LA GRANDE DAME ROSÉ 2015 VEUVE CLICQUOT
Esiste un rosé rappresentativo e iconico della Champagne? Se esiste un tempio dello Champagne Rosé, si trova alla Veuve Clicquot. Gli champagne Rosé fanno parte integrante della grande storia dei vini di Champagne, ed erano realizzati con il metodo della macerazione delle uve a bacca rossa, metodo conosciuto come saignée. Il metodo maggiormente utilizzato oggi, l’assemblaggio di un vino rosso fermo ai vin clair bianchi, è dovuto al pragmatismo di Madame Clicquot, donna dalla visione audace, che nel 1818, innovò completamente lo champagne rosé del tempo, in cui colore, gusto e aroma contribuivano in modo fondamentale a determinare la qualità, così, ruppe con la tradizione e reinventò il processo per produrlo. Pensò di aggiungere del vino rosso, alla base del bianco, che permise un perfetto controllo del colore e del gusto. La sua abilità creativa ci ha regalato il primo champagne rosé per assemblaggio, dal carattere deciso: il Veuve Clicquot Rosé. “Nos vins doivent flatter à la fois le palais e l’oeil”. Creata con l’annata 1988 e lanciata nel 1995, La Grand Dame Rosé è uno Champagne che rappresenta un tributo a Madame Clicquot con il suo stile di freschezza, setosità, eleganza e aromaticità, e con un importante e fondamentale dogma: disporre di un ottimo vino rosso, che in una zona con un clima continentale come la Champagne non è facile da produrre. Così furono scelti i pinot noir provenienti dal “Clos Colin”, 1,39 ettari nel villaggio Grand Cru di Bouzy – nella realtà non è un vero clos -, con esposizione sud per una maturazione perfetta delle uve. Localizzato tra due vallate che formano dei corridoi di corrente d’aria, un suolo drenante che causa stress idrico, uno strato di argilla considerevole e la craie in profondità, ha uve più concentrate. Ma la vera tecnica nel rosé d’assemblage risiede nell’elaborazione del vino rosso, con una macerazione sulle bucce più corta rispetto ad un vino rosso classico, poiché si presta molta attenzione all’estrazione dei tannini che potrebbero apportare delle note amare. Nella Grande Dame rosé, si va oltre con la durata della macerazione per ottenere nel tempo delle note di sottobosco, della vinosità, poiché è uno champagne che ha bisogno di tempo per esprimersi e quindi esige una certa struttura, salvaguardando sempre la finezza.
JAMES’ TASTING
LA GRANDE DAME ROSÉ 2015 VEUVE CLICQUOT
La 2015 è stata rappresentativa del cambiamento climatico, annata dal caldo canicolare in estate con una maturazione delle uve molto rapida, e il pericolo di una dissociazione tra il livello di zucchero e la maturità aromatica. Fu, dunque, un esercizio di stile e si lavorò sulla selezione, scegliendo le uve dei terroir più freddi come Verzenay e Verzy, dove la maturazione delle uve è più lunga, le vendemmie un po’ più tardive e quindi si potette beneficiare di una buona maturità aromatica mantenendo la freschezza dei vini, senza avere aromi di frutta matura, ma un Pinot nero che esprimesse grande finezza e la mineralità della Champagne. L’assemblaggio è costituito dal 90% di Pinot Noir proveniente dai Grand Cru di Verzy, Verzenay, Ambonnay e Bouzy, nella Montagne de Reims e di Aÿ, nella Grande Vallée de la Marne, di cui il 13% di vino vinificato in rosso proveniente dal Clos Colin. Lo Chardonnay, che contribuisce per il 10% all’assemblaggio, apportando verticalità, proviene esclusivamente da due Grand Cru: Avize, Le Mesnil-sur-Oger nella Côte des Blancs. La fermentazione alcolica è avvenuta in acciaio con svolgimento della malolattica. Dopo un affinamento di sette anni sui lieviti il dégorgement è stato effettuato nel 2023 con un dosaggio di 6 g/l. Champagne per pochi appassionati, data la bassa produzione, La Grande Dame Rosé, è un vino profondo e delicato, dal colore di un ramato brillante. All’olfatto svela profumi fruttati di ciliegia nera, lampone, fragoline di bosco e ribes, seguono aromi agrumati scuri, un floreale di iris, sentori speziati di zafferano, tocco di erbe aromatiche, note tostate di nocciole, caffè e tabacco. Al palato è elegante, complesso, ben strutturato, con dei tannini presenti, che rafforzano la freschezza aromatica del vino, rivela uno sfondo minerale e un fantastico ritorno dell’agrume rosso nel finale che con la sapidità e una bella tensione lo rende un rosé esaltante.