CHAMPAGNE E ABBINAMENTI, I GUSTI DELLE FESTE

Da Natale a Capodanno sono diverse le occasioni per portare in tavola una bottiglia di Champagne, star ecclettica di piacere e condivisione, vino versatile in grado di esaltare tutti gli stili di cucina. Il Bureau du Champagne Italia in una degustazione laboratorio tenutasi al Park Hyatt di Milano e guidata da Bernardo Conticelli, Ambasciatore italiano dello Champagne, ha voluto esplorare il valore del perfetto pairing con i piatti della tradizione.

Dieci differenti cuvée di grandi maison e di piccoli vigneron abbinate a una tavolozza di sapori, colori, profumi e gusti; dieci piatti delle feste trasformati in essenze dall’estro dello chef stellato Paolo Griffa. La capacità dello Champagne di diventare il perfetto accompagnamento per ogni portata è la sintesi del lavoro dello chef de cave, o l’elaboratore, immaginato come un pittore che sulla sua tavolozza mescola terroir, vitigni, annate, dosaggi e tempi di maturazione per dare vita alle sue opere d’arte. Questi elementi di diversità, opportunamente dosati tra loro, sono alla base della capacità dello Champagne di diventare il vino perfetto.

La tavolozza dei sapori dello chef Paolo Griffa è stata un’esperienza di gusto nella tradizione, dieci essenze come la Crema d’ostrica, gusto iodato e salino in abbinamento con Champagne Henriot Blanc de Blancs Brut; il Cappone con le castagne, gusto delicato e dolce, viene dalla tradizione emiliana e non può mai mancare al pranzo di Natale in abbinamento con Champagne Le Gallais Rosé des Poètes Brut; la Salsa tonnata, gusto sapido con Champagne Guy de Forez Cuvée Millésime 2015 Brut; il Bagnetto verde, gusto erbaceo, acido e sapido e Champagne Palmer Brut Réserve; il Paté di salmone affumicato, gusto grasso, con sentori affumicati in abbinamento con Champagne Haton Cuvée Rosé Brut; la Fonduta di fontina, piatto tipico del Nord Italia caratteristico della zona alpina compresa tra la Valle d’Aosta e il Piemonte, gusto avvolgente con note lattate e burrose in perfetta sintonia con Champagne Bruno Paillard Dosage Zero; la Mousse di cotechino, un piatto tradizionale della nostra cultura, soprattutto il 31 dicembre: insieme alle lenticchie, rappresenta ricchezza e fortuna per l’anno in arrivo. Gusto umami e speziato, perfetto in abbinamento a Champagne Charles Heidsieck Blanc de Blancs Brut. La Crema ai funghi, gusto umami e Champagne De Venoge Blanc de Noirs; il Brodo di bue, gusto umami, sapido e leggermente tostato in abbinamento con Champagne Deutz Brut Classic; e infine il Panettone, il dolce natalizio per antonomasia, gusto dolce con sentori tostati e di burro fresco, e Champagne Veuve Clicquot Demi-Sec.

Tutti gli Champagne hanno rappresentato la diversità della denominazione e le innumerevoli possibilità di scelta che ha lo chef de cave per creare la sua cuvée. Lo Champagne Brut, ad esempio, è il grande classico, l’essenziale, che ti si abbina a tutto. Composti al 100% da vitigni a bacca nera – Pinot noir e Meunier – gli Champagne Blancs de Noirs hanno una struttura ampia e ricca, sono potenti e corposi. Blanc de Blancs Brut sono l’esaltazione della vivacità, della delicatezza. Caratterizzati da aromi delicati, leggerezza e una buona mineralità sono prodotti. Rosé Brut è raffinatezza e generosità, tenerezza e passione. Ottenuti per macerazione o per assemblaggio sposano i sapori più rotondi o i gusti più marcati e corposi. Quando i vini assemblati per elaborare una cuvée appartengono tutti a una sola e unica annata si parla di Champagne millesimato (Millesimato brut). La decisione di millesimare o meno spetta al solo elaboratore, il quale può decidere che la pronunciata tipicità di una vendemmia meriti di essere esaltata. Uno Champagne millesimato sarà sempre un vino di carattere, contraddistinto dall’annata di produzione. L’accompagnamento ideale dei dessert e dei piatti agrodolci, non solo quindi tiramisù, strudel di mele, millefoglie alla vaniglia e pasticciotti leccesi, ma anche tortelli di zucca alla mantovana e ravioli di anatra arrosto in salsa di prugne, lo champagne demi-sec in cui il dosaggio contrariamente ai brut, extra brut, varia i 32 e i 50 grammi di zucchero per litro.

 

Comité Champagne