10_11, IL CASUAL DINING DI PORTRAIT MILANO

Il nuovo casual dining di Portrait Milano è 10_11 e si legge “Ten Eleven”. Aprirà ufficialmente le porte il 14 dicembre e il nome curioso in realtà nasce dalla sua posizione: guarda, infatti, sulla Piazza del Quadrilatero, punto di raccordo tra Via Sant’Andrea 10 e Corso Venezia 11. Unisce così due anime della città, rappresentate da Sant’Andrea, intima e raccolta, esclusiva ed elegante, espressione di internazionalità e Corso Venezia, più aperta, inclusiva e proiettata direttamente al centro di Milano.

L’ambiente ricercato, la mixology, la cucina della memoria, la condivisione: la nuova location esprime al meglio lo spirito dell’accoglienza italiana, che vuole essere contemporanea con la proposta di una formula sharing e dando spazio alla creatività del bartender, ma al contempo classica, nel segno del savoir faire nostrano.

Nel cuore del Quadrilatero, 10_11 diventa così il nuovo place to be dell’ultimo gioello dell’ospitalità firmata Portrait Collection, brand della famiglia Ferragamo, sbarcato dopo Roma e Firenze nel cuore del capoluogo lombardo, per dar vita non solo ad un hotel, ma a una vera e propria destinazione. Inclusività e la dinamicità degli spazi caratterizzeranno oltre all’hotel e al nuovo casual dining, anche il fine dining e gli altri ambienti che completeranno l’ampia e variegata offerta.

Alberto Quadrio

Intanto 10_11 è una meta ideale per ritrovarsi, aperto a milanesi e ospiti dell’albergo, diviso tra bar, ristorante, giardino e porticato, che in questo luogo si combinano fin quasi a fondersi, valorizzando l’architettura imponente dell’ex Seminario Arcivescovile, attraverso la scelta di preziosi e ricercati dettagli. Ad orchestrare la cucina il giovane chef Alberto Quadrio, supportato dalla squadra e dall’esperienza di Identità Golose e dal coach Andrea Ribaldone. Piemontese di Gattinara in provincia di Vercelli, classe 1990, vanta già un’esperienza al fianco di grandi nomi del panorama internazionale, come Gualtiero Marchesi ai tempi de Il Marchesino, Yoshihiro Narisawa a Tokyo, Oriol Castro a Barcellona, Rasmus Kofoed al Geranium di Copenaghen e ancora Pietro Leemann, Andrea Migliaccio, Andrea Torretta, Norbert Niederkofler e non da ultimo Alain Ducasse.

Cesare Murzilli

La sua è una cucina ispirata alla tradizione lombarda (ma non solo), dai sapori decisi e riconoscibili, che “evocano un ricordo”. Ecco allora arrivare in tavola, i classici Mondeghili, il Riso al salto con ragù di ossobuco in gremolada, il Vitello tonnato, il Filetto di manzo in crosta e la Zucca al forno, per citarne alcuni. Dulcis in fundo, dessert semplici e immediati, nella loro versione più classica, come la Torta di mele e salsa di vaniglia o l’Amor polenta, una vera specialità, prova dell’indubbia abilità del talentuoso pastry chef Cesare Murzilli, romano, studi in medicina, e poi la svolta per dedicarsi esclusivamente alla sua grande passione: la pasticceria.

La mia idea di pasta in bianco

Riso al salto con ragù di ossobuco in gremolada

Involtini di verza, ceci e uvetta appassita

Grande è l’attenzione di Quadrio alla riduzione dello spreco (il suo piatto iconico, La mia idea di pasta in bianco, fa per esempio un utilizzo completo del parmigiano), ma anche ad una proposta che sia facilmente leggibile e immediata, aperta a tutti. L’imperativo assoluto è condividere, nel segno della convivialità e dei sapori autentici, nel ricordo dei pranzi domenicali e delle giornate di festa in famiglia, tra piatti da portata e zuppiere posti al centro della tavola. Il tutto reso indimenticabile dalla cura e dalla professionalità di una squadra di sala giovane, attenta, discreta e piena d’entusiasmo.

Amor Polenta

L’ambizione è “far sentire come a casa”: 10_11è un luogo vocato ad essere punto di incontro dei milanesi in qualsiasi momento della giornata, dalla prima colazione al dopo cena, adatto ad una clientela nazionale ed internazionale che nella tappa milanese del proprio viaggio, va in cerca di meraviglia e di arricchimento. In ambienti plasmati da abili artigiani italiani, disegnati dall’architetto Michele Bonan, con l’intento di creare una connessione tra interno ed esterno, tra Milano ed il mondo.

Negroni Magistris

Spritz

Un viaggio che inizia al bancone del Bar italiano: oltre 9 metri su ognuno dei due lati, quello interno circondato dall’ambiente del casual dining, ed il secondo affacciato sul giardino. Ospitalità, servizio, atmosfera, prodotto e momenti unici di arte e spettacolo, gli ingredienti di una drink list articolata divisa tra aperitivo, all day drinking e coffee cocktail, guidati dal bar manager Andrea Maugeri, con il supporto di Mattia Pastori, Mixology Expert fondatore di Nonsolococktails. L’happy hour non poteva mancare: la carta dell’All Day Drinking include cocktail Ancestrali, dedicati all’ex Seminario Arcivescovile, culla dello studio di erbe e spezie e all’evoluzione della liquoristica italiana; Senza pensieri sono drink per il benessere della mente e del corpo, senza alcol e con poche calorie; Dimenticati sono i grandi classici della miscelazione reinterpretati con estro. E ancora, l’immancabile rito del caffè all’italiana, declinato nei Coffee cocktails, che si aggiungono a tè e tisane abbinati a dolci prelibati.

 

10_11