ANZIO, UNA “LUNGA STORIA” DI BELLEZZA E DI GUSTO
Anzio, una giornata in spiaggia vicino a Roma, in cerca di mare cristallino, di un buon ristorante di pesce e … di un tuffo nella storia.
La Perla del Tirreno è un’antica città laziale chiamata Antium, patria di Caligola e di Nerone che fece costruire il porto e aggiunse lustro e splendore alla reggia e alla città stessa. Antium ospitò Cicerone e le sue biblioteche, molti nobili romani vi costruirono delle splendide ville e anche gli imperatori la frequentarono assiduamente.
Dopo il declino nel Medioevo, Anzio divenne poco più di un villaggio dei pescatori, così il Papa Clemente VIII diede disposizione di salvare e rilanciare la borgata. Dopo circa un secolo, alla fine del ‘600, grazie al Papa Innocenzo XII venne ricostruito il porto, fondamentale per il rilancio dell’economia locale. Ma solo a metà del XIX secolo che Anzio comincia a rinascere definitivamente.
Ai primi del ‘900 diventò una delle più belle località di villeggiatura grazie alla realizzazione di raffinate palazzine in stile liberty e di elegante casinò “Il paradiso sul mare”, nato come luogo di svago per i nobili visitatori della città. Ad Anzio ci sono alcune ville cardinalizie, costruite tra il seicento e l’ottocento, che rappresentano i palazzi storici di grande interesse architettonico, Villa Albani, Villa Sarsina e specialmente Villa Adele.
Villa Adele, circondata da uno splendido parco al centro della città, è appartenuta ai Cesi, ai Pamphili e ai Borghese. In seguito venne acquisita dai banchieri Poli che nel 1927 effettuarono una generale ristrutturazione della villa per farne un albergo, l’Hotel Excelsior, in previsione dell’apertura del Casinò Poli, il Paradiso sul mare. Oggi all’interno di Villa Adele trovano spazio uffici comunali, il Museo Civico Archeologico e il Museo dello Sbarco: durante la seconda guerra mondiale, Anzio fu teatro del celebre sbarco degli alleati sulle proprie spiagge. Nel 1939 Anzio venne unita amministrativamente a Nettuno, formando così una località di nome Nettunia, ma cinque anni e mezzo più tardi, nel 1945, vennero separati.
Oggi la Città di Nerone è ancora l’unica nella Provincia di Roma a poter vantare la Bandiera Blu e la Bandiera Verde per molti anni consecutivi, grazie al mare pulito e 14 km di spiagge, ideali per le famiglie e i bambini. Non per niente Anzio è metà preferita di molti romani, famosa per l’eccellente qualità del pesce e più di 300 ristoranti. Molti di essi sono concentrati nel porto, a due passi dal centro e a portata di mano dall’asta del pesce della cooperativa “La Concordia” che riunisce circa 250 pescatori con 80 pescherecci di varie dimensioni. L’asta si svolge dal lunedì al venerdì, ma è aperta solo ai negozianti e ai grossisti, e smercia da 500 a 700 casse di pesce al giorno. A seconda della stagione e delle grazie della Dea Fortuna vi si possono trovare astici e aragoste, mazzancolle e veri gamberi rossi nonché i rarissimi gamberi viola, calamari e moscardini, pesce spada e rombi e tanto altro.
Una delle specialità più note della cucina portodanzese è la minestra di pesce, preparata con una base di fumetto concentrato, i filetti di pesce bianco e gli spaghettini spezzettati. Ma la qualità del pescato parla da sé: qui si mangiano bene sia i crudi ricercati di tutti i tipi sia le fritture di paranza, i calamari ripieni e le ricche zuppe di pesce.
E mentre i pesci più pregiati vanno a finire nei ristoranti, i pescatori vendono le cassette del pescato di cosiddetta seconda scelta, ovvero, meno richiesto dagli esercizi commerciali, direttamente dalle barche ai passanti.
Dal porto si vede bene tutta la Riviera di Levante: le colorate palazzine immerse nel verde, il bianco “Paradiso sul mare”, le spiagge e poi la Marina di Nettuno e Torre Astura, antica torre costiera fortificata. Affacciandosi alla Riviera di Ponente invece, lo sguardo cade su una fila di stabilimenti balneari che portano alla Villa di Nerone, sovrastata dal vecchio faro.
Il clima mite di Porto d’Anzio, il fascino delle rovine della Villa di Nerone e del Teatro romano, il mare e la natura attirarono nei secoli antichi romani, cardinali, papi e nobili per costruirvi residenze e ville, e per godere in pace la sua tranquillità e l’eleganza lontano da Roma. Molti imprenditori si diedero da fare per rendere Anzio sempre più bella e funzionale.
E allora cosa c’è di più bello che sedersi in uno dei numerosi bar per un aperitivo e contemplare gli stessi orizzonti che osservavano gli antichi romani?
Ristoranti
Da Romolo al Porto
Via Porto Innocenziano 19, tel. 06.9844079
Tappa obbligatoria per gli amanti del pesce. Le creazioni sublimi a base di pescato locale e una ricercata carta di vini soddisferanno anche i gourmet più incalliti.
L’Asticiotto
Via del Porto Innocenziano 1, tel. 06.9848086
Ristorante con la veranda sul porto, dove si mangia solo il pescato del giorno, la pasta fresca e i dolci fatti in casa.
Oltremare
Via Riviera Zanardelli 25, tel 06.9845061
Cucina ricercata e contemporanea, basata sulle tradizioni portodanzesi, come la minestra di pesce, e sul pesce fresco locale. Ottima carta di vini e di distillati.
Dove comprare
Panificio Ronci dal 1914
Vicolo dei Fabbri 4, 06.9845620
Da cinque generazioni qui si trovano tradizionali ciambelline al vino e morzelletti al miele, oltre che il pane fatto con il lievito madre e la sfiziosa scrocchiarella.
Enoteca Del Gatto
Via Mazzini 9, tel 06.9846269
Ampia scelta di vini, bollicine e distillati, nazionali ed esteri, e tanti prodotti ricercati: sali, tè e cioccolato, ma anche tartufi pregiati, caviale, formaggi e salumi.
Gelateria Conforti
Piazza Giuseppe Polli, tel 338.4670929
Pochi gusti, ma fatti artigianalmente con frutta di stagione e prodotti di qualità. Da assaggiare lo zabaione, il pistacchio, il fico d’india e la pesca.