territoriali e internazionali. Più di 60 gallerie e editori sono in primo piano per questa 17ª edizione a Marsiglia e online con il Salon Immatériel, celebrando una nuova sezione dedicata alle edizioni e al design contemporaneo, e un programma su misura di proiezioni e conversazioni è offerto in accesso libero per tutta la durata del Salone. Nel cuore di una vibrante energia, Art-o-rama offre ogni anno, lungo un percorso, il panorama di un patrimonio culturale incomparabile, un’immersione nei luoghi artistici di spicco della regione sud estesa, da Monaco a Montpellier, passando per Arles, Hyères, Nizza e ovviamente Marsiglia. Art-o-rama è prodotto da Fræme, associazione residente presso La Friche la Belle de Mai.

Per Art-o-rama 2023, Someday presenterà le opere di Aline Bouvy, Tom Forkin e Yi To. Insieme, i lavori di Bouvy, Forkin e To esplorano le norme sociali, la riflessione storica e l’introspezione umana. Ogni artista sovverte la leggibilità attraverso le proprie metodologie uniche, spingendo lo spettatore a assumere più ruoli: interprete, valutatore, critico e voyeur. Il rifiuto delle norme sociali, la nostalgia illusoria e l’ossessione per il tempo lineare convergono in un dialogo dalle molteplici sfaccettature sulla percezione e la distorsione.

 

Aline Bouvy

La pratica multidisciplinare di Aline Bouvy propone una critica continua alle norme sociali e ai codici di salute che limitano i nostri corpi e reprimono il desiderio. Attraverso le sue sculture e installazioni, essa affronta le norme convenzionali che plasmano in modo subliminale il comportamento umano, mettendo in discussione ciò che la società considera moralmente “sporco” o esteticamente “brutto”. Nella sua serie in corso “Urine Mate”, Bouvy utilizza la tecnica di intarsio su linoleum, avvalendosi di una palette discreta di nero e grigio, arricchita dalla complessità testurale del moiré maculato. Deviando dall’uso consueto del linoleum come rivestimento per pavimenti, Bouvy apre vari percorsi interpretativi riguardo all’intimità, al patriarcato e alla personalità sconfinata. Cani randagi in bassorilievo realizzati in gesso, che simboleggiano la ribellione urbana, riflettono l’uso innovativo dei materiali da parte di Bouvy e il suo rifiuto della categorizzazione rigida, preferendo l’insolenza e l’irriverenza degli animali cittadini.

Aline Bouvy (nata nel 1974 a Bruxelles, Belgio) vive e lavora tra Bruxelles e Lussemburgo. Bouvy è laureata all’Accademia Jan van Eyck di Maastricht, nei Paesi Bassi, nel 2001, e alla Scuola di Ricerca Grafica di Bruxelles, Belgio, nel 1999. Ha esposto a livello internazionale al Centro d’Arte Contemporanea WIELS a Bruxelles, alla Galleria Albert Baronian, al Palais de Tokyo a Parigi, alla Galleria Christopher Crescent a Bruxelles, a Nosbaum & Reding Projects a Lussemburgo, da Exo Exo a Parigi, al Confort Moderne a Poitiers in Francia, alla Galleria IMT a Londra, presso Roberta Pelan a Toronto in Canada e presso Motel a Brooklyn. Una mostra importante delle opere di Bouvy è stata recentemente presentata al Musée des Arts Contemporains Grand-Hornu (Bruxelles) da gennaio a settembre 2022.

