SAUVIGNON QUATTRO LAGHI 2021 MONTI DELLE VIGNE

Non bisogna stupirsi se la città di Parma – a nord dell’Emilia-Romagna, in una posizione strategica per il centro e nord d’Italia – sia stata nominata nel 2015 Creative City of Gastronomy Unesco. E non deve nemmeno stupire che da questa piccola bomboniera – davvero ben curata dal primo cittadino – si riesca facilmente a raggiungere Monti delle Vigne, un’azienda  situata tra il Parco Fluviale del Taro e il Parco Naturale dei Boschi di Carrega, nelle vicinanze della Riserva Naturale di Monte Prinzera, una zona nobilitata da un microclima le cui virtù riempiono le pagine di storia da tempo: nel XIII secolo Frà Salimbene de Adam le descriveva nelle sue “Cronache medievali”, rinomate per l’arte della vinificazione. Ed è proprio in un panorama tutt’oggi incontaminato che Pietro Pizzarotti ha scelto come sua dimora nel 1963 acquistando Villa di Monticello, una tenuta di 100 ettari in cui c’è spazio per la vite e il desiderio di riportare in auge la produzione di vino. La passione verrà erediterà dal figlio Paolo, che a soli 19 anni – alla scomparsa improvvisa del padre – si trova davanti a un bivio: continuare o meno a concretizzare il sogno? Si avanza, gli ettari adibiti a vigneto nella Doc Colli di Parma dedicati a Barbera e Malvasia di Candia, da sette all’inizio degli anni duemila diventano 20. E nel 2009 sono 40 tra Malvasia, Chardonnay, Sauvignon, Merlot, Croatina, Lambrusco Maestri e Cabernet Franc. La cantina oggi produce vini biologici e punta a proporre un progetto enoturistico totale, una volta che sarà completato il resort e il ristorante gastronomico all’interno. I suoli, di matrice calcaereo-argillosa, danno vigore e finezza a vini di cui ne sono grandi interpreti il Nabucco e il Callas. Il primo è un rosso (90% Barbera e 10% Merlot) mentre il secondo è l’iconica Malvasia di Candia in purezza. A questi due autentici punti di riferimento della cantina si è aggiunta recentemente un Sauvignon Quattro Laghi.

 

James’ Tasting

Sauvignon Quattro Laghi 2021 Monti delle Vigne

Colli di Parma Doc

Si tratta di un’appassionata rappresentazione di quanto circonda il parco vigneti in cui nasce il primo bianco certificato bio dell’azienda. Quattro specchi d’acqua che riflettono la luce del sole a 230/300 metri s.l.m. sulle foglie. Vigneti esposti ad est, in terreni calcarei e argillosi. E il sorso convince molto, sebbene sia la sua prima uscita. Si ama il rischio e si accetta la sfida nel proporre un vino da bacca internazionale, che però giova di un insieme di elementi naturali che ne agevolano la lettura e l’interpretazione, sia da parte di chi produce che chi assaggia. Noti balsamiche e floreali si contendono lo spettro olfattivo, un intreccio appuntito di sensazioni iodate e di roccia bagnata palesano un importante base acida che solleva un sorso molto agrumato e composito, tra untuosità iniziale e un finale nettamente più teso e vegetale.

 

montedellevigne.it