BRESSANONE, CITTA’ MILLENARIA

È la città più antica del Tirolo, terza per grandezza dell’Alto Adige ed è veramente bella in tutte le stagioni. Bressanone, città vescovile, è saldamente legata alla sua millenaria storia, ma nello stesso tempo proiettata al futuro. Il simbolo brissinese per eccellenza della città e della diocesi è l’Angus Dei, ovvero l’Agnello di Dio, che si ritrova dappertutto nel centro, nei luoghi sacri e in quelli civili. Arte, cultura e storia caratterizzano il centro storico della città. A cominciare dalla piazza dove si trova il Duomo, ufficialmente Duomo di Santa Maria Assunta e San Cassiano, le cui origini risalgono all’anno 980 d.C. Dopo un grande incendio avvenuto nel XII° secolo, fu prima ridisegnato in stile romanico a croce latina con tre navate e due torri di facciata, e poi nel XVIII° secolo ricostruito in stile barocco, come si presenta attualmente. La cattedrale è caratterizzata da un prezioso interno con 33 diversi tipi di marmi, affreschi sul soffitto tra cui figura l’Adorazione dell’agnello di Paul Troger, e da un altare maggiore tra i più belli del Tirolo, realizzato dall’architetto e scultore Theodor Benedetti.

L’Hofburg costruito nel XIII secolo dai principi vescovi di Bressanone, è stato ricostruito più volte nel corso dei secoli successivi. Oggi il Palazzo Vescovile rappresenta un trionfo dello stile barocco ed ospita l‘Archivio Diocesano e il Museo Diocesano con una ricca collezione d’arte con importanti dipinti e sculture realizzati dal Medioevo all’arte moderna, il Tesoro del Duomo di Bressanone, l’ala imperiale con le tipiche stufe in maiolica, i mobili storici e le porcellane viennesi, l’ala vescovile e la cappella barocca. Al piano terra si trova il presepe annuale composto da circa 5000 statuine, che il principe-vescovo Karl Franz von Lodron fece realizzare per la sua abitazione, arricchita da presepi provenienti da Tirolo, Napoli e Sicilia. All’interno dell’Hofburg c’è il Giardino dei Signori, un’oasi di pace con quattro aiuole coltivate con ortaggi ed erbe ornate da fiori ai bordi, con al centro una fontana in bronzo che risale al periodo Biedermeyer. Un altro importante simbolo della città con i suoi 72 metri di altezza, è la Torre Bianca della chiesa parrocchiale di San Michele. La forma attuale risale al 1459, con quattro bovindi, dietro ai quali, fino il 1934, si trovavano le stanze delle guardie che avevano il compito di suonare l’allarme in caso d’emergenza. Il nome è dovuto dalle pietre chiare che la compongono e dal tetto in mattoni ancora più chiaro, quasi bianco. Ospita un piccolo ed interessante museo. Stufles è il quartiere più antico della città ed è collegato al centro storico attraverso il Ponte Aquila. È caratterizzato da piccole vie strette su diversi dislivelli e l’area è tutta pedonale. Oggi è considerato un quartiere di artisti, grazie a diversi giovani talenti emergenti che hanno aperto proprio qui i loro atelier.

Il Museo della Farmacia è sicuramente una delle attrazioni più curiose di Bressanone. Aperto nel 2002, dove si trovava l’antica Farmacia Peer, al suo interno sono stati conservati nel corso dei secoli tantissimi farmaci stravaganti e rari che raccontano lo sviluppo della medicina e della farmacia in Tirolo e testimoniano la molteplice creatività e vivace fantasia dell’arte del guarire. Ma è bello anche passeggiare lungo i portici che si suddividono in minori e maggiori, e incantano con le loro facciate colorate e gli erker, le tipiche finestre a sporto poligonale. Gli edifici, costruiti per la maggior parte nel XV° e XVI° secolo, ospitano molti negozi e costituiscono il cuore pulsante del commercio cittadino.

Bressanone è chiamata la città d’acqua perché nel centro e nei dintorni vi sono 48 fonti di acqua potabile, di cui 27 solo in città. La fontana più antica è situata nei pressi della Torre Bianca, dove si trova la statua di San Michele, patrono della città, che trafigge il drago e dove un tempo si svolgeva il mercato del pesce. Sotto l’arco di S. Giovanni Nepomuceno in via Ponte Aquila c’è una piccola fontana di recente costruzione, da qui passava la scalinata che scendeva verso il fiume Isarco, dove le lavandaie brissinesi facevano il bucato. Da oltre 60 anni la famiglia Fellin imbottiglia l’acqua minerale Plose, che sgorga dalle sorgenti dell’omonimo monte e che è una delle acque più pure e leggere al mondo. Inoltre ogni anno a maggio si svolge il Brixen Water Light Festival a cui partecipano artisti locali e internazionali che si confrontano sul tema dell’acqua e della luce con le loro opere.

