BAGLIO DI PIANETTO, FUTURO E NUOVE PROSPETTIVE
Si apre un nuovo capitolo per Baglio di Pianetto, l’azienda, fondata nel 1997 da Florence e Paolo Marzotto a Santa Cristina Gela, oggi guidata dalla terza generazione della famiglia, rappresentata da Grégoire Desforges.
Valori aziendali radicati, vigne d’altura particolarmente vocate e un vino capace di tradurre il terroir in tutte le sue sfaccettature, incontrano una nuova visione incentrata sulla valorizzazione di un territorio che racchiude in se stesso specificità geologiche e culturali uniche nel proprio genere.
Siamo in provincia di Palermo, ma a 700 metri sopra il livello del mare: qui si genera una combinazione di microclimi che rende questi luoghi particolarmente vocati alla viticoltura. La zona di Pianetto e l’anfiteatro montuoso che abbraccia il comprensorio di Santa Cristina Gela e Piana degli Albanesi, formano un vero e proprio mosaico naturale che gode di diverse esposizioni. La lontananza dalla costa e l’altitudine elevata preservano dall’ossidazione le componenti polifenoliche di ciascun profilo varietale, grazie ad un’elevata escursione termica notte/giorno. L’attenta selezione delle parcelle per varietà produttiva, l’esposizione al sole e la componente geologica, permettono inoltre di ottenere una vinificazione calibrata sulle caratteristiche di singoli uvaggi e terreni, preservando l’identità di ogni profilo aromatico.
É del 2024, figlia della nuova visione aziendale, la scelta di concentrare la superficie vitata di Baglio di Pianetto nelle sole aree di Contrada Pianetto e Piana degli Albanesi, ampliando le proprietà con nuove parcelle situate fino a 900 metri di altitudine, dando vita ad un nuovo concetto di vino d’altura.
Accanto alla specificità geologica del territorio, vive un forte senso di responsabilità verso la comunità locale e la sua storia. “È qui che, verso la fine del 1400, si è instaurata la più florida cultura arbëresh di Sicilia, patrimonio immateriale dell’umanità dell’UNESCO; questi monti sopra Palermo e il lago che vi è incastonato, sono stati protagonisti della storia risorgimentale d’Italia e dell’isola” commenta Grégoire Desforges, che vive questo come il suo locus amoenus, culla di un sogno familiare di cui oggi ha scelto di raccogliere il testimone. Classe 1989, nato a Parigi e laureato in economia, ha al suo attivo diverse esperienze in consulenza strategica e una straordinaria sensibilità per culture e territori, che lo hanno portato in 74 paesi nel mondo. È proprio questa, insieme all’heritage familiare, che lo pone alla guida della tenuta voluta dai suoi nonni 27 anni fa.
L’unicità del territorio di Contrada Pianetto e l’anfiteatro montuoso che lo abbraccia animano la convinzione della nuova guida che Baglio di Pianetto possa diventare l’interprete più autentico di un luogo ancora poco esplorato, sia dal punto di vista culturale che vitivinicolo.
A condividere e concretizzare la visione contemporanea e rinnovata di Baglio di Pianetto, Dante Bonacina, amministratore delegato dal 2023, e Graziana Grassini, tra le prime enologhe affermate d’Italia e già interprete di vere e proprie icone del vino italiano nel mondo. “Il nuovo approccio di Baglio di Pianetto si fonda sul valore, piuttosto che sul volume, della produzione” commenta Dante Bonacina che, insieme a Grégoire, è attento alle sensibilità delle nuove generazioni di wine lovers e deciso a realizzare un progetto distintivo basato su responsabilità, etica e integrità, da sempre parole chiave della realtà di Baglio. “Conosciamo le sfide che il mondo del vino sta attualmente vivendo e siamo determinati ad affrontarle con strategie flessibili e sostenibili, mettendo al centro Contrada Pianetto, intesa come territorio e come comunità”, aggiunge Desforges.
