NUVOLO. THE CRUCIAL YEARS

Negli spazi espositivi in Corso di Porta Ticinese Scaramouche loves Aline ha inaugurato il 5 aprile la sua galleria a Milano con la mostra Nuvolo. The crucial years, visitabile fino a venerdì 26 luglio 2019.

Nuvolo, Senza Titolo (1957). Olio e collage di carte dipinte su tela, 60×80 cm

Pioniere nell’uso della serigrafia applicata alle arti visive, Giorgio Ascani (1926-2008) – ribattezzato Nuvolo sin da giovanissimo partigiano – è l’artefice di una delle più straordinarie e singolari ricerche artistiche dell’Italia del dopoguerra.

Nuvolo, Soldatino blu (1962). Pelle di daino cucita e pittura montata su telaio, 54,3×35,5 cm

In seguito a studi approfonditi e alla sperimentazione di nuovi materiali, Nuvolo innova, tra i primissimi in Europa, la tecnica serigrafica superandone i limiti dell’utilizzo meccanico e seriale: crea opere uniche e irripetibili.

Nuvolo, Clessidra (1958). Pittura a olio su tessuti cuciti e dipinti montati su telaio, 93×119 cm

Il poeta e critico Emilio Villa ne rimane affascinato e conia il termine Serotipie: un artificio del linguaggio, una figura retorica, dunque, per definire non una tecnica, bensì delle opere pittoriche. Opere straordinarie, senza eguali, le Serotipie sono il fulcro dell’articolata indagine che l’artista ha condotto per tutta la vita.

Nuvolo, Soggetto n.1624 (1954-1960). Olio su nitrocellulosa applicata su tela, 100x69cm

La mostra presenta una selezione accurata di opere realizzate tra gli anni ‘50 e i primi anni ’60. Sono gli anni che seguono la frequentazione di Burri e la sua influenza, il trasferimento nella Roma degli anni ‘50, l’incontro determinante con Villa – che ne accompagnò la sua opera sin dagli esordi – e poi con Cagli, Colla, Mirko, Twombly, Peggy Guggenheim e molti altri. Sono anni di dedita e intensa passione, di lavoro incessante. Gli anni cruciali: anni di creazioni, di grandi esposizioni.

Nuvolo, Senza Titolo (1959). Tessuti cuciti e dipinti montati su telaio, 75×97,5 cm

Il termine cruciale (crux) vuole indicare l’intersezione dei cicli pittorici di Nuvolo che si sovrappongono, si influenzano, si compenetrano in un continuum irregolare ma armonioso, scandendo la sua inesauribile ricerca artistica.

Nuvolo, Senza Titolo (1957). Olio e collage di tessuti e carte dipinte montate su tela, 50×60 cm

Nuvolo. The Crucial Years riunisce opere appartenenti ad alcuni tra i più rilevanti cicli pittorici che segnano gli anni cruciali: le Serotipie (1952-1992), gli Scacchi (1953-1957), i Bianchi (1957-1960) e i Bianchi Collages (1958-1964).

Nuvolo, Senza Titolo (1962). Pelle di daino in tensione e pittura montata su tela, 62×52 cm

In quegli stessi anni, Nuvolo continua la sua innovazione pittorica. Le stoffe e le pelli recuperate da vecchi abiti e scampoli di tessuto spesso dipinti diventano la materia della sua arte e una cucitrice Vigorelli a pedale, lo strumento di una nuova orchestrazione geometrico-spaziale. In mostra sono esposti mirabili esempi di Cuciti a macchina (1958-1963) che, insieme ai Daini (1960-1962) e alle Tensioni (1962-1965), sono tra i lavori più rappresentativi e sperimentali dell’artista.

 

Giorgio Ascani / Nuvolo

Nuvolo, 1966 (Courtesy www.archivionuvolo.it)

Giorgio Ascani nasce a Città di Castello il 12 ottobre 1926. Figlio di tipografi, cresce in Umbria, dove, durante la Resistenza, viene soprannominato dai compagni partigiani “Nuvolo”, nome che lo accompagnerà per tutta la vita. Nel dopoguerra, chiamato da Alberto Burri, con il quale aveva iniziato a collaborare, si trasferisce a Roma. Nella capitale inizia la sua attività artistica. È lì che vive il fermento culturale degli anni ‘50/‘60: il dibattito tra astrattisti e realisti, la nascita del Gruppo Origine, il confronto con artisti americani e la fondazione, nel 1952, di Arti Visive.

