TRAME-TRACCE DI MEMORIA: A RIETI LA “PILA” DI ALBERONERO

Il 31 ottobre si è concluso anche l’ultimo appuntamento di TraMe-Tracce di Memoria, progetto culturale dell’agenzia The Uncommon Factory, a cura di Annalisa Ferraro, sostenuto dalla Regione Lazio e dai Fondi FESR, che per un anno e mezzo ha contribuito ad animare culturalmente la città di Rieti.

Il progetto TraMe – Tracce di Memoria ha inaugurato l’installazione artistica progettata da Alberonero per Rieti, realizzata a partire dal 28 ottobre in Piazza Cesare Battisti, lungo il Belvedere recentemente restituito ai cittadini.

Le opere di Alberonero nascono da un dialogo intimo con lo spazio, da una concezione dell’arte come elemento fondante del paesaggio, in termini poetici. L’artista è abituato a confrontarsi con lo spazio naturale e urbano, a lavorare sui processi di restituzione, in forma minimale ed emozionale.

Per queste ragioni, sulla base della ricerca che da diversi anni Alberonero porta avanti, il Belvedere di Piazza Cesare Battisti è risultato essere idoneo ad ospitare temporaneamente l’installazione progettata dall’artista per Rieti, per il suo essere un luogo in grado di porsi al centro di un contesto storico-artistico e paesaggistico incredibilmente valido e stratificato. PILA, dialoga così, da un lato con la Cattedrale di Santa Maria Assunta e con le architetture contemporanee, dall’altro con il Giardino del Vignola e le due piazze principali della città, Piazza Cesare Battisti e Piazza Vittorio Emanuele, godendo sempre del privilegio di affacciarsi sui tetti della Rieti antica e su quel meraviglioso panorama che ogni giorno racconta e sintetizza al meglio il rapporto tra il patrimonio storico-artistico e il patrimonio naturalistico che istituzioni e cittadini si impegnano a conservare e che ancora fortemente influenza la cultura del luogo. Collocandosi in questo preciso contesto, l’opera desidera porsi accanto alla città di Rieti e alla vita quotidiana dei suoi abitanti. L’area individuata è, infatti, tra le più frequentate, luogo di passaggio ma anche di sosta e di svago per cittadini e turisti. Il belvedere, anche grazie all’installazione dell’opera, rafforza il suo ruolo di spazio dedicato alla contemplazione, all’osservazione della storia cittadina e della natura, che fiera e rigogliosa continua da secoli a colorare il paesaggio reatino.

 

PILA, con il suo mostrarsi apparentemente intangibile ed incorporea, si fa evocazione della forte spiritualità che pervade la città di Rieti, ricordando continuamente il suo essere stata fulcro del cammino di Francesco, terra in cui il Santo ha consolidato la sua fede e trovato la forza per metterla a disposizione dei fedeli e del popolo. Solo apparentemente intangibile ed incorporea, l’opera è invece solida e stabile, come solida e stabile è la cultura locale, nelle preservate memorie storico-artistiche, religiose, sociali.

 

Alberonero

Alberonero, work in progress, Rieti (2020). Photo credits Marco Bellucci

Alberonero è designer, pittore e scultore. Nasce a Lodi (IT) nel 1991, a quindici anni scrive poesie e sperimenta la pittura in relazione allo spazio fisico attraverso i graffiti, giocando con lettere, forme e colori. Nel 2013 si laurea in Design di Interni al Politecnico di Milano dove fonde la teoria con l’esperienza e sviluppa un approccio trasversale alla creazione capace di connettere pensieri con discipline fra loro differenti. Dal 2012 studia la percezione del colore e ricerca un codice che possa ridurre al minimo il linguaggio visivo. Per sei anni, nello spazio pubblico, dipinge solo sequenze di cromie ordinate attraverso una griglia geometrica, strumento di indagine del rapporto tra matematica, poetica e sensazione. Dal 2017 l’interesse dell’artista muove verso la materia e la costruzione di dispositivi composti di materiali poveri legati al mondo dell’edilizia e dell’agricoltura come cemento, ferro, legno, reti agricole, ma anche tessuti, gesso e vetro, chiamati raccontare un mondo super-naturale. La pratica della costruzione trova forma nella natura, in installazioni nate dall’ascolto sensibile del sito di azione, dalla volontà di “essere luogo”, di annullare il confine tra il sé e il fuori e di partecipare allo spazio in senso poetico. Alberonero ha realizzato progetti installativi, espositivi e workshop in Italia e in diversi Paesi del mondo tra cui, Francia, Ucraina, Spagna, Polonia, Germania, Indonesia, Stati Uniti e Arabia Saudita.

 

facebook/trametraccedimemoria

 

Photo credits Gianluca Gasbarri