La consapevolezza dell’impatto significativo che le persone hanno come fonte chiave di differenziazione competitiva e di crescita è un grande tema per Baglio di Pianetto, che si prefigge di diventare fonte di crescita economica concreta per il territorio in cui è insediato: essere presenti per le persone che lavorano nelle vigne, in cantina e nella comunità in cui Baglio di Pianetto opera, è il senso più profondo del concetto di integrità: mantenere le promesse e agire sempre secondo i valori che contraddistinguono l’azienda.
Mantenendo i valori irrinunciabili che guidano l’azienda dal 1997 come la conduzione agronomica interna su un’ampia superficie vitata di proprietà, l’approccio vitivinicolo che segue il protocollo biologico certificato e l’utilizzo di tecnologie avanzate in cantina per vini più salubri e longevi, nonché la vicinanza a Palermo cioè ad una delle città di interesse turistico italiano ed internazionale più importanti dell’isola, la nuova Baglio di Pianetto incarnerà la Sicilia tradizionale che si rinnova, spinta da passione, ricerca e conservazione ambientale.
Nella strategia di riposizionamento, che vede al centro un vino di alta qualità, si inserisce la collaborazione con Graziana Grassini, che con la sua preziosa e fine competenza, condividerà, con il team di Baglio di Pianetto, le scelte agronomiche ed il miglior approccio enologico per esaltare e nobilitare le peculiarità dei singoli vitigni nell’interazione con il suolo e le particolari condizioni climatiche. 106 ettari vitati, una varietà di terreni che si presta alla produzione di tutte le linee in purezza: quelli più leggeri per il Nero d’Avola, il Frappato e il Syrah d’Altura, quelli più argillosi per esprimere al meglio i vitigni bianchi di Insolia, Catarratto, Viognier e Grillo.
Dall’attenta ricerca e selezione parcellare nascono invece i ViaFrancia, vini che traducono il territorio in tutte le sue specificità: dedicati all’omonima via dove è situata la cantina di Baglio di Pianetto, questi vini saranno espressione profonda dell’identità di questa microzona e della sua vocazione. Il metodo di lavorazione caratterizza la cultura vitivinicola di Baglio fin dalla sua fondazione: le uve, raccolte in cassetta, vengono lavorate a mano e in totale assenza di azioni meccaniche, nel pieno rispetto dell’integrità del frutto.
Preservare la biodiversità del terroir di proprietà è da sempre l’obiettivo primario della filosofia della tenuta, trasferendo unicità e autenticità direttamente in bottiglia. L’intera produzione è condotta a regime biologico certificato, adottando accorgimenti che rispettano, in ogni passaggio, le risorse naturali.
Grazie al costante studio del territorio, che si prepone di assecondare le tendenze evolutive del terreno e di conservarne le condizioni naturali, Baglio di Pianetto è pioniere della produzione biologica sostenibile, dalla vite alla cantina, fin dalla sua fondazione.
Partendo dal presupposto che il vino nasce e si sviluppa innanzitutto in vigna, i viticoltori selezionano solo le cultivar più vocate per ogni area di produzione, così che per ogni annata si ottengano le uve migliori, ritrovando in bottiglia grande espressività ed eleganza. Consapevole di quanto sia essenziale trattare le viti con cura e dedizione, Baglio di Pianetto non si sottrae alle avanguardie tecnologiche che permettono una gestione responsabile del terreno e delle risorse idriche, influendo positivamente sui terroir come sull’ambiente circostante in termini di impronta geologica.
La visione sostenibile di Baglio di Pianetto si ritrova anche nella cantina, sviluppata in verticale: sfruttando la geotermia, per una termoregolazione naturale della parte esterna e della barricaia interrata, si riduce drasticamente l’uso delle pompe per la movimentazione dei mosti e dei vini. L’impianto di moduli fotovoltaici avanzati garantisce, inoltre, l’indipendenza energetica della cantina al 70%. Dal 2011, il regime biologico e gli accorgimenti per diminuire le azioni meccaniche dell’attività di Baglio di Pianetto hanno permesso di abbattere 3.249.420 kg di CO2, con una media di 249.956 kg annui.
bagliodipianetto.it
Cover: Grégoire Desforges e Graziana Grassini