CASA DI LANGA, ESPERIENZA GREEN
Casa di Langa offre ai suoi ospiti un’esperienza “green” indimenticabile, declinata a 360° che parte e finisce nell’orto, passando per le vigne che circondano la proprietà. Casa di Langa è ufficialmente certificata Green Globe, un traguardo raggiunto in poco più di tre anni che testimonia la passione e l’impegno assiduo per la sostenibilità del resort in Alta Langa. L’impegno sostenibile di Casa di Langa comprende tante attenzioni e investimenti, a partire dall’installazione sia di pannelli solari che di fotovoltaico che d’impianto geotermico.
Lo stesso orto biodinamico-rigenerativo piantato accanto al resort viene irrigato con acqua piovana riciclata. Qui ci sono quasi 3.000 metri quadri coltivati con ortaggi e verdure, come asparagi stagionali di diverse varietà, bancali rialzati di fragole, piselli, taccole e fave, cipolle e aglio di varietà antiche e una carciofaia. Per raccontare la sostenibilità e l’amore per le materie prime auto prodotte, è stato creato un menù dedicato interamente all’orto.
Sono tante le novità di questa stagione a Casa di Langa incentrate sulla natura e sui piatti dell’orto, a cominciare dalle due nuove proposte pensate per un pubblico giovane e per le famiglie: il Brunch del sabato e la promo per gli under 35. Il primo è l’appuntamento fisso del sabato in Alta Langa, dalle 12:00 alle 15:00 al Fàula Ristorante per una nuova esperienza gastronomica aperta agli ospiti interni ed esterni, all’interno della grande sala vetrata che affaccia sulle colline langarole e che guarda verso il Monviso.
Studiato dallo chef Daniel Zeilinga, il menù si divide in tre momenti. Il benvenuto con tre amuse bouche dalla cucina varierà a seconda della stagione; il Buffet fronte cucina, con un’offerta vasta che va dalla battuta di fassona fatta al momento al merluzzo al verde, passando per una serie di tramezzini in stile piemontese, focaccine e pani fatti in casa, torte salate monoporzione. A disposizione degli ospiti, inoltre, una forma di Parmigiano 24 mesi e un prosciutto in morsa da affettare sul momento. Il terzo tempo del Brunch è infine a passaggio, con una serie di piatti freddi, dagli arrosti al cocktail di gamberi fino alle deliziose brioche ripiene di salmone.
Non poteva mancare il buffet dei dolci per una chiusura di pasto ricchissima: colorati cupcakes, pan di spagna con crema chantilly e ciliegie, crostata di frutta, torta di nocciola e zabaione, éclaire alla nocciola, gelato fiordilatte e tartufo dolce nero\bianco, petit four, maritozzi con la panna, cannoli con ricotta e canditi e panna cotta ai frutti di bosco. Lo chef e la sua brigata hanno anche studiato una carta agile che dà la possibilità di scegliere altri tre piatti caldi, come uovo pochè con fonduta di fontina valdostana e cialde croccanti, tajarin al burro di alpeggio o pescato secondo il mercato con le verdure dell’orto biologico di Casa di Langa. Prezzo unico a persona di 85 euro, comprensivo di drink di benvenuto, buffet salato e dolce, menu alla carta, acqua e caffè.
La seconda novità della stagione del Fàula è la “Promo under 35”, che dà la possibilità a giovani appassionati di fine-dining di approfittare di un’offerta unica: la degustazione del menù Orto dello chef Daniel Zeilinga, il percorso gastronomico più originale ed eclettico del Ristorante. I nuovi piatti del menù dell’Orto entreranno in carta il primo luglio, a coronamento di una stagione climatica difficile, ma che ha dato comunque i suoi frutti e che parte dalle materie prime eccezionali del territorio di Casa di Langa, raccolte giornalmente da Daniel Zeilinga e dalla sua brigata. Sono cinque piatti e cinque calici in abbinamento, studiati dal sommelier Andrea Cuccureddu, a un prezzo di 70 euro a persona.
Si inizia con la zucchina trombetta ripiena, pane e erbe balsamiche, per poi tuffarsi nella morbidezza dell’Uovo poche di gallina bianca di Savigliano, su crema di piselli e fave dell’orto. Gli Gnocchi di patate, zafferano di langa e fagiolini parla di territorio e di eccellenze locali, mentre sempre dalla tenuta della proprietà viene la Carota selvatica cotta nella sua estrazione, nocciola e fondo vegetale al tartufo nero. Si chiude il percorso con l’Orto delle fragole e sorbetto alla menta. Al termine della degustazione è possibile visitare i 42 ettari della proprietà, che comprendono i percorsi suggestivi nei boschi e le passeggiate nel giardino in fiore curato dal capo giardiniere Luigi Merlo e dalla sua giovane squadra.
I piatti “verdi” del Ristorante Fàula cambiano naturalmente a seconda della disponibilità dell’orto e della stagione. Tra questi ci sono dei veri e propri signature che lo chef ha perfezionato nel corso degli anni e che Zeilinga ripropone su richiesta ai suoi ospiti. Tra questi, senza dubbio è l’ever green Asparagi alla Bolzanina, un piatto che riporta alle origini altoatesine dello chef. “A questo piatto abbiniamo uno spumante Alta Langa Blanc de noir, un Pinot Nero in purezza vinificato in bianco”, spiega il sommelier Andrea Cuccureddu, “che sostiene meglio di un Blanc de blanc la grassezza dell’uovo con la salsa al tuorlo marinato”. Siamo in Alta Langa e la vocazione di questo terroir è particolare per gli spumanti: non è un caso se qui è nato il primo Metodo Classico prodotto in Italia, a metà dell’Ottocento, nelle “Cattedrali Sotterranee” oggi Patrimonio dell’Umanità Unesco. L’Alta Langa Docg è a sua volta un patrimonio enologico unico, capace di stupire con i suoi vini eleganti e mai scontati, perfetti in abbinamento a piatti a base di vegetali.
Come nel caso della Millefoglie di sedano rapa e tartufo nero con fondo vegetale, anche qui un piatto del menù Orto, che al Fàula viene abbinato a un Blanc de Blanc, “il sedano rapa qui viene esaltato da una salsa burrosa e il tartufo nero estivo rende il piatto ricco, intenso, perfetto per essere equilibrato dallo Chardonnay dell’Alta Langa”. Per i Bottoni alle erbe di campo, in cui il ripieno è a base di un mix di erbe spontanee e verdure a foglia dell’orto, come spinaci e biete, il sommelier consiglia un Blanc de Blanc che abbia un carattere leggermente ossidativo per la tendenza dolce del piatto che regala anche un finale amaricante dato dalle erbe. Infine, con il Risotto all’aglio orsino, piatto signature dello chef, coltivato con dedizione nell’orto biodinamico, una bolla di Alta Langa Riserva che sviluppa una certa complessità e presenta un finale che va sul miele, riesce a equilibrare bene le punte sapide di caprino piemontese e del crumble frutta secca.