NAKAMURA, YAMAMOTO, IWABUCHI. INTROSPEZIONI SUBLIMI
La Dorothy Circus Gallery di Londra e Roma presentano Introspezioni Sublimi: Arte Femminile Giapponese tra Scultura e Pittura, una tripla mostra personale che celebra l’eccezionale unicità di tre straordinarie artiste giapponesi: Moe Nakamura, Mayuka Yamamoto e Karin Iwabuchi.

Moe Nakamura, Untitled (2023). Wood and oil painting, 20 x 25 x 26 cm. Courtesy of the Artist, Gallery Tsubaki and Dorothy Circus Gallery
Selezionate per il loro stile unico, dalle tecniche originali e da visioni artistiche distinte, queste talentuose donne si immergono nell’essenza della creatività con una grazia e una delicatezza che riflettono la loro connessione profonda con il passato e il futuro.

Mayuka Yamamoto, Little Puddle (2023). Oil on dram, 55.5 cm. Courtesy of the Artist, Gallery Tsubaki and Dorothy Circus Gallery
Attraverso le introspezioni sublimi di queste tre artiste, siamo guidati in un viaggio di profonda riflessione sull’infanzia e la sua persistenza nell’adulto che siamo diventati. Le opere di Nakamura, Yamamoto e Iwabuchi ci invitano a chiudere gli occhi per ascoltare il sussurro dei ricordi, a sentire il profumo dei giardini giapponesi e a riavvolgere il nastro della memoria fino all’io piccino che ancora vive in noi.

Karin Iwabuchi, Falling Petals (2023). Japanese ink, mineral pigments, acrylic and silkscreen on paper, 72.7×53 cm. Courtesy of the Artist, Gallery Tsubaki and Dorothy Circus Gallery
Queste artiste, donne e madri, affrontano la loro arte con la stessa dolcezza con cui vivono la vita quotidiana, ed entrano nella nostra immaginazione piano piano, muovendosi nel nostro subconscio come delle bambine in punta di piedi.
Le opere di Yamamoto ci conducono in un mondo di colori tenui, in cui i bambini si rivelano come “ragazzi animali”, custodi dei segreti più intimi della loro anima. Nakamura, con maestria, dà vita al legno, trasformandolo in creature incantate, mentre Iwabuchi contribuisce con la sua visione unica applicando al ritratto di giovani donne la sua raffinata tecnica pittorica.

Mayuka Yamamoto, Little Owl Boy (2023). Oil on dram, 55.5 cm. Courtesy of the Artist, Gallery Tsubaki and Dorothy Circus Gallery
Mayuka Yamamoto, considerata una delle artiste giapponesi contemporanee più eminenti della seconda generazione, dipinge con olio su tela creando immagini di bambini dai tratti enigmatici. Le sue opere rivelano una calma ultraterrena, che nasconde le emozioni e lo stato psicologico dei personaggi. Yamamoto ci invita a riscoprire la fragilità dell’infanzia e la forza insospettabile che risiede in ognuno di noi.
“Sembrerebbe che il mio modo di conservare questa sensazione sia di dipingere continuamente queste immagini. Ho un certo ricordo della mia giovinezza: i miei genitori lavoravano sempre molto duramente, ma il Natale era il nostro momento di famiglia a casa. Era un giorno speciale. Ancora oggi, quando sento l’odore delle candele su una torta di Natale, il mio cuore torna alla mia infanzia, chiaro come se fosse ieri. È la stessa sensazione che provo quando finisco di disegnare queste immagini. Guardando il mio lavoro, provo un po’ di tristezza e nostalgia, ma anche felicità”, Mayuka Yamamoto.

Moe Nakamura, Untitled (2023). Oil painting on wood, Framed, 35 x 41 cm. Courtesy of the Artist, Gallery Tsubaki and Dorothy Circus Gallery
Moe Nakamura trasforma il legno di canfora e altri pregiati legni giapponesi in sculture che evocano figure fatate avvolte in un manto di piante e nuvole. I volti dalle guance paffute e gli occhi chiusi o rivolti all’infinito ci trasportano in un mondo sospeso tra realtà e sogno. A complemento delle sue visionarie creazioni tridimensionali, Nakamura le accompagna con delicati acquerelli su carta, offrendo una fusione armoniosa di diversi mezzi che svela la profondità della sua espressione artistica.

Karin Iwabuchi, The Crom of butterflies (2023). Japanese ink, mineral pigments, acrylic and silkscreen on paper, 53×45.5 cm. Courtesy of the Artist, Gallery Tsubaki and Dorothy Circus Gallery
Entriamo nel mondo poetico di Karin Iwabuchi. Attraverso la sua serie di ritratti di fanciulle, Iwabuchi impiega abilmente sfumature traslucide in scala di grigi, intrecciando sapientemente infiniti dettagli pittorici con delicati fiori di ciliegio. Il risultato è un affascinante trama che invita gli spettatori ad assaporare la bellezza, la fragilità e il fascino senza tempo del ricco patrimonio culturale giapponese. L’arte di Iwabuchi è una porta d’accesso a un regno etereo dove l’essenza della poesia e dei profumi del Giappone permea i sensi.
Insieme, queste tre straordinarie artiste forniscono un affascinante panoramica sull’arte femminile del Giappone, invitandoci a riscoprire la bellezza e la complessità della nostra infanzia, a guardare dentro di noi con occhi nuovi offrendo uno sguardo alla variegata gamma di tecniche e immagini che definiscono l’espressione artistica giapponese contemporanea. Attraverso le loro opere, siamo trasportati in un mondo in cui tradizione e innovazione coesistono armoniosamente e in cui la bellezza è racchiusa in ogni tratto, forma e sfumatura.
Moe Nakamura

