NOSTRANO DEL BRENTA, UNA STORIA DI 5 SECOLI
Consorzio Tabacchicoltori Montegrappa è una società cooperativa che riunisce tre realtà venete, Bassano del Grappa, Castelfranco Veneto e Noventa Vicentina, specializzate nella produzione, nella lavorazione e nella commercializzazione del tabacco Nostrano del Brenta, coltivato fin dai primi del ‘500 in queste vallate.
Nasce in forma cooperativa nel 1939, ad opera di 16 agricoltori del Bassanese con alla Presidenza il dott. Bortolo Nardini. Inizialmente la cooperativa aveva come finalità la produzione e lavorazione del tabacco “conto terzi” ma dal 2011 è stata attivata una linea di produzione interna di sigari, riprendendo l’antica tradizione ottocentesca, portata avanti per anni dalle donne della zona, le sigaraie, che si rivelarono decisive nella realizzazione del sigaro. Un lavoro metodico, accurato e ripetitivo, da più di 200 anni. Così l’Antico Sigaro Nostrano del Brenta 1763 fa il suo esordio sul mercato.
Il primo nato della famiglia è Il Doge, un sigaro interamente fatto a mano a base di tabacco Nostrano del Brenta.
STORIA
La storia del Tabacco Nostrano (l’Erba Regina) del canal del Brenta è fatta di clandestinità e contrabbando, di decreti serenissimi ed imperiali, attraverso quattro dominazioni diverse: la Serenissima, gli Austriaci, Napoleone ed infine, il Regno d’Italia. I documenti storici registrano le prime coltivazioni di piante di tabacco nel XVI Secolo nel monastero dei frati di Campese di Bassano del Grappa (VI).
Tra il ‘600 ed il ‘900 la diffusione dei sigari fatti col Tabacco Nostrano è tale da rappresentare la fonte principale, talvolta l’unica, di sostentamento per la comunità del Canal del Brenta.
Soltanto nel 1763, dopo quasi due secoli di lotte, i rappresentanti della Repubblica Serenissima concedono il privilegio agli agricoltori di coltivare il tabacco ma il sigaro Nostrano è già conosciuto ed apprezzato dai signori della nobiltà veneziana. Nei secoli successivi la coltivazione viene nuovamente proibita: i sigari nostrani non esistevano ufficialmente ma li fumava tutto il Veneto. All’inizio del ‘900 il Consorzio Tabacchicoltori Monte Grappa ha deciso di proteggere la coltura del tabacco, ha ravvivato saperi e tradizioni e ridato vigore alle coltivazioni di tabacco Nostrano del Brenta.
I NUMERI
L’attività manifatturiera di produzione degli Antico Sigaro Nostrano del Brenta è stata avviata nel 2011 ma l’ingresso nel mercato è avvenuto solo nel 2013, con i primi inoltri nella rete distributiva italiana. Nei primi anni l’attività è risultata limitata sia per la necessità di produrre adeguate scorte sia al fine di verificare la correttezza del posizionamento ed il feedback del nuovo brand.
L’andamento in termini di volume si è tradotto in un corrispondente aumento nel numero di addette preposte al confezionamento manuale dei sigari che, dalle originali 5, sono diventate 20. A queste si aggiungono le addette alle diverse attività necessarie alla lavorazione del tabacco, la sua fermentazione, ed il confezionamento dei sigari prodotti, per un totale di 28 persone attualmente impiegate nelle diverse mansioni.
Tutta l’attività avviene internamente allo stabilimento di Campese, a Bassano del Grappa, ed anche questo rappresenta un aspetto di particolare rilevanza. L’azienda, infatti, tutt’oggi è ancora una cooperativa costituita da 60 produttori del tabacco impiegato nella manifattura; a differenza di molte delle aziende del settore, pertanto, il ciclo produttivo è completamente in house dal seme alla cenere del sigaro.
Oltre al mercato italiano, negli ultimi esercizi Nostrano del Brenta ha avviato le prime collaborazioni commerciali estere ed è attualmente presente in Germania, Svizzera ed Inghilterra.
I PRODOTTI
Tutti i sigari Nostrano del Brenta vengono realizzati rigorosamente a mano con tabacchi lungamente stagionati (il protocollo produttivo prevede l’utilizzo di tabacchi con almeno 3 anni di invecchiamento), fermentati e stabilizzati in azienda. Il Nostrano del Brenta è una varietà autoctona riconosciuta come italiana dalla Comunità europea ed attualmente coltivata sotto la tutela di un disciplinare di produzione che ne consente la produzione solo nelle Province di Vicenza, Padova e Treviso.
Questo è il territorio nel quale in oltre 450 anni di storia e coltivazioni costanti, l’originario seme di tabacco Havana importato dai monaci a Campese di Bassano del Grappa si è diffuso adeguandosi alle differenti condizioni pedoclimatiche, fino a dare luogo ad una pianta diversa per caratteristiche e struttura, chiamata appunto Nostrano del Brenta. Ciò nonostante, nel DNA rimane un tabacco havanense che, con quello caraibico, condivide molti caratteri organolettici e di gusto. Per questo motivo, oltre alla produzione artigianale e manuale ed agli innumerevoli controlli di qualità ai quali viene sottoposto, il sigaro è realizzato con fascia e sottofascia (a differenza del più celeberrimo sigaro Toscano che ha solo la fascia) e secondo un processo che è molto simile a quello sudamericano.
Attualmente la gamma Nostrano del Brenta si compone di 11 sigari dei quali 7 “puri”, ossia realizzati solo col tabacco sociale e 4 frutto di blend con tabacchi havanensi esteri: brasiliani, dominicani, nicaraguensi ed infine cubani. Per tutti il tabacco impiegato ha una stagionatura che varia tra i 3 ed i 5 anni, ed i sigari vengono ulteriormente stagionati per mesi; 4 per i più piccoli e semplici come ad esempio “Il Casanova”, 6 per quelli di medio formato e fino a 12 per le riserve ed i sigari di maggior pregio.

Il Ducale
I sigari “puri” sono Il Casanova, Il Cannaregio (entrambi ammezzati), Il Doge, Il Ducale, Il Sestiere, Il Fondatore ed Il Clandestino. Si caratterizzano per fumate molto differenti grazie all’impiego di diversi “gradi” e miscele di tabacco, e differenti protocolli di fermentazione e rifermentazione.

Il Sestiere
Si va dai toni e sapori floreali, tenui e tendenti alla frutta a guscio del Doge, a sapori più decisi e marcati con note di tostatura, spezie, erbe balsamiche de Il Sestiere. I sigari blended invece sono Il Mercante di Venezia, Il Campesano, Il Benedettino ed Il Taliano ed hanno tutti note e caratteristiche differenti ed intriganti. Tra tutti spicca Il Clandestino, vero fiore all’occhiello della manifattura bassanese che, realizzato con tabacchi stagionati tra i 3 ed i 5 anni, rappresenta il biglietto da visita principale dei sigari a marchio NDB.
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