MARCO BETTIO. AMNIOTICA

La mostra Amniotica di Marco Bettio, ospitata dal 4 novembre 2023 al 24 marzo 2024 presso la Chiesa di San Lorenzo ad Aosta, è una personale curata da Daria Jorioz e Gianluca Marziani che raccoglie oltre quaranta oli su tela di piccole, medie e grandi dimensioni che compongono una riflessione sulla natura e sul tempo passando attraverso minuziosi ritratti di animali dalla forte valenza simbolica, di paesaggi montani e nature morte. Con l’utilizzo del linguaggio pittorico, Bettio indaga la connessione tra tutte le creature viventi, senza riservare all’uomo una posizione dominante, ma rendendolo semplicemente un essere tra gli altri: uomini, animali e natura – insieme – costituiscono una piccola moltitudine di solitudini che cercano di entrare in relazione tra loro e di convivere, condividendo l’ambiente in cui abitano.

Marco Bettio, I don’t care if nothing is mine #3 (2021). Olio su lino, cm 95×120

Gli sguardi e le posture di molti di questi soggetti” spiega l’artista, “esprimono le nostre infinite solitudini così come i nostri infiniti tentativi e modalità per uscirne. Altri dipinti invece ci mostrano il loro modo di conviverci. Rimanendo tutti comunque individui. Esseri viventi che condividono la vita sul pianeta”.

Marco Bettio, You don_t know what love is (2018). Olio su lino, cm 35×50

La stretta relazione tra le creature rappresentate da Bettio è messa in evidenza dal percorso di mostra, che l’artista ha voluto costruire con particolare attenzione: gli asini, i topolini, le scimmie che popolano le tele interagiscono attraverso un gioco di sguardi che si rimandano l’uno l’altro come riflessi tra specchi.

Marco Bettio, The pied piper #1 (2023). Olio su lino, cm 24×26

L’invisibile trama che tali sguardi tessono nello spazio espositivo possono far percepire i singoli lavori come elementi di un’unica grande installazione e rendono tangibile e vitale quello spazio apparentemente vuoto che si frappone tra le opere e, metaforicamente, tra tutte le creature del mondo: quel “vuoto” è per Bettio molto simile a quella linfa generatrice di vita dalla quale nasciamo, quel liquido amniotico cui il titolo della mostra fa riferimento.

Marco Bettio, Non son rose senza spine (2023). Olio su lino, cm 24×26

Amniotica” spiega infatti la curatrice Daria Jorioz, “rinvia al liquido vitale, alla fluttuazione, al galleggiamento, alla sospensione, alla linfa generatrice, al mistero della vita”.

Marco Bettio, Accadono grandi cose quando uomini e montagne si incontrano (2023). Olio su tavola, cm 120×200

Nascono invece come un rituale, un tentativo di fermare il tempo e il percepito cogliendo la bellezza racchiusa nella quotidianità, le opere del ciclo “Desiderio”: nature morte minuziose e dettagliate che raccontano momenti di vita vissuta,  momenti intimi, condivisi dapprima solo con la compagna di vita (e di arte) Sarah Ledda, diventate poi un gruppo di opere che ritraggono la piccola pasticceria passata attraverso il loro tempo (e quindi il loro corpo) nel tentativo di farne qualcosa di pittoricamente prezioso.

Marco Bettio, Desiderio # 2 (2016). Olio su lino, cm 15×18

Nel suo testo in catalogo, il curatore Gianluca Marziani scrive: “…d’improvviso ecco alcuni dolci e oggetti che stuzzicano il palato, come spicchi di un passaggio prossimo o di un’esperienza accaduta, un seme della presenza umana che si rivela con queste tracce alimentari, impregnate di materia corporea ma ormai sospese nella metafisica di una pittura che sta disegnando il profilo dei nostri sentimenti atavici”.

Marco Bettio, I don’t care if nothing is mine #2 (2021). Olio su lino, cm 24×30

La mostra, oltre alla pittura, dà spazio alla poesia, al teatro e alla musica, forme d’arte che fanno parte del processo creativo dell’artista: ad arricchire l’allestimento vi è, infatti, un video, diretto dal regista aostano Luca Bich, che racconta la creazione di un’opera di Bettio, esposta in mostra sotto teca, accompagnato dalla teatrale voce narrante del poeta Jean-Claude Oberto anche lui di Aosta. Nel corso della rassegna, inoltre, è previsto un evento musicale alla presenza del compositore Christian Thoma.

La mostra Amniotica è il risultato di un percorso, a volte solitario e altre condiviso, che Marco Bettio trasforma in pittura, coniugando intuizione e pensiero razionale, ritualità gestuale e indagine sul mondo. La rassegna è accompagnata da un catalogo edito dalla Tipografia Valdostana, con testi di Daria Jorioz, Gianluca Marziani e Marco Bettio.

 

Marco Bettio

Marco Bettio

Marco Bettio nasce a Padova nel 1974, dove si forma presso il liceo artistico e poi nella sezione di Pittura dell’Accademia di Belle Arti di Venezia lasciata poco prima da Emilio Vedova. Dal 2002 al 2014 vive e lavora a Milano, iniziando una collaborazione professionale con diverse gallerie e spazi indipendenti, iniziando a far circolare il proprio lavoro attraverso mostre e fiere. Dal 2014 vive tra Torino ed Aosta.

Marco Bettio, I don’t care if nothing is mine n.3 (2021). Olio su lino, cm 24×26

Attualmente collabora con alcune gallerie d’arte contemporanea tra cui Gilda Contemporary Art di Milano, Zaion Gallery di Biella, Veniero Project di Palermo e Arionte Arte Contemporanea di Catania. Opere di Marco Bettio sono presenti in collezioni pubbliche (Museo Luigi Varoli di Cotignola, RA, Museo dei Profughi di Salonicco, Castello Gamba, Chatillon) e private (tra le quali The Bank Contemporary Art Collection Bassano del Grappa, Elenk’Art Palermo sono aperte al pubblico). Del suo lavoro hanno scritto Angelo Rendo, Paolo Zanatta, Francesco Piazza, Rebecca Delmenico, Davide Dall’Ombra e altri.

 

Marco Bettio

Amniotica

 

4 novembre 2023/23 marzo 2024

 

a cura di Daria Jorioz e Gianluca Marziani

 

Chiesa di San Lorenzo

Piazza Sant’Orso

Aosta

 

opening venerdì 3 novembre, ore 18:00

open martedì/domenica, 10:00/13:00 e 15:00/18:00. Chiuso lunedì

ingresso libero

 

info

Regione autonoma Valle d’Aosta

Struttura Attività espositive e promozione identità culturale

0165.275937

u-mostre@regione.vda.it

 

Cover: Marco Bettio, I don’t care if nothing is mine #4 (2021). Olio su lino, , cm 80×120 (dettaglio)