TORINO COCKTAIL FESTIVAL: RHUM J.M PRESENTA EDDEN

J.M, la piccola rhumeria agricola a nord dell’isola della Martinica, dopo Parigi approda a Torino per presentare il progetto EDDEN. Il lancio di questo progetto si inserisce nella settimana dell’Eurovision Song Contest all’interno di un circuito di eventi dedicati alla Mixology. La scelta del Green Pea è stata quasi obbligata essendo il primo Retail Park al mondo dedicato al tema del Rispetto e della Sostenibilità, “un luogo dove i prodotti, creati in armonia con la terra, l’aria, l’acqua e le persone, non sono un dovere ma diventano un piacere”. Rhum J.M con il progetto EDDEN esprime il proprio impegno nel preservare l’eccezionalità della propria produzione.

Luca Picchi, tra i più noti barman italiani, durante la presentazione a Torino

Da quasi due secoli, dai campi di canna da zucchero alla distilleria, ogni membro del team J.M ha a cuore l’unicità della biodiversità e il know how d’eccellenza di quello che è stato battezzato appunto come il giardino dell’EDDEN. Un sito produttivo protetto dalla Montagna Pelée, valorizzato dalla presenza di un sottosuolo vulcanico.

Grégoire Gueden

EDDEN è “l’impegno per lo sviluppo sostenibile dei nostri ecosistemi e della nostra natura avviato dalla distilleria J.M che fa parte di un lungo processo di investimento avviato quasi 10 anni fa. Non quindi un asset di comunicazione del brand Rhum J.M ma una guida alle scelte agricole e industriali per preservare l’ambiente e la distilleria. Quando si vive e si produce rhum in una piccola isola paradisiaca dei Caraibi, un granello di sabbia tropicale di 1100Km2 sperduto in mezzo all’Oceano Atlantico, bisogna rispettare e preservare l’ambiente circostante. È una questione di buon senso e di responsabilità individuale e collettiva. Colgo l’occasione per ringraziare la famiglia HAYOT, proprietaria di questa eccezionale distilleria, per aver sistematicamente accettato che si attuassero le scelte di investimento più costoseessendo le più virtuose dal punto di vista ambientale” ha dichiarato Grégoire Gueden, Direttore del brand Rhum J.M, durante la presentazione del progetto a Torino.

 

EDDEN: IL MANIFESTO

Ogni amante del rhum si pone la stessa domanda: “Come si produce un rhum eccezionale?”. Ovviamente in un angolo di paradiso: una giungla nascosta ai piedi della Montagna Pelée, uno scrigno vulcanico dalla flora tropicale che preserviamo gelosamente, per trasmetterlo ai posteri. È possibile innovando costantemente e coltivando uno sviluppo sostenibile che permetta di perpetuare le tradizioni. Questi i segreti e la volontà di questa storica distilleria. In questa ricca terra sferzata dagli alisei e dalle piogge tropicali, si coltiva probabilmente la migliore canna da zucchero del mondo, per questo motivo l’attenzione alla salute del suolo, attraverso la rotazione delle colture e il maggese, deve essere estrema.

La distilleria giova di un un’economia circolare, gli scarti della canna da zucchero alimentano la caldaia eco-efficiente generando elettricità per l’isola. Preservando la cultura e il know-how produttivo si compie con efficacia il passaggio di consegna, atto alla trasmissione alle nuove generazioni dell’expertise produttiva J.M, che ha come obiettivo la salvaguardia dell’autenticità. È grazie alla tutela della propria identità, che J.M continuerà ad offrire Rhum ancora più eccezionali. Eccezionali, perché responsabili. Rhum al confine dall’essere moderni e tradizionali.

I punti chiave di Edden sono un approccio globale alla conservazione; una coltivazione per proteggere la Terra; 25% degli investimenti agricoli J.M dedicato alla ricerca di una produzione più sostenibile (l’80% degli appezzamenti è certificato HVE 3); produrre in un’economia circolare per ridurre al minimo l’impatto ambientale; 100% dei co-prodotti riciclati; coinvolgere uomini e donne nella comprensione e acquisizione di quei dettami necessari al raggiungimento dell’eccellenza. Il tutto grazie alla formazione, che nel 2021, è stata pari a 791 ore. Per tutti e 35 i dipendenti J.M, oltre a suoli vivi per un rhum sostenibile.

