STRADA FERRATA, DISTILLERIA ALL’ITALIANA

L’associazione d’idee può essere un limite e giocare brutti scherzi. A volte vanifica l’elasticità della mente, confinandone i pensieri verso istintive similitudini; se per esempio si pensa alla Brianza, facilmente si è portati a vivere questa zona del nord Italia come alla patria di mobili e mobilifici. Ma si sa che il nostro paese lavora, crea ed è fucina di idee; spesso sono proprio queste ultime che diventano start up con la speranza di essere solide, destinate quindi a diventare realtà dalle importanti fondamenta, a patto di creare qualcosa di nuovo, che fino ad allora proprio non c’era. Ed è quello che hanno fatto a Seregno, più o meno a metà strada tra Milano e Como, Agostino Arioli e Benedetto Cannatelli aprendo, lo scorso anno, Strada Ferrata, un’originale distilleria italiana; a loro si aggiunge Marco Giannasso, il loro master distiller.

Da sinistra: Benedetto Cannatelli, Marco Giannasso, Agostino Arioli

Le radici dell’azienda, che ospita al suo interno anche la barricaia e una tasting room, vanno ricercate nel mondo della birra artigianale, in origine core business dei due soci fondatori, coraggiosi visionari utopici ma, allo stesso tempo con i piedi ben saldi per terra per strategie ben chiare. Sono ricerca, innovazione e attenzione alle materie prime partendo, appunto, dalla birra e dalla profonda conoscenza ed esperienza di lieviti, malti e fermentazioni: questi i plus e i desiderata della distilleria caratterizzata, in virtù di un coraggio decisamente pionieristico, da una forte creatività produttiva che porta i nostri alla distillazione di un fermentato di cereali cioè, in sintesi, una birra non luppolata. Ed ecco che, da questa base comune, vengono creati due prodotti distinti e nuovi, le sei versioni di New Make, definito dal management stesso “nuovo distillato urbano” e il “whisky che verrà” (nel 2024…).

Per entrambe le linee orzi, cereali, maltati e lieviti di grande qualità e un approccio creativo, quindi di gusto, del tutto nuovo, di carattere e fortemente “all’italiana” per un profilo organolettico profondamente identitario; è riscrivere le regole, sparigliare antiche carte e aprirsi a un approccio inedito della distillazione. New Make è un distillato, puro o aromatizzato, dalle alte potenzialità gustative, evidenziando carattere e gusto di cereali, lieviti e ingredienti speciali.

Sei le sue versioni: Originale, il New Make così com’è, Torbato, con malti essiccati al fumo di torba, Füm, con malti affumicati e impreziosito dalla infusione di stecche di essenze italiane tostate, Capparis, ai capperi di Pantelleria, Cascadian, ai luppoli profumati e Lavante, alle spezie mediterranee. Tutti, potenzialmente, fonti d’ispirazione per barman creativi.

Il prossimo 2024, poi, vedrà il primo whisky creato da Strada Ferrata (l’inizio produttivo è datato 11 febbraio di quest’anno): un distillato di cereali con DNA, per naso e palato, del tutto italiano, invecchiato in botte per almeno tre anni, con caratteristiche gustative delle materie prime armonizzate con la complessità di aromi portati dal legno e dal tempo.

 

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