MONACO DI BAVIERA, COOL E REGALE

Oltre alla birra, al calcio e ai mercatini di Natale, per cui è famosa in tutto il mondo, a Monaco di Baviera c’è molto di più e tanto da scoprire. Terza città tedesca per popolazione, è situata nel cuore della Baviera, una delle mete più affascinanti della Germania, e la più amata dai viaggiatori. Una città a misura d’uomo, sicura, nella top five delle città con la più alta qualità di vita al mondo, che mescola l’aristocrazia dei palazzi con i quartieri innovativi, le tradizioni centenarie con locali trendy e moderni. Fulcro della città è Marienplatz che ospita l’Altes Rathaus e il Neues Rathaus –il vecchio e il nuovo municipio. Sulla facciata del secondo si trova Glockenspiel, il più grande carillon della Germania, composto da 32 statue e 43 campane, che inscenano due volte al giorno – alle ore 11 e 12 e alle ore 17 da marzo ad ottobre- scene degli eventi storici della Baviera.

Un altro dei simboli di Monaco di Baviera è Frauenkirche, conosciuta come la Cattedrale di Nostra Signora, costruita tra il 1468 e il 1488 in stile Tardo Gotico, con due campanili gemelli sormontati da cupole a forma di cipolla, realizzate in ottone e ultimate nel 1525. Con un ascensore e una scala a chiocciola si raggiunge la piattaforma panoramica sulla torre sud -la più protetta dal vento e dalle intemperie- da cui si gode la vista di tutta Monaco e, nelle giornate più limpide, fino alle Alpi. Tra i tanti tour che si possono fare a Monaco di Baviera ce n’è uno molto particolare: una visita guidata che ripercorre gli “Königlich Bayerische Hoflieferanten” – in italiano “Fornitori Reali Bavaresi della Corte” – attraverso il centro storico della città. Sono delle botteghe storiche dalla tradizione centenaria, che appartengono alla stessa famiglia e che sono state insignite dai re bavaresi e dal principe Luitpold del titolo di “Fornitori della Corte”, riconoscibile dall’insegna con lo stemma reale, posizionata all’ingresso del negozio. Il tour non è solo una passeggiata per andare alla scoperta dei negozi storici della città, ma è anche l’occasione per acquistare prodotti di alta qualità.

Si inizia da Ed Meier, negozio di scarpe, ora gestito dai fratelli Peter e Brigitte, terza generazione della famiglia Meier. Anche se la sua storia risale al XVI° secolo, il periodo più significativo risale al 1895, quando gli viene conferito il titolo di Fornitore di Corte.  Tutti i membri della corte bavarese indossavano scarpe realizzate dal maestro calzolaio Eduard Meier. Le loro calzature sono prodotte in modo artigianale con i migliori componenti, combinando la concia tradizionale con le più avanzate tecnologie antishock. Le famose forme di sostegno del piede Peduform sono pietre miliari nelle conquiste ortopediche. Quarant’anni fa Eduard Meier ha aggiunto alla sua collezione abbigliamento e accessori. La storia dei guanti è molto antica, ma nella metà dell’Ottocento portare i guanti rappresentava un simbolo della posizione sociale di una persona e inoltre fungevano anche da misura igienica per proteggersi dalle malattie. L’imperatrice Sissi e il re Ludwig si rifornivano da Roeckl, tanto che in uno dei negozi di Monaco, a Theatinerstraße, è ancora presente un calza guanti d’epoca, utilizzato dalla stessa Sissi. Roeckl con oltre 185 anni alle spalle e una storia di sei generazioni produce ancora artigianalmente, come allora, guanti di pelle di alta qualità, utilizzando la tecnica del taglio da tavolo, dove il modello è composto da 24 pezzi. Nel corso degli anni la produzione si è estesa anche alle borse, alle sciarpe e ai foulard.