 

LA FILOSOFIA J.M

Ascoltare la terra per sublimare la materia prima. Per conservare le sostanze nutritive, la ricchezza naturale della terra deve essere protetta e difesa. La Maison Rhum J.M crede che la maggior parte del lavoro agricolo non si svolga in superficie ma sottoterra, grazie a macchinari e capacità. Affinché il suolo continui a produrre una canna da zucchero di alta qualità, viene lavorato con rispetto e accortezza mediante un’aratura leggera per non danneggiarlo, una rotazione delle coltivazioni di banane e canna da zucchero e la costante presenza di maggese per rigenerarlo, a cui si aggiungono delle leguminose, che fissano l’azoto e agevolano la crescita della canna. Per conservare la ricchezza del terreno, la ricetta è identica a quella richiesta per produrre un eccellente rhum vieux: pazienza e grande passione.

 

 

GLI OBIETTIVI J.M

Agire e investire in un’agricoltura sostenibile. Rhum J.M si impegna a coltivare e preservare le caratteristiche del terreno della Martinica per lavorarlo con la più grande attenzione possibile per non danneggiarlo. Si predilige l’uso di un compost prodotto dai residui della canna da zucchero – la bagassa – per limitare l’uso di fertilizzanti chimici e di altri prodotti fitosanitari. Inoltre, il 25% degli investimenti agricoli è dedicato alla ricerca, per poter attuare un’agricoltura di precisione, più ragionata. Una scelta che ha permesso di utilizzare piante coltivate in vitro, riuscendo a intervenire in modo molto preciso sulle canne da zucchero, riuscendo a limitare l’uso di erbicidi. Risultati concreti che consentono di essere membri dell’organizzazione Bonsucro, un’organizzazione internazionale senza fini di lucro e multi-stakeholder fondata nel 2008 per promuovere la canna da zucchero sostenibile. Il suo obiettivo dichiarato è quello di ridurre “gli impatti ambientali e sociali della produzione di canna da zucchero, riconoscendo nel contempo la necessità di redditività economica”. Lo fa attraverso la definizione di standard di sostenibilità e la certificazione di prodotti a base di canna da zucchero, tra cui etanolo, zucchero e melassa. A partire dal 2019, il 25% delle terre globali piantate nella canna da zucchero era certificato Bonsucro.

Bonsucro ha oltre 500 membri in oltre 40 paesi in tutto il mondo, tra cui agricoltori, mugnai, commercianti, acquirenti e organizzazioni di supporto.

 

RHUM J.M: UN ESEMPIO DI PRODUZIONE CIRCOLARE

Per realizzare uno dei migliori rum invecchiati del mondo, Rhum J.M non lascia nulla al caso. Si pone l’accento sul gusto, sul terreno, valorizzando ogni materia utilizzata o prodotta nella distilleria.  “La nostra produzione si basa su un modello di economia circolare. Canna, bagassa, vinaccia o potassa… raccogliamo, trasformiamo, produciamo e restituiamo! Perché ci impegniamo per la qualità e la longevità” afferma Emmanuel Becheau, “esigere, condividere, trasmettere l’eccellenza. La Maison Rhum J.M, produce prodotti che aspirano all’ eccellenza. Un obiettivo che va oltre il gusto e che gli affezionati J.M devono percepire al momento dell’assaggio, che si raggiunge conservando il proprio ecosistema, valorizzando la materia prima e trasmettendo i segreti di saperi ancestrali, attraverso la condivisione dell’amore e il sapore di un prodotto unico”.

 

GLI IMPEGNI DI RHUM J.M

È partner di un progetto PeYivert, che mira ad accrescere la biodiversità locale attraverso la piantagione massiccia di alberi nell’isola della Martinica.

Rhum J.M ha sottoscritto un Patto mondiale delle Nazioni Unite, che offre a suoi membri un quadro di impegno volontario e incoraggia le aziende di tutto il mondo ad adottare politiche sostenibili sulla base di dieci principi da rispettare in materia dei diritti umani, del diritto al lavoro, della sostenibilità ambientale e della lotta alla corruzione.

 

 

Rhum J.M è distribuito in Italia da Sagna S.p.A.

 

sagna.it

 

Photo credits evento Alberto Vitalucci