SONG, IL PARADISO DEI DIM SUM
Avreste mai pensato di trovare un po’ di Hong Kong al centro di Roma? Questa oasi si chiama Song, si trova in zona Prati e offre tutto il meglio della cucina cinese unita allo spirito dinamico e contemporaneo di Hong Kong. Il nome del locale si ispira ad una delle grandi dinastie del passato, Song. Era la dinastia che ha portato il benessere alla Cina e, con il benessere, sono arrivati molti nuovi alimenti e materie prime che hanno contribuito ad arricchire la cucina tradizionale cinese. Infatti, l’epoca Song era famosa per le varietà regionali di cucina.
Song è un posto di una bellezza straordinaria, toccante e preziosa, grazie ai numerosi lavori di recupero e di restauro di un vecchio ristorante cinese abbandonato. Decori raffinati, luci soffuse, sfumature calde e materiali pregiati, tutto questo crea un’atmosfera unica e incantevole, perfetta per entrare nello spirito orientale. I dettagli color rame e la boiserie nera avvolgono con l’intimità le sale interne, e la cucina a vista permette all’ospite di ammirare lo chef all’opera, che sembra un alchimista tra i vapori.
La specialità, anzi, le numerose specialità di Song sono i Dim Sum, una pietanza tipica di Hong Kong. “Dim Sum!..” Il loro nome suona come un campanellino, e significa letteralmente “toccare il cuore”, e non a caso. Questi piccoli deliziosi bocconcini, colorati, profumati, che si sciolgono in bocca, sono più di una semplice pietanza, rappresentano un rito, una filosofia di condivisione da praticare ovunque e con chiunque.
Quella di creare Song è stata una grandiosa idea della famiglia Wu e della famiglia Okazaki, già socie di due ristoranti e una pasticceria giapponesi: Okasan, Otosan e Hiromi cake. Il loro amore infinito per la cucina asiatica ha incontrato la dedizione pura dello chef Chu Lin Sang, uno chef cinese con una prestigiosa carriera internazionale, specializzato proprio nella preparazione di Dim Sum. Da qui nasce il progetto di far conoscere agli italiani una delle specialità più apprezzate dell’Est Asiatico.

Chu Lin Sang, Chef di Song
Dim Sum sono i bocconcini fatti a mano con la pasta di farina di riso, sottile e trasparente, ripieni di ogni ben di Dio: carne, pesce, crostacei, molluschi, verdure. Solitamente cotti al vapore, sono delicati al palato, ma poi regalano una piccola esplosione di gusto, coinvolgendo tutti i sensi. Occupano la gran parte del menu di Song e non smettono di stupire per varietà e bellezza. Il loro creatore, lo chef Chu Lin Sang, vanta anni di esperienza nei migliori locali della penisola di Kowloon ed esprime tutta la sua profonda conoscenza e grande passione nella preparazione di questa incredibile pietanza, un concentrato di arte millenaria cinese, di tradizioni locali e culturali.
Oltre ai Dim Sum, nel menu si trovano altre perle della cucina di Hong Kong: Noodles all’astice, Riso allo Char Siu, black cod, Pollo kung pao. Lo chef Chu Lin Sang segue religiosamente le ricette originali, fedeli ai gusti asiatici. Tra i piatti più richiesti ci sono i Bao e l’Anatra alla pechinese, preparata interamente dal maestro con oltre 30 ore di lavorazione e servita con crespelle sottili, salsa Pecking Duck e verdure croccanti. Sorprendente la Spigola in agro-dolce che sembra essere un fiore laccato color rosso-arancio.

Xia Long Bao
La carta dei dolci è a cura di Hiromi Cake, prima pasticceria giapponese a Roma di proprietà dei soci che hanno fondato Song. Cinque dessert a scelta, tutti molto particolari, perché uniscono i sapori orientali ai gusti occidentali. Uno su tutti è Tiramisù matcha, ispirato all’iconico dolce italiano e realizzato con pan di spagna in stile giapponese, tè matcha e caramello.
Per gustare al meglio queste incredibili pietanze si può chiedere l’abbinamento con il sakè oppure un percorso degustazione di cocktail, tutti ispirati ai famosi liquori asiatici.