LUPICAIA, LUMINOSITÀ ED ENERGIA

Castello del Terriccio, situato a Castellina Marittima in provincia di Pisa, rappresenta una delle maggiori proprietà agricole della Toscana: circa 1.500 ettari complessivi estesi lungo il limite settentrionale della Maremma Toscana, da cui dai dolci declivi verdi si godono stupefacenti panorami. La posizione collinare, le essenze della macchia mediterranea, che colorano e profumano il paesaggio, gli 800 ettari di boschi incontaminati, dove si trovano cespugli di eucalipto che liberano profumi balsamici, rendono unico questo microcosmo dove si integrano con equilibrio la natura e i 60 ettari di vigneti, da cui si ottengono vini dotati di grande personalità, legati profondamente al terroir. L’intervento dell’uomo con lungimiranza ha saputo salvaguardare nel tempo la biodiversità di questo territorio, incastonando i vigneti accanto alla vegetazione spontanea e a coltivazioni di altro genere.

La naturalezza del luogo, il vento e il salmastro del mare, con al tramonto il suggestivo spettacolo del sole infuocato che sparisce nel Tirreno hanno ispirato il celebre astro rosso a otto raggi che sigilla le etichette della Tenuta. In questo territorio collinare la viticoltura risale ai tempi degli Etruschi, che tra l’800 e il 500 a.C. dominavano questo tratto di Toscana ed erano dediti soprattutto all’estrazione mineraria di ferro e rame. Le vestigia del castello di Doglia, detto del Terriccio riportano al Medioevo. Strategicamente posizionato in cima alle colline, aveva funzione di torre di segnalazione e protezione per gli abitanti delle pianure dalle scorribande saracene.

Tra il Duecento e il Trecento, il vescovo di Pisa, nipote di papa Bonifacio VIII, in nome della Chiesa Romana concesse in enfiteusi la Tenuta ai conti Gaetani. La moderna storia del Terriccio inizia nel 1921, anno in cui la Tenuta venne acquistata dai Marchesi Serafini Ferri, famiglia d’appartenenza dell’attuale proprietario, che apportò importanti interventi di miglioramento fondiario. Castello del Terriccio deve la notorietà e l’importanza di cui gode attualmente come azienda vinicola vocata alla produzione di vini di altissima qualità a Gian Annibale Rossi di Medelana (1941-2019), uomo passionale, di sport e di cultura. Dopo aver ereditato l’azienda nel 1975, decise di rifondarla, consacrandola a luogo di ricerca dell’eccellenza, nel rispetto della tradizione, riuscendo a salvaguardare un patrimonio territoriale e paesaggistico di grande estensione e straordinaria bellezza. Gian Annibale ha difeso tutta questa meraviglia come qualcosa da tramandare a chi sarebbe venuto dopo di lui. Questa concezione della vita accompagna da sempre le scelte dell’azienda: la ricerca della genuinità. Alla fine del 2019 la proprietà passa a Vittorio Piozzo di Rosignano Rossi di Medelana, unico nipote del cavalier Gian Annibale.

Zona con solida cultura contadina, come la coltivazione dell’ulivo, del granoturco e l’allevamento di bestiame chianino, si è trasformata in zona di vini rossi dallo straordinario fascino, capaci di quella misteriosa alchimia che sposa il calore mediterraneo alla profondità d’espressione dei vitigni francesi con una propria e definita personalità. I vigneti sono posizionati in modo che il mare faccia da specchio e quindi la luce vi arrivi di riflesso, con una durata più prolungata rispetto a quella diretta del sole. La scelta di impiantare le viti non sui tradizionali terreni argillosi, ma sulle terre rosse ricche di elementi minerali, tra cui ferro, rame e manganese, rivolte verso il mare, esposte a mezzogiorno e a ponente si è rivelata vincente. Il Cabernet Sauvignon ha trovato qui l’ambiente per una maturazione perfetta insieme al Cabernet Franc, al Merlot, e successivamente al Petit Verdot, allevati a cordone speronato. Da sempre la filosofia produttiva di Castello del Terriccio è quella di contenere l’impatto ambientale delle colture e avere una gestione del territorio rispettosa della biodiversità e consapevole dell’impatto positivo che questa produce sull’ambiente e sulla qualità dei vini, di conseguenza viene mantenuto l’inerbimento nei filari, con semine autunnali sovesciate a tutela delle risorse idriche, a contrasto dell’erosione. La cantina, il cui impianto risale all’Ottocento, ha mantenuto nel tempo la struttura originaria, con il soffitto a volte e i mattoni a vista, nel rispetto di uno stile aziendale che considera l’integrazione ambientale, la storia e la tradizione una regola essenziale e un tratto distintivo. Con la nuova cantina e la barricaia si ha efficienza e funzionalità, con i travasi delle masse di vino per “gravità” riducendo sensibilmente il consumo di energia.

