SETTE 2019 TENUTA SETTE PONTI

Si ritiene che le Vigne siano vasti templi dove si mescolano sacro e profano e sin dall’antichità, trovano dimora appena fuori dai monasteri, dalle abbazie e vicino ai villaggi, per meglio custodirle e curarle, quali simboli di ricchezza e sapienza. L’uomo le ha sempre dedicato amorevoli attenzioni, ed è sempre stato ricompensato con un prodotto così complesso e “filosofico” quale è il vino, in grado di mettere in comunicazione mondi diversi dove le fantasie possono spaziare. La sacralità è in quel sentimento che si sprigiona nel cuore di ogni vero vignaiolo, quando entra nella sua vigna e lì accarezza le viti e i grappoli d’uva. A Tenuta Sette Ponti ritengono questa una grande verità e che un magico mistero vi si compia, dalla potatura, alla vendemmia. Un mistero millenario che si rinnova nel terroir dove nasce Sette, un vino prodotto con uve Merlot in purezza, provenienti da sette differenti vigneti, creato dalla mente vulcanica e visionaria di Antonio Moretti, incoraggiato dai figli Amedeo ed Alberto. Hanno iniziato ad analizzare con cura ogni terreno delle vigne di Merlot e ne hanno catturato le caratteristiche pedoclimatiche e le qualità organolettiche di ogni singola parcella, che portate in cantina si trasformeranno nei sette vini diversi di Merlot vinificati in purezza, il cui assemblaggio darà vita a Sette. Così, Cipressi con le sue uve esprime eleganza, finezza olfattiva, tensione  e una trama tannica più fine con tannini dolci; Salvareccio I esprime equilibrio, complessità e dolcezza; Salvareccio II dona intensità aromatica e freschezza; Poggio Sinistro svela concentrazione, maturità, densità e dolcezza; Sorbaccio  ha ricchezza aromatica, volume e dolcezza; Nocetta I significa potenza, complessità, profondità, e una trama tannica più fitta; Nocetta II regala freschezza, fluidità, verticalità e sapidità.

Le sette vigne si trovano su un antico fondale lacustre, dove giaceva un antico lago Pliocenico e oggi vengono coltivate in maniera biologica su un terroir ricco di argille, limi, sabbie quarzifere e minerali, ottenendo uve dalla grande struttura gustativa. Il Merlot, l’uva amata golosamente dai merli che dal francese merle prende il nome, è uno dei vitigni più coltivati al mondo ed ha una straordinaria capacità di interpretare la zona in cui ha immerso le radici risultando un vino snello ed elegante. La migliore selezione delle uve in vendemmia rappresenta la prima fase di ricerca della qualità assoluta di cui Tenuta Sette Ponti ha fatto una filosofia di produzione dei suoi vini. Antonio Moretti esprime così l’amore per le sue vigne: “noi amiamo l’alchimia segreta della terra e ne curiamo l’intimità più recondita, la sua natura fatta di miliardi di microrganismi e di entità viventi, che le danno fertilità e struttura. Le nostre viti di Merlot – tutte allevate a cordone speronato – risultano, così, vigorose, prive di malattie, con uve turgide, morbide di buccia, dure di polpa, gonfie di intensi sapori e di poliedrici aromi, da portare in cantina”.

In vigna usano nutrimenti, come il letame stagionato di bovino ed equino, rigorosamente biologici. Applicano, i tradizionali sovesci di favino, leguminose ed altro. Ogni vigna viene monitorata da centraline sofisticate per controllare lo stato di salute delle viti. Analizzano costantemente il terreno, in modo che mantenga il suo prezioso equilibrio, l’impatto ambientale è minimo e curano l’inerbimento tra le vigne, in modo che difendano il terreno, la sua umidità, e lo nutrano. Ogni lavorazione è manuale, riducendo al minimo l’impiego di mezzi meccanici. Lo sfalcio viene usato come ulteriore pacciamatura, in modo da restituire al terreno gli elementi trasformati dalle piante, e lasciato a terra, crea una lenta rigenerazione di micro e macroelementi indispensabili alla salubrità delle viti e del Terroir, donando nuova e crescente fertilità.

Le uve vengono raccolte manualmente nella prima metà di settembre e dopo un’attenta cernita, con la scelta chicco per chicco, la fermentazione spontanea, avviene in contenitori di acciaio inox per una durata tra i 21 e i 28 giorni. La maturazione dei vini di ogni singola vigna avviene separatamente, per circa un anno, in barrique nuove di rovere francese di Allier, con svolgimento della malolattica e successivamente avviene la fase di taglio e assemblaggio e i vini. Vengono fatti affinare, per un altro anno, in barrique idonee. Prima dell’imbottigliamento Sette viene fatto riposare per qualche mese, in speciali vasche di cemento, per stabilizzare ulteriormente la sua struttura. Dalla vendemmia all’uscita sul mercato passano diversi anni, un tempo alchemico lungo e controllato, durante il quale i diversi Merlot riescono ad esprimere tutta la loro potenza e ricchezza polifenolica e la giusta maturità dei tannini, arrotondando ogni spigolosità. Per creare un grande vino da collezione non bisogna badare al tempo e alle cure, che gli vengono dedicate. Così nasce Sette, un omaggio ai grandi Merlot vinificati in purezza.

 

James’ Tasting

Sette 2019 Tenuta Sette Ponti

Un grande vino dal colore rubino profondo, intenso, elegante ed ampio, evoca profumi di amarena, frutti di bosco sino alla confettura, note speziate dolci di cannella, bouquet floreale di garofani, sfumature eteree di cacao e tabacco da pipa, china e sentori di grafite. Al palato è morbido, di notevole struttura, con un’acidità equilibrata, una fitta e setosa trama tannica, molto avvolgente, con un finale sapido di incredibile e lunga persistenza, che scatena una poliedricità di sfumature ed armonie.

 

 

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