Una storia lunga 130 anni anche quella della Profumeria Brückner, fondata nel 1893 dalla giovane coppia Philippine e Magnus. Il loro cliente più importante era il principe reggente Luitpold di Baviera, successore del famoso re Ludwig II. Luitpold era noto per il suo gusto squisito e il suo fiuto per la qualità e le tendenze e fu proprio lui nel 1905, a conferire alla profumeria il titolo di “Reale fornitore bavarese di Corte”. La produzione dei coniugi Brückner si concentrò sulla realizzazione di pregiati profumi, chi entrava nel negozio storico di Marienplatz non acquistava solo un prodotto speciale, ma riceveva anche consigli e preziosi suggerimenti. Tra i profumi di punta c’è König Ludwig, che presenta note di agrumi e lavanda, e Voile de Peau, dalle note ambrate. Tutte le fragranze della profumeria vengono ancora riempite ed etichettate a mano.

Dallmayr è il negozio di prelibatezze della città, uno dei più grandi negozi di specialità gastronomiche d’Europa, con una tradizione lunga oltre 300 anni, ed uno dei più famosi marchi tedeschi di caffè. La prima menzione documentata nella Dienerstrasse, dove il negozio si sviluppa su due piani, risale al 1700. Nel 1870 il locale fu rilevato dal commerciante Alois Dallmayr, che offriva un assortimento di merci e specialità coloniali, tra cui tè, caffè e spezie. Circa trent’anni dopo il negozio fu acquistato dalla famiglia Randlkofer, che però non cambiò il nome. L’azienda è stata onorata con un totale di 15 titoli, perché, oltre alla corte imperiale tedesca, ha servito altre 14 case e famiglie reali. Il negozio è suddiviso in 19 reparti specializzati: tra cui vino, salumi, carne, pesce, formaggi, pane e cioccolato. Al piano terra si trova la famosa fontana dei Putten, in italiano cherubini, e un Bar & Grill che propone cucina contemporanea. Mentre al primo piano trovano posto il Café Bistrot e Alois, ristorante fine dining, guidato dall’executive chef Rosina Ostler.

Se da una parte a Monaco di Baviera ci sono negozi dalle tradizioni centenarie, dall’altra si trovano quartieri storici e allo stesso tempo innovativi e hipster, come Schwabing“Schwabing non è un luogo, ma uno modo d’essere” così scrisse 100 anni fa, la scrittrice e “contessa dello scandalo” Franziska zu Reventlow. O come afferma il fotografo Wolfgang Roucka: “Schwabing non è un quartiere ordinario e non può essere spiegato a parole. Bisogna sentirlo”. Il modo migliore per visitarlo è passeggiare tra le vie con le case contraddistinte da un mélange di stili: da quello Impero di fine ‘800, al tardo Gotico, dallo Jugendstil al Gründerzeit. Schwabing è uno dei quartieri più antichi della città, se ne parla infatti già nel 782, mentre Monaco di Baviera fu fondata nel 1158. Durante la fine del XIX° secolo è diventato famoso come quartiere degli artisti, grazie anche alla vicinanza di un’università e di un’accademia di belle arti, che ha richiamato la presenza di pittori, scrittori e musicisti, facendolo diventare per una decina di anni uno dei centri artistici mondiali. Qui si trova lo show room della designer Ingo Maurer, specializzata nella progettazione di apparecchi di illuminazione, sua è la famosa lampada “Lucellino”. Noh Nee è invece la boutique di due sorelle native del Camerun, Marie Darouiche e Rahmée Wetterich, che hanno creato il Dirndl africano, il caratteristico costume femminile bavarese, ma realizzato con le tipiche stoffe dalle fantasie africane, dalle donne di un villaggio dell’Africa. Un bell’esempio di sostenibilità, ma anche di inclusione.