La vendemmia 1993 segna la nascita del Lupicaia che rivela da subito la dirompente classe del campione. La vendemmia viene svolta manualmente, con una scrupolosa selezione dei grappoli in modo da ottenere una grande qualità. Le uve destinate a questo grande rosso provengono dal Vigneto Lupicaia, ubicato nella parte più vocata dell’azienda, delimitato da un filare di eucalipti e deve il suo nome a un toponimo locale che trae origine dall’omonimo ruscello dove anticamente si avvistavano i lupi. È composto prevalentemente da uve Cabernet Sauvignon. Nelle prime annate era presente una percentuale di Merlot che dal 2010 è stata sostituita dal Petit Verdot. La vinificazione, nel massimo rispetto delle caratteristiche originarie delle uve e dello speciale accento conferito loro dal territorio in cui nascono, avviene separatamente per vitigno e per parcella. L’affinamento, senza alcuna chiarifica, avviene in tonneaux d’Allier di media tostatura per 22 mesi circa, con successivo assemblaggio e un ulteriore periodo di affinamento in bottiglia prima di essere commercializzato. La combinazione di tutti questi elementi ha fin dall’inizio forgiato la straordinaria personalità del Lupicaia.

Degustandolo è possibile cogliere il calore, la solarità e la natura di questo tipico tratto della Costa Toscana. Il terreno impreziosito dalla presenza di elementi oligominerali caratterizza il gusto del vino e ci regala dei profumi e dei sapori straordinari, con la nota di eucalipto che li accomuna tutti. Nato come tentativo quasi visionario, è oggi un vino di sontuosa ricchezza e abbagliante solarità, dotato come dimostra la verticale che raccontiamo di un suo timbro aromatico e la capacità di espressione delle annate.

 

DEGUSTAZIONE

 

LUPICAIA

Igt Rosso Toscana

 

2018

90% Cabernet Sauvignon, 10% Petit Verdot

Annata difficile, calda, tropicale con molta pioggia. Colore rubino, si presenta al naso con profumi fruttati di prugna, lamponi e marasca, bouquet floreale, le speziature di pepe rosa, erbe aromatiche ed officinali, l’origano e il rosmarino e sentori di tostature. Al palato mostra una bella freschezza, dei tannini giovani ma già setosi, e un finale dalle note marine e la classica persistenza balsamica. Affinamento di 22 mesi in tonneaux.

 

2012 

90% Cabernet Sauvignon, 10% Petit Verdot

Annata calda e siccitosa. Colore rubino denso e concentrato, all’olfatto esprime profumi di frutta rossa, ciliegie, cassis e confettura di more, aromi agrumati, bouquet di fiori scuri e macchia mediterranea, note speziate di liquirizia, chiodi di garofano, sottobosco e cenni balsamici di eucalipto. Al palato è complesso, teso, profondo ed equilibrato, con un bel tannino setoso, e un finale dalle note iodate e una persistenza mentolata esplosiva. Affinamento di 22 mesi in tonneaux.

 

 2010

90% Cabernet Sauvignon, 10% Petit Verdot

Colore granato, all’olfatto mostra in evidenza la nota ferrosa, la nota floreale di viola, il fruttato di more, ribes e mirtilli, sentori terziari di cuoio, tabacco, note di grafite e la classica nota di eucalipto. Al palato è elegante, complesso con un gran bel tannino astringente e un finale minerale e dinamico. Affinamento di 22 mesi in tonneaux.

 

2008 

85% Cabernet Sauvignon, 5% Petit Verdot, 10% Merlot

Colore rubino vivo, all’olfatto manifesta il carattere mediterraneo con sentori mentolati di eucalipto, frutta rossa piccola, cassis, ribes e mirtilli, note di erbe aromatiche, salvia e timo, note di china, di tabacco e scatola di sigaro. Al palato è deciso, equilibrato, con un’ottima estrazione dei tannini, che offrono una sensazione di setosità. Sul finale torna la nota salmastra, con una lunga persistenza balsamica di eucalipto. Affinamento di 18 mesi in tonneaux.

 

 2007

85% Cabernet Sauvignon, 5% Petit Verdot, 10% Merlot

Annata calda. Colore rubino con sfumature granate, all’olfatto esprime note terziarie di evoluzione, la macchia mediterranea, frutti di bosco, confetture di prugne, toni vegetali e speziati. Al palato è integro con tannini levigati. Nel finale troviamo note di salamoia e sensazioni marine. Affinamento di 18 mesi in barrique

 

2004 

85% Cabernet Sauvignon, 5% Petit Verdot, 10% Merlot

Considerata una grande annata, anche se piuttosto calda. Vino dal carattere affascinante, dal colore rubino scuro, rivela profumi intensi, dal fruttato selvatico di more di rovo, al sottobosco, l’agrume scuro, il chinotto, il tamarindo, sentori di grafite, la nota erbacea, polvere di caffè, cacao, cioccolato alla menta, e nuance balsamiche. Al palato ha uno slancio ancora fresco, con un bel tannino presente, una bella piacevolezza di beva, sapido, e un finale con la presenza della nota minerale ferrosa e una persistenza esplosiva di eucalipto. Affinamento di 18 mesi in barrique.

 

Terriccio.it

Meregalli.com