LE TRE MERAVIGLIE DI BERLUCCHI ’61 NATURE

Sul finire del 2023 la Berlucchi, fondata in Franciacorta nel 1955 da Guido Berlucchi, Giorgio Lanciani e Franco Ziliani, si è fatta un regalo. E lo ha fatto anche a noi, con l’uscita dalla cantina di Riserve che definire “speciali” pare limitante. Soli duecento gli esemplari prodotti di Berlucchi ‘61 Nature nati sotto le stelle del 2009, 2010 e 2011. Quel sogno del 1961 di produrre sulla scia francese il primo grande spumante nella zona, non solo si è avverato ma si può dire essersi sviluppato raggiungendo in maniera inequivocabile uno dei punti più alti (ad oggi) delle produzioni firmate Berlucchi.

Sono noti i vasti possedimenti dell’azienda, oltre cento gli ettari vitati, ed è proprio grazie a questo incredibile bacino di uve che una realtà come Berlucchi si deve essere sentita quasi obbligata a spingersi oltre i limiti dei disciplinari. Soprattutto, a non restare meri osservatori del tempo, per diventare gli spettatori più credibili per la realizzazione di Metodo Classico che rappresentano non eventi occasionali ma la capacità di offrire chiarezza e meraviglia in tutti coloro che bramano di conoscere le singolarità di sapori che, una volta accolti, restano intrappolati in quella memoria gustativa abile a rammentarne per giorni e giorni le emozioni provate. Ora, l’impegno che ci prendiamo è quello di raccontare – indubbiamente con coinvolgimento – assaggi di Franciacorta da considerare come un privilegio.

Nelle storiche cantine di Borgonato, i tre assemblaggi del 2009, 2010 e 2011 a base di Chardonnay (80%) e Pinot Noir (20%), dopo i cinque mesi di affinamento sui lieviti hanno beneficiato di un ulteriore periodo sur lie per 11, 12 e 13 anni. Le uve rosse provengono dal vigneto Ragnoli (terreno fluvio-glaciale) mentre le bianche da Arzelle, San Carlo e Rovere (terreni morenici profondi e con depositi fini). Nessuna malolattica svolta, il 25 maggio 2023 è stato il giorno della sboccatura per tutte le bottiglie chiuse con la “graffe”.

 

Berlucchi Nature ’61

 

2009

Il primo naso svela qualche cenno di torrefazione, di arabica dolce, magnolia e noisette prima di lasciarsi trasportare verso note di baccelli di vaniglia e di cedro dolce. Agrumi caldi spinti da una potenza salmastra che incentiva il sorso e lo appaga con una sensazione quasi di morbidezza nel centro bocca.

 

2010

Tanta precisione sulle note dello Chardonnay, incisive su toni di limequat, zenzero e pomelo. Con l’aerazione i sentori si fanno più caldi e avvolgenti, che al gusto abbracciano con persistenza e una finezza di bolla convincente quanto entusiasmante, a creare un sorso capace di intrecciarsi e lasciare una sensazione velvet nel finale.

 

2011

A non farci più tornare indietro è questo millesimo, di una tempra e vigore ammalianti, sebbene ne restiamo concitati già al naso, tra melone, tiglio, roccia bagnata e aloni fumé. Il corpo è innervato dal sale e da un infuso di agrumi. Intensità, persistenza e profusione delle stesse con un impatto sbalorditivo sono le caratteristiche di questo assaggio memorabile.

 

berlucchi.it