RE MANFREDI 2015 TERRE DEGLI SVEVI

Sull’altopiano attorno al vulcano spento del Vulture, in Basilicata, da tempo immemorabile si coltiva l’Aglianico, conosciuto nell’antichità come Ellenico. Qui, Re Manfredi, figlio di Federico II, amava ritirarsi: proprio a lui, la cantina Terre degli Svevi dedica il suo pregiato Aglianico Re Manfredi, nato nel 1998 nel cuore della zona di produzione dell’Aglianico del Vulture DOC, a pochi chilometri da Venosa, cittadina illustre per aver dato i natali nel 65 a.C. al poeta latino Orazio. Per questa terra Federico II di Svevia ebbe particolare predilezione. A testimonianza dei suoi lunghi periodi di permanenza in loco, rimangono tutt’oggi stupendi castelli ancora perfettamente conservati.

Alla morte del padre, Re Manfredi divenne reggente dell’Italia Meridionale, nel 1258. Scomunicato da Papa Innocenzo IV, che fronteggiava la sua indipendenza politica, venne eletto Re di Sicilia a Palermo, regnando fino al 1266, anno in cui morì nella battaglia di Benevento. Dante parla di lui nella Divina Commedia, dove appare come una vittima del potere politico del Papa.

Il vulcano spento del Vulture domina l’altopiano, con i suoi 1300 metri di altezza. La sua lava si è mischiata con il suolo ricco di argilla, calcio, azoto e tufo, creando un terroir unico nel suo genere e nel panorama vitivinicolo del mediterraneo. La componente di origine vulcanica conferisce ai vini una particolare mineralità e sapidità. I grappoli destinati a diventare Aglianico del Vulture Re Manfredi vengono raccolti manualmente dalla metà di ottobre. Segue la fermentazione alcolica a temperatura controllata e la svinatura, quando  il mosto contiene ancora una leggera percentuale di zucchero (dal 5 al 10%). Il 40% della massa viene affinato in barrique francesi di Allier per 12 mesi, mentre il restante 60% in botte. Dopo il travaso, a fermentazione malolattica terminata, i vini affinano in botte per altri 6 mesi.

 

JAMES’ TASTING

RE MANFREDI 2015 TERRE DEGLI SVEVI

Aglianico del Vulture Doc

96/100

Colore rubino, profondo e intenso. Un naso aristocratico si apre in profumi ampi e complessi, con aromi fruttati di ciliegia, confettura di visciole, viole, spezie fini, sentori mentolati, humus, rabarbaro, note di erbe aromatiche e un finale boisé. Palato avvolgente ma di bella freschezza, con tannini vellutati ed eccezionale equilibrio. Lungo finale morbido e sapido, con sfumature di liquirizia e tabacco dolce, notevolmente persistenti.

 

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