 

Tom Forkin

Tom Forkin lavora con una varietà di supporti, manipolando le proprietà tipiche dei suoi materiali scelti per produrre vignette isolate. Le sue sculture spesso evocano le città occidentali con difficili condizioni ambientali e ambienti sociali ostili che hanno prosperato nel XIX secolo. Modelli di locomotive costruiti da carri oggi obsoleti si affiancano a acquerelli di lampade a cherosene, giocando con la propensione dell’umanità per la nostalgia. Le sue sculture suggeriscono una narrazione senza però fornire una risoluzione chiara e lineare, ogni vignetta è definita dalla sua sobrietà. In una nuova serie di bassorilievi in gesso dipinti, Forkin reimmagina in modo ossessivo l’interno familiare del “Café de nuit” di Van Gogh (1888). Forkin rimuove le cinque figure dal dipinto originale, concentrando l’attenzione solo sugli elementi formali: la luce e l’ombra, le travi in legno e le bottiglie di alcol; la vertiginosa distorsione prospettica. La familiarità dell’interno agisce come una falsa rivelazione, deviando lo spettatore verso manipolazioni più sottili. Attraverso questa prospettiva deliberatamente parziale, Forkin dimostra come piccole variazioni di colore e texture possano portare a cambiamenti drastici nella leggibilità e nel significato.

Tom Forkin (nato nel 1986 a Cleveland, Ohio; vive e lavora a Brooklyn, New York) ha conseguito un BFA presso l’Istituto Pratt e un MFA presso la Scuola d’Arte Mason Gross di Rutgers. Tra le sue recenti mostre personali si includono “The Electrician” presso la galleria Someday, New York, 2022; “The Thoroughfare” presso LY, Los Angeles, 2019; “Manhattan” presso Shoot The Lobster, New York, 2017; “Brooklyn” presso Motel, Brooklyn, 2017. Tra le sue recenti mostre collettive, si citano “Survey” presso la galleria Bureau, New York, 2022; “Group Show III” presso il Museo d’Arte Contemporanea di Fall River, MA; “Heaven’s Tab” presso AD Gallery, New York, 2021; “A Stolen Painting Found by a Tree” presso Rope, Baltimore; “Will You” presso l’Istituto Pratt Brooklyn, entrambe nel 2016; “Garden of Sadness” presso Violet’s Cafe Brooklyn e “Charmed” presso Shoot The Lobster New York, entrambe nel 2015.

 

YI To

Yi To lavora attraverso la pittura e la scultura per creare composizioni divergenti. Le forme si trasformano dalla pittura e dalla tela al cemento e al metallo, sia dense che vaporose; illuminate e criptiche. L’uso della polvere di marmo e di una tavolozza terrosa controllata genera mondi di archeologia – fossili di carbonio e biosignature terrestri; frammenti di antiche ceramiche; geoglifi nel deserto e rilievi in calcare – mentre la ricorrenza di simboli biomedici, tecnologici e celesti estende i frammentati racconti di To verso il passato e il futuro. Gli strati sedimentari lasciano spazio a una superficie gossamer tesa, grezza ed esposta come un corpo capovolto per rivelare una drammaturgia dell’attività cellulare. Il gioco intenzionale di scala e prospettiva, confrontato a teoremi di taglio e piegatura, offre uno sguardo su nuove dimensioni e una comprensione complessa della storia, sia personale che collettiva.

Yi To (nata a Hong Kong nel 1995) è un’artista con sede a Londra che ha conseguito il suo master in pittura presso il Royal College of Art e la sua laurea presso l’Università Politecnica di Hong Kong. Tra le sue mostre selezionate si includono: DELI Gallery, CDMX, Città del Messico (2023); Vacancy, Shanghai (2023); HIVE Contemporary, Pechino (2023); ArtCrush, The Aspen Museum of Contemporary Art, Denver (2021); MAMOTH, Londra (2021); Someday, New York (2021); Our Home, This Mortal Coil, Ione & Mann, Cromwell Place, Londra (2021); Asylum Chapel, Londra (2021) e Snapshot, Hockney Gallery, Royal College of Art, Londra (2020). To è stata finalista del premio Hopper nel 2021. La sua prima mostra personale a New York è stata ospitata da Someday nel marzo 2022.

 

 

SOMEDAY GALLERY X ART-O-RAMA 2023

31 AGOSTO/3 SETTEMBRE 2023

 

art-o-rama.fr

somedaygallery.com

 

Cover: Tom Forkin, Someday