LA REALTÁ AUMENTATA DI HOUDA BAKKALI ARRIVA A MALAGA

Il 22 aprile è stata inaugurata la mostra Deadly Sins, una serie di sette tele che intrecciano tecnica digitale e realtà aumentata. Una scommessa che Houda Bakkali interpreta come “un modo in cui il pubblico si diverte a vedere come ogni tela prende vita, racconta una storia, ricrea una scena e fa interagire lo spettatore con ogni pezzo“.

 

 

L’uso della realtà aumentata è comune nel lavoro di Houda Bakkali, che applica questa tecnica dal 2020. “Nel 2020 ho esposto per la prima volta i miei lavori a Parigi e Monte Carlo applicando loro la realtà aumentata” racconta “Dopo la reclusione e di fronte all’incertezza generata dalla pandemia, ho ritenuto positivo applicare un’altra dimensione all’arte, creare illusione e far godere allo spettatore le mie opere in modo interattivo, dinamico e persino immersivo, dandogli l’opportunità di entrare letteralmente nell’opera, di ascoltarne i suoni e di goderne le motivazioni. La risposta del pubblico è stata incredibile, perché si sono divertiti. E quella possibilità di poter rendere felici gli altri con il mio lavoro mi ha affascinato. Da allora, tutti i miei lavori hanno una o più versioni di realtà aumentata”.

“Lust”, l’opera principale della serie Deadly Sins, è stata recentemente premiata con l’American Illustration 41 a New York. “Ho scelto Lust come pezzo principale di questa serie perché rappresenta il desiderio in tutte le sue forme, attraverso linee semplici e colori vivaci. Un desiderio potente e appassionato, ma allo stesso tempo ordinato e sereno, ricco di intensità, esuberanza e bellezza, dove la donna è protagonista della propria libertà e fantasia. Vivi senza rimpianti.” Commenta l’artista.

Deadly Sins è un’opera pop che riflette la vanità della nostra epoca. “Deadly Sins è una serie molto artificiale” commenta Bakkali, “è semplice come gli istinti primordiali dell’essere umano. La maggiore forza espressiva è quella istintiva, quella che scaturisce organicamente dalle viscere, come i desideri che alimentano i peccati capitali. Il viscerale è intenso e conciso nella forza espressiva, si ripete e difficilmente cambia. Perciò ho rappresentato in modo molto semplice e ripetitivo ogni peccato capitale”.

 

houdabakkali.com

 

 

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