THE MAYBOURNE RIVIERA, LUSSO A PICCO SUL MARE

La Costa Azzurra assomiglia a una preziosa collana di perle lunga circa 120 km: Mentone, Nizza, Cannes, Antibes, Saint-Tropez, Eze, Vence e così via fino a Tolone. Panorami mozzafiato, località blasonate, borghi antichi – sono tutti i luoghi affascinanti che hanno ispirato molti artisti come Matisse, Picasso, Shagall o Van Gogh. Tra queste perle c’è né una in particolare, più unica che rara: il Principato di Monaco, uno dei paesi più piccoli e più ricchi al mondo, conosciuto per il Jet Set internazionale, il lusso sfrenato e, ça va sans dire, il Gran Premio di Montecarlo. Il posto migliore per ammirare questi 2 km² di glamour è un altro luogo unico nel suo genere: The Maybourne Riviera, hotel 5 stelle lusso incastonato sul promontorio di Roquebrune-Cap-Martin, a strapiombo sul mare, con un panorama a 180° sulla Costa Azzurra, e in particolare, su Montecarlo.

The Maybourne Riviera, degno successore del Vista Palace, è stato inaugurato nell’estate del 2021 con le sue 45 camere, di cui quattro ricavate dalla roccia, e 24 suite, tutte con la vista mozzafiato sul Mediterraneo. Maybourne fa parte dello stesso gruppo di hotel di lusso sparsi tra Londra, Los Angeles e Sud della Francia. Architettura di avanguardia, arte, posizione straordinaria e servizi esclusivi lo hanno posizionato al 26esimo al mondo nel premio The World’s 50 Best Hotels.

Per creare questo capolavoro d’accoglienza, Michelle Wu, consulente del gruppo Maybourne, ha fatto lavorare al progetto i migliori architetti e designers dalla fama internazionale come lo studio di architettura di Bryan O’Sullivan, quello di André Fu, lo studio londinese Rigby & Rigby e il designer franco-argentino Marcelo Joulia. L’hotel è stato progettato da Jean-Michel Wilmotte, architetto e designer francese, la spa dal designer André Fu. I progettisti Pierre Yovanovitch e lo studio BOS si sono ispirati all’architettura del cabanon di Le Corbusier e alle tradizioni locali.

Per questo mobili, ceramiche, sculture e altre opere d’arte sono creati su misura e provengono da artigiani e artisti locali. Forte dell’esperienza della progettazione degli yacht, lo studio londinese di architettura Rigby & Rigby si è occupato delle camere e delle suites, creando l’effetto della vista ininterrotta tra gli interni e il mare grazie all’uso sapiente dei materiali, dei colori e delle opere d’arte.  Anche nei giardini terrazzati del Maybourne la natura mediterranea regna sovrana. Ulivi, melograni, mandorli e gli alberi di agrumi incantonò la vista e inebriano l’aria.

The Maybourne Riviera ospita tre ristoranti tra cui lo stellato Ceto e il Riviera Restaurant, entrambi curati dallo chef italo-argentino Mauro Colagreco. E se il primo ristorante, ispirato alla Costellazione della Balena, è il tempio dedicato alla cucina di pesce e alla pesca sostenibile e stagionale, il secondo offre l’interpretazione contemporanea delle specialità mediterranee, liguri e provenzali. Ampie vetrate e l’arredamento nelle sfumature di bianco e d’azzurro fanno sentire di essere sospesi tra cielo e mare a circa 300 m di altezza, e il blu del Mediterraneo fa sognare un’estate infinita tra gli uliveti, gli alberi di limoni e le distese celesti.

Il servizio ininterrotto dalla mattina alla sera rende il Riviera un ristorante molto frequentato sia dagli ospiti dell’hotel sia dai clienti esterni. La bontà della cucina mediterranea viene esaltata dai colori accesi, dai sapiente uso degli aromi e dai prodotti locali che arrivano dalla costa tra Genova e Saint Tropez. Inoltre il tocco dello chef Colagreco rende ogni piatto un piccolo capolavoro di leggerezza carica di sapore. La semplicità del Carpaccio di gamberi rossi e la vinaigrette agli agrumi è solo apparente: i piccoli dettagli come una cialda con le erbe aromatiche o le fettine di un mandarino cinese arrostito arricchiscono il piatto, donando ad ogni boccone un po’ di Mediterraneo. Insolita è l’interpretazione di un classico italiano, dove i Fiori di zucca vengono farciti con scampi e serviti con basilico, limoni confit, olio ai crostacei e bisque vaporosa; il piatto così diventa fresco, leggero, elegante e decisamente estivo.

Anche il Filetto di spigola viene trattato diversamente. Arrostito dalla parte della pelle, nel piatto si ritrova con zucchine trombetta, cozze, mandorle fresche e brodo speziato di pomodoro, montato anche esso in una salsa effimera, piena di bollicine. Il Filetto di manzo invece è minimal chic. Fingerli croccanti qua e là e la riduzione di una salsa al vino rosso lo rendono sobrio ed essenziale. Uno dei dessert è Tarte au citron, un signature dish by Colagreco: una cupola di meringa brûlée che nasconde la crema al limone, il limone candito e il gelato di formaggio fresco. Altrimenti una bella selezione di formaggi serviti con diversi tipi di frutta secca è un’ottima soluzione per chi non ama i dolci, ma vuole restare nella tradizione francese.

Inutile dire quanto sia perfetto il servizio, veloce, silenzioso e competente; la carta di vini non è particolarmente ampia ma contiene le migliori etichette francesi, alcune “chicche” italiane, molti Champagne e bottiglie formato Magnum e Jéroboam. La vista, specie se si tratta della sera, cambia con il passare delle ore: la luce del giorno pian pianino diventa il crepuscolo che si colora di rosa del tramonto per diventare una notte piena di stelle e di luci della Riviera.

 

 

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