A pochi chilometri da Bressanone c’è l’Abbazia di Novacella, che vanta 900 anni di storia, fondata nel 1142 dal vescovo della Diocesi di Bressanone Artmanno, e sede dei Canonici Agostiniani. L’Abbazia è diventata nei secoli uno dei centri spirituali più salienti dell’antico Tirolo. Non è solo un luogo religioso, al suo interno c’è un Museo con dipinti di arte barocca, tra cui quelli di Stefan Kessler, pittore tirolese vissuto ai tempi di Rubens; una biblioteca storica, tra le più insigni del territorio germanofono meridionale, in un grande salone in stile rococò, dove sono conservati più di 100.000 libri e manoscritti medioevali. Vi sono altre due perle architettoniche: Castel Sant’Angelo, sito all’ingresso del complesso conventuale e la chiesa barocca. Nel cuore del complesso c’è il giardino abbaziale, luogo d’incontro e pace, con un orto di erbe officinali e aromatiche, un frutteto, due ginkgo biloba, un’imponente sequoia, due fontane a zampillo e una voliera. Nel 2021 c’è stata un’eccezionale scoperta. Durante alcuni restauri sono emersi sei affreschi datati intorno al 1775/1780 nascosti sotto sette strati di intonaco. Gli affreschi raffigurano scene della vita cinese e rappresentano i quattro elementi: terra, acqua, fuoco e aria e hanno subito indotto a ribattezzate la stanza come Sala Cinese. L’Abbazia di Novacella è anche cantina vitivinicola. È circondata infatti da vigneti, i più settentrionali d’Italia, e già nel 1142 produceva vino per il monastero. Oggi vanta tre linee di vini: Classica, Praepositus e Insolitus, da uve Sylvaner, Müller Thurgau, Kerner, Sauvignon, Pinot Nero, Riesling. Sono stati anche lanciati i primi due single vineyard nella storia secolare dell’Abbazia. Stiftsgarten Sylvaner e Vigna Oberhof Pinot Nero Riserva, punta di diamante della linea Praepositus, provengono da vigneti molto speciali a Novacella e Cornaiano.

In città si svolgono ogni anno numerose manifestazioni che attirano sia i locali, sia i turisti italiani e stranieri. In questa stagione oltre al Mercatino di Natale che si svolge in piazza Duomo con un calendario dell’Avvento formato XXL che decora le 24 finestre della Casa Bauzano, sarà allestito lo spettacolo di luci e musica “COLORS. A Homage to Peace”. Gli effetti luminosi anche quest’anno saranno realizzati dagli artisti di luce francesi Spectaculaires. I clou musicali saranno garantiti da un coro della pace, composto da bambini provenienti da tutte le città gemellate con Bressanone, sotto la direzione del direttore d’orchestra Stephen Lloyd.

 

 

Carnet d’adresses

 

Adler Historic Guesthouse

Il boutique hotel inaugurato nel mese di giugno 2023, sorge dove un tempo c’era la storica locanda Goldener Adler e ora, con la coppia di proprietari Christoph Mayr e Silvana Messner, guarda al futuro, dopo essere stato ristrutturato e ampliato verso l’alto per fare spazio alla nuova scenografica area Spa e benessere sul rooftop. Un restyling moderno e raffinato che rappresenta un gioco di equilibri e proporzioni tra architettura antica e moderna. Le 48 camere e suites, ognuna diversa dall’altra, hanno un décor minimal ed elegante.

AdlerBrixen.com

 

 

fink restaurant & suite

I Portici Minori ospitano la locanda fink dal 1896, ora gestita dalla quarta generazione Florian Fink, che insieme alla moglie Petra ha convertito l’edificio che risale al Medioevo in un raffinato boutique hotel nel rispetto della storia e con una grande sensibilità per la sostenibilità. Aperto nell’agosto 2023, il fink restaurant & suites, progettato dall’architetto Stefan Gamper, dispone di nove raffinate suite ai piani superiori, alcune con bovindo, e di un ristorante al piano terra, dove chef Florian propone e reinterpreta le antiche ricette monastiche per offrire raffinate delizie culinarie. La struttura è dotata anche di una piccola Spa.

fink1896.it

 

 

Forestis Dolomiti

Situato in una posizione assolutamente isolata a 1.800 m di altitudine, sul versante meridionale del Ploseberg, e circondato da fitte foreste, il Forestis Dolomiti è un rifugio lussuoso, ed è caratterizzato da uno stile minimal con l’utilizzo di legno (cirmolo, abete rosso, larice e pino mugo), vetro e pietra delle Dolomiti trattata con il metodo antico della cera d’api. L’Executive Chef Roland Lamprecht, propone la cucina del bosco, salutistica e leggera, con prodotti autoctoni e l’utilizzo di erbe, piante officinali e ortaggi vari.

ForestisDolomiti.it

 

 

Oste Scuro – Finsterwirt

Gestito da Christoph, sesta generazione della famiglia Mayr, si mangia in una delle tre sale in stile vecchia stube o sulla terrazza sotto un pergolato. Viene proposta una cucina gourmet, con piatti che rispecchiano la tradizione altoatesina, ma con un twist contemporaneo e con prodotti rigorosamente del territorio: dalla carne ovina della razza Villnösser Brillenschaf” alla carne di manzo della razza Grigio alpina, entrambe provenienti dalla Val di Funes, fino alle verdure ed erbe particolari del Maso Aspingerhof a Barbiamo di Harald Gasser.

OsteScuro.com

 

 

Vinothek Vitis

Sempre di proprietà della famiglia Mayr, Vinothek Vitis è una moderna enoteca, connubio tra cucina e una ricca selezione di vini autoctoni, nazionali e internazionali. Aperta per il pranzo, aperitivo e cena, si mangia nella moderna sala interna arredata in legno oppure nel cortile interno attorno a un’antica e suggestiva fontana.

VinothekVitis.com

 

 

Locanda Decantei

Il ristorante Decantei ha le sue radici nella vecchia Dechantei, casa dei canonici, nella quale adesso rivive un pezzo di storia brissinese. L’arredamento coniuga tradizione e modernità e si ispira alla stube tirolese, insieme alla modernità dei nostri giorni. La birra, chiara, non filtrata, rossa ed anche scura, si trova anche nell’aperitivo e nei cocktail. I piatti strizzano l’occhio alla cucina tirolese con un tocco di contemporaneità.

Decantei.it

 

 

Brixen.it