DON CARLOS, IL NUOVO STILE DELLA TRADIZIONE

Con un nuovo tocco vibrante e raffinato, il ristorante Don Carlos si conferma un salotto aristocratico, dove le ombre e le luci danzano in perfetta armonia con le porcellane e gli argenti, creando un’atmosfera da sogno in cui arte, musica e gastronomia si fondono in un ambiente perfetto.

Un tuffo nel passato. Questo storico ristorante milanese si fa custode di storie e sapori dell’Ottocento, accogliendo gli ospiti in un viaggio in un luogo “segreto” tra mondi ed epoche diverse. Sotto la guida dello chef Francesco Potenza, che a partire dallo stile appreso alla scuola di Gennaro Esposito crea un’identità elegante e complessa, per cui il menù si arricchisce di dettagli che raccontano la tradizione meneghina, con piatti inconfondibili come la quaglia, la sogliola alla mugnaia e le tartare di carne.

L’ambiente, nei toni del verde bosco e del rosso intenso, evoca un’epoca senza tempo, con candelabri d’argento e bozzetti di opere teatrali e liriche che richiamano il forte legame con il Teatro alla Scala. Il menù si presenta in atti per una vera e propria “opera culinaria” che elimina la tradizionale sequenza di antipasti, primi e secondi per lasciare spazio ad una nuova narrazione.

Vero protagonista è il servizio in sala, che prevede la finitura di molti piatti al tavolo come accade per il Pithivier e per il Casoncello, servito in due atti, per un divertimento garantito. Un omaggio speciale al grande tenore Caruso (che soggiornò molte volte al Grand Hotel) è rappresentato dallo Spaghetto Meatball, servito con un’iconica forchetta dai lembi larghi, creata appositamente per il maestro Enrico Caruso in quanto amava raccogliere più spaghetti in una sola forchettata, e mantecato direttamente al tavolo per un’esperienza gastronomica dal gusto autentico.

Una vera unicità è rappresentata anche dal menu Dedica al Maestro, un vero e proprio omaggio a Giuseppe Verdi e al teatro d’opera, che si conclude con un rituale: quello dell’assenzio. La lenta diluizione del distillato con acqua ghiacciata, proveniente da una spettacolare cascata di ghiaccio, provoca l’effetto louch, consentendo così, tra fumi e aromi, di vivere un momento particolare al di là del tempo e dello spazio.

Per concludere in dolcezza è immancabile l’esperienza del cioccolato con le prelibatezze Domori da scegliere direttamente dal carrello perdendosi tra sentori di cacao, vaniglia, cannella, gianduia, agrumi e tanto altro. Anche la cantina del Don Carlos è un angolo romantico che cela tesori ed eccellenze enologiche: sono oltre 400 le etichette italiane e internazionali selezionate dal maître e sommelier Davide De Benedetto. Una cantina storica unica: l’ambiente è ricavato tra le rovine di un antico muro romano risalente al 250 d.C., ben visibile dalle scale che collegano il ristorante ai suoi vini. Questi resti risalgono all’epoca dell’Imperatore romano Massimiano, che proprio dove oggi sorge il ristorante fece erigere un muro a protezione della città di Milano. Una vera oasi per gli amanti del vino, con possibilità di riservare degustazioni private in un contesto esclusivo e ricco di storia.

 

 

ristorantedoncarlos.it