NEIL HARBISSON, IL CYBORG CHE “ASCOLTA” IL GELATO
L’artista del sonocromatismo, Neil Harbisson, primo cyborg riconosciuto da uno Stato, sarà a Modena il prossimo 16 ottobre alle ore 15:00, per una speciale sperimentazione in collaborazione con Gianlunca Degani, Maestro Gelatiere titolare della Gelateria Bloom Naturalmente Gelato di piazza Mazzini 42.
Oggetto della giornata sarà un’indagine dei campi vibrazionali tanto delle materie prime quanto dei gelati e dei sorbetti finiti. L’obiettivo di patron Degani è quello di capire l’applicabilità della cibernetica al mondo del gelato e quali risultati questa possa in concreto portare al mondo della gelateria.
“Sono sempre stato interessato tanto alle neuroscienze” ha dichiarato il Maestro Degani, “quanto alla musica elettronica quanto, infine, alle nuove frontiere della creatività. Approdare, un domani, ad un gelato che ‘suona’ come desidero, ritengo che sia una rivoluzione copernicana sinestetica, alla quale occorre dedicare parecchio lavoro e la giusta considerazione. Questo potrebbe anche spostare di qualche passo in avanti il nostro lessico interpretativo di un prodotto alimentare artigianale e non”.

Neil Harbisson (photo credits www.cyborgarts.com)
Come è noto, Harbisson attraverso un impianto tecnologico direttamente collegato al cervello è riuscito a superare un difetto visivo congenito che gli impediva di vedere a colori e gli concedeva solo di scorgere ciò che lo circondava unicamente in bianco e nero. La sua vita è cambiata quando ha deciso di sperimentare una speciale antenna impiantata chirurgicamente nel cranio, che gli ha permesso di percepire e “sentire” i colori. L’antenna funziona con un sensore montato sulla testa, che coglie i colori e li converte in onde sonore in tempo reale. Neil Harbisson memorizza le frequenze relative ad ogni colore: così i colori ad alta frequenza hanno suoni acuti, mentre quelli a bassa frequenza sono anche più bassi.
Harbisson sostiene che gli eyeborg ed ogni altra estensione cibernetica debbano essere trattati come parti del corpo e non come strumenti. Mediante questi, è arrivato a percepire, attraverso i suoni e differenti livelli di volume, fino a 360 sfumature di colore. Nasce da qui la definizione di “ascoltare i colori”.

Gianlunca Degani
“Ho contattato Neil con un semplice messaggio” racconta Degani, “gli ho espresso la mia ammirazione per quanto sta producendo a livello artistico e di conferenze, e gli ho chiesto se fosse interessato a collaborare ad un progetto sul gelato. La sua risposta è stata genuinamente entusiasta. Arrivare alla definizione di un acuto gusto amaro o di un grave sapidità, ci pone davanti a sfide anche neurolinguistiche”.
La collaborazione tra Degani ed Harbisson si prefigge di indagare diversi aspetti relativi alla relazione gelato/suono, a cui si tenterà di dare una risposta. Tra questi come cambiano le vibrazioni tra gli ingredienti di una miscela gelato e quelle del prodotto finito; quali sono le vibrazioni delle varie stagioni in gelateria; se sia possibile trovare un comun denominatore vibrazionale che caratterizzi il periodo dell’anno; se sia possibile creare dei pattern vibrazionali e sonori che distinguano gli abbinamenti più classici della gelateria; come suonerebbe il classico bianco e nero modenese, fior di latte/balsamico.
“A sperimentazione conclusa” dichiara Gianluca Degani, “una volta raggruppati abbastanza suoni, proveremo a campionarli e a creare una traccia musicale sperimentale che ‘suoni’ come i gusti analizzati. Dal punto di vista commerciale, andando oltre l’affascinante sfida che ci attende, l’obiettivo sarà quella di cercare di comprendere se la diffusione di musica contenente frequenze associabili a specifici prodotti all’interno delle gelaterie, possa incidere sulle scelte dei clienti e contribuire ad aumentare le vendite”.
Una sfida affascinante ed impegnativa per Degani e Harbisson che viene salutata dal Maestro con una nota di leggerezza e positività: “tutto quello che accade su di un cono gelato rimarrà pur sempre pop”.
Gianluca Degani è uno dei migliori gelatieri d’Italia. È diplomato in Lingue straniere e laureato in Filosofia – Scienze della Cultura. Appassionato di cucina, in particolar modo di gelateria e pasticceria. Ha da sempre studiato e ricercato una matrice personale per creare il suo gelato, facendo varie ricerche su proteine e fibre naturali, in modo da ottenere ricette completamente pulite. Nell’esperienza di Bloom, partita nel 2013, ha messo tutto il suo credo, ben incarnato anche dal claim “Naturalmente gelato” che prevede l’uso dell’ingrediente puro, senza aromi, coloranti e conservanti. Tanti i riconoscimenti e le collaborazioni di prestigio che si sono susseguite negli ultimi anni.
Bloom Naturalmente gelato
Il 12 aprile 2014, in un grazioso androne di Via Farini, in centro a Modena, nasce Bloom, una piccola gelateria dalle grandi ambizioni, ovvero creare un gelato il più buono e il più sano possibile. Nel 2017 Bloom si espande e viene aperto il secondo punto vendita in Via Taglio. Il 2018 è un anno di grandi trasformazioni: la sede storica viene trasferita nella suggestiva e centralissima Piazza Mazzini, in un ampio e moderno locale, dove vengono introdotti nuovi prodotti. Oltre alla gelateria, infatti, trova spazio la cioccolateria, con vetrina di praline a vista, tavolette di cioccolato in scatola, creme spalmabili, cioccolato da passeggio, caramelle e biscotti… tutto made in Bloom. Dal 2017 al 2022 Bloom è stata premiata con i 3 Coni dalla Guida Gelaterie d’Italia Gambero Rosso.
bloomgelateria.it
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