Moe Nakamura, Untitled (2023). Mixed media on paper, Framed, 42.5 x 31 cm. Courtesy of the Artist, Gallery Tsubaki and Dorothy Circus Gallery
Nata nel 1988, Moe Nakamura ha conseguito un MFA presso la Joshibi University of Art and Design nel 2012, e vive a Tokyo dove lavora come scultrice. Le opere di Nakamura sono tra le più desiderate dell’arte moderna e contemporanea asiatica. L’artista dedica la sua ricerca alla creazione di originali creature scolpite a mano, ciascuna da un singolo blocco di legno. Le sue opere raffiguranti volti di bambini mascherati che emergono dagli alberi, sono in grado di evocare lo spirito del magico del sacro ed incarnare innocenza e serenità. Adorabili e misteriose le sculture di Nakamura sono meticolosamente intagliate e dipinte con una palette soffice e naturale, e spesso raggiungono enormi dimensioni, rimandando all’imponenza degli alberi giapponesi e alla magnificenza dello spirito della foresta da cui provengono.
L’arte di Nakamura racconta la poesia e la spiritualità degli elementi, in una fiaba senza tempo che rispecchia la storia e il futuro del Giappone. Dal 2010, Nakamura ha esposto al Taipei World Trade Center e ripetutamente al Tokyo Art Museum, con due mostre personali nel 2012 e nel 2014. Espone in gallerie internazionali ed è riconosciuta tra i più importanti artisti del panorama artistico del Giappone, Corea del Sud, Taiwan e numerose altre regioni dell’Asia.
Mayuka Yamamoto

Mayuka Yamamoto, Little Bear Boy (2023). Oil on dram, 55.5 cm. Courtesy of the Artist, Gallery Tsubaki and Dorothy Circus Gallery
Nata nel 1964 a Okayama (Giappone), Mayuka Yamamoto si è laureata alla Musashino Art University di Tokyo nel 1990 e in seguito ha preso parte al Japanese Government Overseas Study Program for Artist per completare gli studi a Londra nel 1999. Yamamoto è una delle principali autrici giapponesi della seconda generazione ed è conosciuta in tutto il mondo per le sue opere raffiguranti bambini con maschere di animali ed espressioni enigmatiche. Nelle sue opere, Yamamoto esplora il tema del subconscio dell’infanzia, e i sentimenti che restano chiusi del bambino esplorando la psicologia infantile come base per l’introspezione degli adulti. Nella figurazione di Yamamoto scopriamo un intricato puzzle di emozioni e simboli misteriosi. Altamente influenzata dall’arte di Nara e Murakami, così come dai contemporanei linguaggi cromatici di Marlene Dumas e Gilbert, l’arte di Yamamoto ci accompagna in un viaggio tra tenerezza e paura per guidarci nella comprensione dei bambini del nostro tempo. Dal 1998, le sue opere sono state ampiamente esposte in mostre personali e collettive in Asia e in Europa e l’artista è presente nelle più prestigiose collezioni internazionali.
Karin Iwabuchi

Karin Iwabuchi, The Metamorphosis (2023). Japanese ink, mineral pigments, acrylic and silkscreen on paper, 53 x 80.3 cm. Courtesy of the Artist, Gallery Tsubaki and Dorothy Circus Gallery
Nata nel 1985 a Kanagawa (Giappone), Karin Iwabuchi ha ricevuto un BFA nel 2009 e in seguito un Master nel 2011 alla Tokyo Zokei University. Dopo aver lavorato come assistente nel laboratorio di stampe dell’università è diventata professoressa alla Joshibi University of Art and Design. Iwabuchi vive a Yokohama dove lavora come illustratrice e pittrice. I suoi dipinti monocromatici sono pervasi dalla delicatezza e dall’armonia delle forme della natura, protagoniste figure femminili su fondi scuri, che interpretano le fasi della vita dalla fanciullezza alla gioventù e alla gravidanza, circondate da elementi botanici della tradizione giapponese. Le tele di Iwabuchi, dalla raffinata tecnica pittorica simboleggiano la libertà del pensiero della donna e danno vita ad una rinnovata simbologia della decorazione del corpo femminile. Iwabuchi ha esposto in mostre personali alla Der-Horng Art Gallery a Taiwan nel 2016, alla Galleria Tsubaki di Tokyo nel 2018 e alla Suomei Gallery di Shanghai nel 2019 oltre a numerose mostre collettive internazionali. Espone per la prima volta con la DCG.
Mayuka Yamamoto
Moe Nakamura
Karin Iwabuchi
Introspezioni Sublimi
Arte Femminile Giapponese tra Scultura e Pittura
16 novembre/16 dicembre 2023
Dorothy Circus Gallery
Londra
35 Connaught Street, W2 2AZ
Roma
Via dei Pettinari 76
dorothycircusgallery.com
Photo credits: Courtesy of DCG, Gallery Tsubaki and the Artists
Cover: Mayuka Yamamoto, Little Sitting Bear Boy (2023). Oil on dram, 55.5 cm, Courtesy of the Artist, Gallery Tsubaki and Dorothy Circus Gallery