Halfs è un piccolo negozio dove si possono acquistare scarpe bavaresi classiche, le haferl, cucite secondo lo stile tradizionale anziché incollate. Un metodo di lavorazione che fa sì che le scarpe durino più a lungo. Proprio lì accanto c’è l’Englischer Garten, il Giardino Inglese che, con una superficie corrispondente a 640 campi di calcio, è uno dei parchi più grandi del mondo. All’interno ci sono la Chinesischer Turm, la Torre Cinese alta 25 metri e circondata dal Biergarten con 7000 posti a sedere, e su una piccola collina, il Monopteros, un tempio ornamentale in stile greco, da cui si gode una vista unica di tutta la città. Tante le attività che si possono svolgere all’interno del parco: in inverno si può praticare sci di fondo o pattinare sul lago Kleinhesseloher. Nelle belle giornate si prende il sole sui prati, si gioca a calcio, si fanno passeggiate, picnic o romantici giri in carrozza. Ma l’attività più particolare è sicuramente il surf sull’Eisbachwelle, un’onda continua sul fiume Eisbach. Uno sport che attira surfisti, turisti e appassionati di tutto il mondo. Grazie alle tute in neoprene, il surf è possibile in quasi tutte le condizioni atmosferiche e a qualsiasi ora del giorno, anche in inverno.

Il Kunstareal è il quartiere dove sono concentrati ben 14 musei e aree espositive e 20 gallerie. Il Lenbachhaus, situato nella storica villa del principe dei pittori Franz von Lenbach, è uno dei luoghi più belli di Monaco. Il museo ospita la più grande collezione al mondo di arte del Blauer Reiter, ma anche opere provenienti da donazioni private, come quella del 1957 di Gabriele Münter, moglie di Vasily Kandinsky. Al Museum Brandhorst invece è presente, con oltre 100 opere, la collezione più ampia al mondo di Andy Warhol, famoso artista della Pop Art, e con 170 opere anche quella di Cy Twombly, autore dell’Espressionismo Astratto.

Il MUCA, Museum of Urban and Contemporary Art, è il primo museo tedesco dedicato alla Street Art. Non tutti sanno che Monaco batte Berlino per graffiti e murales, da tempo considerati una risorsa, e non un danno, per rivitalizzare spazi pubblici. La Pinakothek der Moderne con una superficie di circa 12.000 metri quadrati, è una delle più grandi pinacoteche europee ed ospita arte moderna e contemporanea, da Picasso e Warhol a Le Corbusier, oltre ad elementi di design. Proprio davanti al museo c’è la Futuro House, uno dei 100 esemplari progettati dall’architetto finlandese Matti Suuronen, una piccola abitazione che ricorda un disco volante. Sempre in zona c’è la fermata del tram di Schwabinger Tor, un’avveniristica costruzione con tettoie curvilinee progettata dall’architetto Feliz Fischer, che con il pavimento che imita un dipinto di Paul Klee, forma un’opera d’arte dinamica. In piazza Münchener Freiheit c’è un’altra fermata di tram e bus innovativa che assomiglia a dei grandi funghi. Inaugurata nel 2009 e progettata da OX2architekten, la fluida costruzione in acciaio è composta da 18 colonne aperte e da un tetto a cupola di 440 tonnellate con feritoie. Grazie al concetto di illuminazione di Ingo Maurer, la costruzione si erge nel cielo come una moderna cattedrale.

 

 CARNET D’ADRESSES

 

BAYERISCHER HOF HOTEL

È l’hotel più antico e iconico di Monaco di Baviera. Aperto nel 1841 per volere di re Ludwig I, che desiderava per la città un albergo di prima classe, venne progettato dall’architetto Friedrich von Gärtner. Negli anni l’hotel si è ampliato sia in altezza che in larghezza, con l’acquisizione del Palais Montgelas. Ha ospitato ed ospita tuttora, capi di Stato, politici, attori, musicisti e vari personaggi famosi. L’hotel a cinque stelle offre 337 camere tra cui 74 suite caratterizzate da stili diversi, alcune realizzate dall’interior designer e mercante d’arte belga Axel Vervoordt, cinque ristoranti, di cui uno premiato con una stella Michelin, 40 sale riunioni, un centro benessere che si sviluppa su tre piani con piscina con tetto apribile, una sala colazioni con giardino pensile, sei bar e perfino un cinema, un teatro e una discoteca. Il Baeyerischer Hof dal 1897 è di proprietà della stessa famiglia, i Volkhardt.