Nuvolo, Senza Titolo (1958). Olio e tessuti cuciti e dipinti applicati su tela (ex collez. Peggy Guggenheim), 90×60 cm

È proprio su questa rivista che espone per la prima volta le sue opere introdotte da un testo dell’amico Emilio Villa, il quale nel 1955 presenta la prima personale di Nuvolo alla Galleria delle Carrozze di Roma. Dopo la sua seconda personale, introdotta da un testo di Cagli, a Firenze presso la Galleria Numero di Fiamma Vigo, dal 1957 il suo lavoro viene sostenuto e promosso dalla Galleria La Tartaruga di Roma diretta da Plinio De Martiis, da cui Peggy Guggenheim acquisterà le prime opere dell’artista. La Guggenheim continuerà a frequentare Nuvolo acquistandone numerose opere che, in seguito, venderà a prestigiosi musei statunitensi. Negli anni successivi espone in diverse gallerie italiane e inizia a frequentare anche l’ambiente milanese: Fontana, Tancredi, Scarpitta e Castellani, tra gli altri. Partecipa inoltre a rassegne nazionali tra le più importanti, quali la Quadriennale Nazionale d’Arte di Roma e il Premio Lissone.

Nuvolo, anni ’70 (Courtesy www.archivionuvolo.it)

In questi anni e fino agli anni ‘70 prosegue l’attività espositiva dell’artista, invitato a partecipare a mostre personali e collettive in Europa e negli Stati Uniti. A partire dalla fine degli anni ‘60 Nuvolo è impegnato nell’insegnamento e, nel 1977, vince la cattedra di Pittura dell’Accademia di Belle Arti di Perugia, di cui sarà anche direttore dal 1979 al 1984. Nel 1985 trasferisce il suo studio e il suo atelier di serigrafia, istituito a Roma già dal 1968, a Città di Castello. Nuvolo, infatti, al proprio lavoro artistico ha da sempre affiancato una duratura collaborazione con grandi artisti internazionali nella realizzazione delle loro opere serigrafiche. Nuvolo muore nel 2008 nella sua casa di Città di Castello all’età di 82 anni. La sua famiglia e la moglie Liana Baracchi, che ne diverrà il presidente, nel 2015 costituiscono l’Associazione Archivio Nuvolo a Città di Castello. Una significativa mostra, Nuvolo and Post-War Materiality 1950-1965, curata da Germano Celant, è inaugurata nell’ottobre del 2017 presso la galleria Emmanuel Di Donna di New York.

Scaramouche loves Aline

La storia di Scaramouche nasce a New York all’inizio del 2009. Per sette anni propone una programmazione sperimentale nei suoi spazi nel Lower East Side, dove presenta artisti di diversa nazionalità e provenienza, spesso alla loro prima personale in America, inserendoli nel sistema statunitense con acquisizioni e mostre in istituzioni pubbliche e musei. Il notevole successo di pubblico e di critica è evidenziato dalle recensioni e menzioni delle maggiori testate americane, quali, tra le altre, Artforum, The New York Times, The Brooklyn Rail, Art in America, Art Papers, The New Yorker, Architectural Digest, Time-Out NY, Artnet Magazine, Huffington Post and Modern Painters, oltre alle numerose pubblicazioni internazionali. Giunto alla fine del suo ciclo newyorkese, Scaramouche incontra Aline e, con lei, decide di trasferirsi in Italia, patria della Commedia dell’Arte e loro luogo di origine. Insieme, nel cuore di Milano, porteranno avanti la sua indagine artistica nel segno di quella vivacità e coraggio che ne caratterizzano il temperamento; “Era nato con il dono della risata e la sensazione che il mondo fosse pazzo. A questo ammontava tutto il suo speciale patrimonio”. (Rafael Sabatini, Scaramouche, 1921)

 

NUVOLO

The Crucial Years

 

6 aprile – 26 luglio 2019

 

SCARAMOUCHE loves ALINE

Corso di Porta Ticinese 87

Milano

 

scaramoucheinlove.com

 

Cover: Nuvolo, Senza Titolo (1957). Olio e collage di tessuti e carte dipinte montate su tela, 50×60 cm (dettaglio)