IYO EXPERIENCE, RESTYLING TOTALE E TEMPORARY RESTAURANT

Il 31 dicembre 2023 finisce un’era ma ne comincerà subito un’altra. Finisce il capitolo 2.0 della storia di IYO Experience e della cucina giapponese a Milano. Il primo e unico ristorante di cucina internazionale premiato con una Stella Michelin in Italia, dal lontano 2015, chiude e riaprirà a maggio dopo un imponente restyling e nel mentre si trasferisce in un temporary restaurant in piazza Alvar Aalto, quartiere Porta Nuova.

Il cenone di Capodanno sarà l’ultimo servizio di IYO Experience come lo abbiamo conosciuto sino ad oggi. Il ristorante di via Piero della Francesca a Milano saluterà con uno speciale menù degustazione e un brindisi al nuovo anno, un nuovo capitolo della sua storia. È il 2007 quando un giovanissimo Claudio Liu apre l’allora IYO Sushi Fusion Experience, raddoppiato nella metratura nel 2011 e poi completamente ripensato nel 2016, l’anno del profondo restyling: il ristorante si smarca dall’allure etnica e fusion delle origini e assume connotati sempre più contemporanei, segnando un altro traguardo mai raggiunto per un ristorante di cucina fino ad allora derubricata come etnica. Il 2024 è l’anno per un nuovo passo in avanti, di maturità, di affermazione di un nuovo standard, di ricerca gastronomica e di sala, che troverà in ogni dettaglio una nuova connotazione architettonico-decorativa. Gli spazi della sala verranno ampliati, ma soprattutto verranno creati due laboratori, uno per la lavorazione del pesce e uno di pasticceria, una nuova cucina più ampia, aree che non erano presenti nel precedente locale, come due sale private rispettivamente da 24 e 10 posti.

Claudio Liu

Il progetto è stato curato dall’architetto Maurizio Lai, già firma di Aalto e di IYO Omakase, grande interprete della ristorazione giapponese in Italia. “Sarà un locale all’avanguardia dal punto di vista tecnologico e degli impianti, tutti al massimo livello di efficienza energetica. Ma soprattutto sarà accogliente, inclusivo, un salotto dominato dai materiali naturali e in cui vogliamo abbattere la distanza fra sala e cucina”, spiega il fondatore Claudio Liu, dopo un lavoro di progettazione durato due anni.

Nessun timore però, IYO Experience non lascia orfani i propri clienti e si trasferisce, temporaneamente, in piazza Alvar Aalto, quartiere Porta Nuova, proprio davanti agli altri due ristoranti del gruppo, IYO Omakase e Aalto. Qui gli ospiti affezionati di IYO Experience ritroveranno l’accoglienza di Ilaria Hu, il servizio di Erik Culzoni e i pairing di Danilo Tacconi: 70 posti a sedere, in cui “si respirerà lo spirito di IYO”, rassicura Claudio Liu “e si ritroveranno alcuni elementi storici del locale”.

IYO, progetto temporary restaurant

Il menù, sempre nelle mani dell’executive chef Katsumi Soga e del pastry chef Luca De Santi proporrà un’ampia selezione dei migliori piatti storici e stagionali del ristorante, più qualche nuova proposta, studiata appositamente per il locale. Grande continuità della cucina quindi, che “traslocherà”, semplicemente, a pochi chilometri da quella originaria. A livello di interior design invece, il locale – che prende il posto momentaneamente degli spazi di un ex ristorante thailandese – vuole essere un primo passo avanti, in una transizione verso quello che sarà il nuovo IYO Experience. Il progetto del temporary restaurant è stato affidato infatti sempre all’architetto Maurizio Lai e segnerà un traitd’union fra ieri, oggi e domani di IYO, e della ristorazione giapponese in Italia.

Nel 2007 a soli 24 anni Claudio Liu aveva aperto il ristorante IYO, un locale bellissimo, dal design contemporaneo. “L’avevo definito un ristorante da 10 secondi, perché le persone si fermavano a guardarlo e rimanevano incantate al semaforo finché non suonavano il clacson”. Da gennaio in via Piero della Francesca le serrande saranno abbassate, e dietro si lavorerà ad una nuova, piccola, rivoluzione. Bisognerà aspettare qualche mese, ma Lai e Liu sono pronti a far suonare, ancora una volta, i clacson.

 

 

iyo-experience.com