BOCUSE D’OR: IL TEAM ITALIANO IN GARA
Concentrazione, tensione, adrenalina, sacrificio, allenamenti. Mancano solo 90 giorni alla competizione culinaria più importante al mondo e l’Italia scende in campo con uno dei suoi team più preparati. Ai mondiali di cucina che si terranno a Lione il 26 e 27 settembre 2021, il celebre Bocuse d’Or, si schiereranno per l’Italia Alessandro Bergamo (comasco, classe 1989, già sous chef del ristorante Cracco di Milano), Francesco Tanese (commis) e Lorenzo Alessio (coach) insieme al vice coach Filippo Crisci e gli helpers, Noel Moglia e Graziano Patanè. Dopo un anno e mezzo di duro lavoro, di esercitazioni, di aspettative, di stanchezza fisica e mentale, superata la difficile prova di Tallin dell’ottobre 2020, il Team Italia è pronto per tentare di vincere una competizione durissima come il Bocuse d’Or, che per chi ambisce a parteciparvi, rappresenta un punto di arrivo, la conferma della perfezione del proprio lavoro.
Un evento molto atteso, un momento in cui, in un lavoro complesso e di concentrazione s’intrecciano capacità e tecnica. “D’altronde” afferma Alessandro Bergamo “il Bocuse d’Or è la competizione culinaria più importante al mondo. Con noi altre nazioni si sfideranno per conquistare il gradino più alto del podio. Sappiamo bene che tante nazioni investono molto in questo concorso che resta il più importante al mondo ed è quello che i Team Italia, insieme al nostro Presidente Enrico Crippa, il Vice Carlo Cracco e il Direttore Luciano Tona stiamo cercando di realizzare”.

Da sinistra: Alessandro Bergamo, Carlo Cracco, Enrico Crippa
Un concorso rigido sotto l’occhio vigile del mondo internazionale della cucina e l’interesse della pasticceria mondiale, metterà in competizione 23 squadre provenienti da Italia, Danimarca, Giappone, Estonia, Finlandia, Francia, Ungheria, Islanda, Norvegia, Svizzera, Svezia, Indonesia, Singapore, Tailandia, Marocco, Tunisia, Cile, Colombia, Costa Rica, Equador, Uruguay, Nuova Zelanda, Russia. Per i partecipanti non si tratta di una semplice gara ma del sogno di una vita. A Tallin la nostra squadra si è ha guadagnata la finale di Lione dove, in sole 5 ore e 35 minuti, dovrà preparare un piatto e un vassoio dimostrando in modo netto superiorità e bravura. Il giudizio è affidato a una commissione di 24 chef, uno per ogni paese partecipante, tra cui Carlo Cracco, Vicepresidente della Bocuse d’Or Italy Academy. Si esprimeranno secondo i parametri di Presentazione, Gusto, Metodo di Cottura, Abilità, Rispetto dei prodotti, Originalità.
Piatto e vassoio le prove. Il piatto vede come tema il Take Away, modello consolidatosi durante la pandemia che il Bocuse d’Or ha scelto di valorizzare. I candidati dovranno realizzare un menu d’asporto composto di starter, main course e dessert. L’elemento centrale sarà il pomodoro ciliegino, un prodotto di stagione a cui si potranno accompagnare, uova, latticini, gamberi. Il vassoio invece consisterà nella preparazione del cappello del prete di Manzo Charolaise brasato, e due contorni vegetali: un ragù vegetariano e una salsa a scelta.
“Stiamo lavorando bene” commenta lo chef Enrico Crippa, Presidente della Bocuse d’Or Italy Academy “Il Team Italia ha consolidando lo spirito di squadra e sempre insieme si sta preparando al meglio per un migliore risultato da sempre sperato. Mai come ora siamo consapevoli delle nostre capacità e della nostra forza. La strada per noi a livello mondiale è ancora lunga ma affrontiamo la sfida di Lione con grande entusiasmo e con lo spirito italiano che ci contraddistingue”.

La conferenza stampa tenutasi lo scorso 29 giugno presso il Ristorante Cracco
La Bocuse d’Or Italy Academy nasce ad Alba nel 2017. Sotto la direzione di Luciano Toma, si è posta l’obiettivo di formare un team culturale e tecnico composto da più figure professionali in grado di preparare, con un rinnovato approccio, le squadre italiane partecipanti al più importante concorso mondiale per chef. Organizzazione, competenza, formazione e training le chiavi di lettura per una sfida fortemente sentita dai cuochi del nostro paese. In sinergia con una competizione culinaria di ampia portata anche la Federazione Italiana Cuochi, 20.000 iscritti e 18 delegazioni in tutti il mondo, coinvolta con il Presidente Rocco Pozzulo a mesi di estenuanti allenamenti. “È motivo di grande orgoglio affiancare Crippa, Cracco e tutta la Bocuse d’Or Italy Academy in un concorso così prestigioso”.
Doppio ruolo per Carlo Cracco, vicepresidente e componente della giuria, che afferma che dopo una partenza faticosa e lenta per via della pandemia, il Team è arrivato a Tallin ben preparato. “Giudicare è difficilissimo” sostiene “ci sono dei sapori che non sempre si riescono a leggere in maniera inequivocabile, allora memorizzi, cataloghi, scrivi, cerchi di cogliere e capire le varie sfumature. Ma forse mi sento di dire che ‘fare squadra’ è la cosa ancora più difficile”.

Carlo Cracco
Dagli sguardi e dalla concentrazione emerge la difficolta di una competizione come Bocuse d’Or, che si conferma non un concorso qualunque. Non conta quanta tradizione si ha alle spalle, non conta la grande cultura culinaria e gastronomica che ci appartiene. L’Italia sta facendo molti sforzi per scalare i vertici di un concorso mondiale di tale calibro, sforzi che oggi vedono uno spiraglio ma hanno bisogno di istituzioni, partner privati, di comunicazione, di sostegno, di una struttura adeguata affinché si possa coronare un sogno, almeno per il momento, mai raggiunto. In bocca al lupo azzurri.
bocusedor.com
Photo credits: Antonella Bozzini