BRUNO PAILLARD PRESENTA IL BLANC DE NOIRS GRAND CRU

Bruno Paillard, Maison molto famigliare e indipendente, piccola realtà ma profondamente autorevole, presenta a Milano in una delle meravigliose sale del ristorante Cracco, l’ultima etichetta prodotta, il Blanc De Noirs Grand Cru. Un Grand Cru che esprime pienamente la filosofia aziendale, quella della produzione di grandi Champagne ottenuti dall’assemblaggio di crus, vitigni e di annate con l’obiettivo di catturare la vitalità dei terroir di origine in una veste di estrema eleganza.

Lasciatevi sorprendere”, esordisce così la produttrice Alice Paillard in un italiano quasi perfetto, raccontando la nascita della Maison e il lavoro fatto sul Pinot Noir, vitigno centrale per la produzione aziendale. “Grazie per questo incontro” continua Alice Paillard, “un momento che diventa l’opportunità di conoscere i nostri clienti per cercare di servirli al meglio. Oggi esce sul mercato uno Champagne firmato Bruno Paillard a base di uve Pinot Noir, un progetto al quale abbiamo iniziato a lavorare ben nove anni fa. Si sa, i tempi nel nostro mestiere sono alquanto lunghi. Mi piace ricordare che siamo una maison famigliare piuttosto recente nella storia champenoise. L’avventura è iniziata a tutti gli effetti nel 1981. L’obiettivo per noi è stato da sempre la ricerca nei nostri vini dei loro terroir d’origine”.

Il Blanc de Noirs Grand Cru Multimillesimato nasce dunque dal desiderio di proporre, unendo le diverse caratteristiche dei millesimi, un’espressione ricca e precisa del Pinot Noir dei cru più settentrionali della Champagne. Uno spaccato interessante, un angolo di luce che grazie a vendemmie generose come la 2018, sia da un punto di vista produttivo che qualitativo, mette in luce proprio lo stile della maison per vini di carattere e forte mineralità. Un Multimillesimato fedele a sé stesso, creato esattamente secondo lo stile della Maison, e composto unicamente dalla prima pigiatura di uve Pinot Noir, provenienti da quattro Grand Cru, Verzenay, Mailly, Verzy e Bouzy e di questi, ben tre caratterizzati da una esposizione maggiore a nord. I peculiari suoli gessosi sono alla base dell’eleganza e della profondità distintiva del Pinot Noir della Maison con vini di riserva delle annate precedenti (meno del 15%) per uno stile che travalica i capricci del tempo. Tre grammi litro il dosaggio che permette di mantenere l’autenticità di una produzione, esercizio tecnico straordinario.

Bruno Paillard lavora oggi un vigneto di 25 ettari, che rappresenta il 50% del suo autoapprovvigionamento, composto da 89 parcelle distribuite su 19 crus (di cui 6 Grands Crus e 5 Premiers Crus) su diversi terroir in prevalenza gessosi, della regione della Champagne (Montagne de Reims, inizio della Valle della Marna, Côte des Blancs, Les Riceys), di cui 50% Pinot Noir, 37% Chardonnay e 13% Pinot Meunier. L’età media delle viti è di 32 anni.

 

Blanc De Noirs Grand Cru Bruno Paillard

Solo 5.000 bottiglie prodotte di cui circa 1.450 per l’Italia, per un vino che Luca Cuzziol, patron di Cuzziol Grandivini, ha definito “popolare, un lusso accessibile”. Un Multimillesimato dalla trama cesellata e gessosa annunciata al naso da un timbro caldo e accademico: petali di rosa, pompelmo, pepe e spezie dolci. Il palato sorprende per la tensione e la salinità che testimonia il grande legame con il terroir di origine. La profondità del vino si intreccia rivelando nel tempo note di mandarino, frutti rossi, kumquat e mela cotogna.

 

champagnebrunopaillard.com

 

Cover: photo credits Kata Balogh