THOMAS WALTHER AL MASI-LAC DI LUGANO

La collezione Thomas Walther del Museum of Modern Art di New York arriverà, per la prima volta, anche in Europa. La mostra, che raccoglie una selezione di oltre duecento capolavori della fotografia della prima metà del XX secolo, è visitabile dal 25 di aprile al MASI – Museo d’Arte della Svizzera Italiana di Lugano.

Tra il 1977 e il 1997 il collezionista Thomas Walther ha raccolto le migliori stampe d’epoca ancora esistenti dei più importanti esponenti dei movimenti modernisti, così come una  selezione di immagini di professionisti meno conosciuti ma attivi prima della seconda guerra mondiale, riunendole in una collezione unica al mondo che il MoMA ha potuto acquisire nel 2001 e nel 2017.

John Guttmann, Class (dettaglio)

Le opere, scattate in città, in campagna, in studio, oppure realizzate per le esposizioni storicamente più significative o per pubblicazioni d’avanguardia, hanno un unico comune denominatore: le radicali innovazioni con le quali i fotografi del tempo hanno definito le proprie visioni moderniste.

Accanto a immagini iconiche di fotografi americani come Alfred Stieglitz, Edward Steichen, Paul Strand, Walker Evans o Edward Weston ed europei come Karl Blossfeldt, Brassaï, Henri Cartier-Bresson, André Kertész e August Sander, la Collezione Walther valorizza in particolare il ruolo centrale delle donne nella prima fotografia moderna con opere di Berenice Abbott, Marianne Breslauer, Claude Cahun, Lore Feininger, Florence Henri, Irene Hoffmann, Lotte Jacobi, Lee Miller, Tina Modotti, Germaine Krull, Lucia Moholy e molte altre.

Kate Steinitz, Backstroke 

L’esposizione presenta anche capolavori della fotografia del movimento Bauhaus (El Lissitzky, Lucia Moholy, László Moholy-Nagy), del costruttivismo (Aleksandr Rodchenko, El Lissitzky), del surrealismo (Man Ray, Maurice Tabard, Raoul Ubac) e più di cento opere di altri rappresentanti delle avanguardie fotografiche, evidenziando come la fotografia abbia conquistato la propria posizione centrale nel campo delle arti visive.

La mostra rivela come i fotografi attivi in questo periodo storico, grazie alla loro esuberante creatività e alle radicali sperimentazioni, abbiano superato di volta in volta i limiti delle capacità espressive della fotografia, rendendola il mezzo espressivo più importante nell’ambito delle arti visive della nostra epoca.

Albert Renger Patzsch, Pitmen’s houses in Essen

Il catalogo, edito da Silvana Editoriale, include un saggio critico di Sarah Hermanson Meister, Curatrice del Dipartimento di Fotografia del The Museum of Modern Art, New York, nonché brevi introduzioni alle sezioni della mostra e riproduzioni delle opere presentate. La pubblicazione è disponibile sia in inglese che italiano.

Un’esposizione assolutamente da non perdere, visitabile fino al 1 agosto 2021.

 

masilugano.ch

 

Cover: Maurice Tabard, Untitled – autoritratto con Roger Parry – (dettaglio)