 

Bayerischerhof.de

 

 

SPATENHAUS AN DER OPER

A Monaco di Baviera c’è un detto che dice che la cosa più bella della Staatsoper è la Spatenhaus dall’altra parte della strada. Sicuramente qui si mangia la miglior Wiener Schnitzel della città, preparata con sella di vitello servita con patate fritte, mirtilli rossi e crema di cetrioli e con vista sull’Opera di Monaco. Ma anche canederli, stinco di maiale, taglieri di salumi e formaggi bavaresi, salsicce alla griglia, zuppe, salmerino, filetto di maiale e gulash. Da provare anche il Kaiserschmarrn, una specie di frittata dolce a base di uvetta e mandorle, servita con salsa di mele o prugne stufate. Il locale è suddiviso su due piani: al piano terra c’è la stube per pranzi più informali e veloci, mentre al primo piano si trova il ristorante. Come per tante altre attività bavaresi, il locale appartiene da sempre alla famiglia Kuffler, proprietaria di altri locali in città, tra cui anche hotel e un’azienda di catering.

 

Kuffler.de

 

 

DIE SCHREIBEREI

Aperto nel 2022 dall’imprenditore gastronomico Marc Uebelherr e da Tohru Nakamura, due stelle Michelin, nominato chef dell’anno da Gault Millau 2020, Die Schreiberei è situato in un edificio costruito nel 1525 completamente ristrutturato. Al piano terra c’è la brasserie dove si possono gustare piatti moderni, alcuni anche da condividere, con serate allietate da un DJ set, mentre al piano superiore contraddistinto da un décor minimal e raffinato, viene proposta una cucina fine dining con l’impronta inconfondibile di chef Tohru.

 

Schreiberei-muc.de

 

 

ELLA RESTAURANT & CAFÈ

Il nome del locale, adiacente al Museo Lenbachhaus, è un omaggio a Gabriele Münter, soprannominata Ella dal marito Vasily Kandinski. Si mangia in un ambiente moderno circondato da grandi vetrate e con vista sul Propyläen, il monumento in Konigplatz, fatto costruire da Ludwig II prendendo come spunto l’Acropoli di Atene. Ella è aperto dalla mattina alla sera, dalla prima colazione, al lunch, fino all’aperitivo e alla cena. Nel menu proposte moderne e curate con un’offerta che spazia dalle verdure, alla carne e al pesce fino a piatti di pasta fatta in casa.

 

Ella-Lenbachhaus.com

 

 

AIR DOLOMITI

Monaco di Baviera si raggiungere facilmente in aereo con la compagnia Air Dolomiti che opera con voli giornalieri, con più frequenze al giorno, dai principali aeroporti italiani: Milano Linate, Milano Malpensa, Bologna, Bari, Brindisi, Firenze, Torino, Venezia, Verona, Genova e Olbia. Dal mese di dicembre 2022, Air Dolomiti ha rilanciato il servizio di bordo, instaurando una collaborazione con JRE (Jeunes Restaurateurs d’Europe), associazione internazionale che raggruppa giovani chef e ristoratori di grande talento. La nuova proposta gastronomica permette così ad ogni passeggero di scegliere, ad un costo contenuto, il menu da gustare durante la fase di crociera, sui voli di media percorrenza. Il menu propone piatti freschi e snack veloci, creati da chef italiani, accompagnati da un’offerta di bevande calde e fredde e da una selezione di vini bianchi, rossi e spumanti. Nella scelta dei partner, di importanti brand italiani, Air Dolomiti ha voluto dare spazio sia al gusto che alla sostenibilità, privilegiando soluzioni di packaging per gli alimenti sicure e rispettose dell’ambiente.

 

AirDolomiti.it

 

SimplyMunich.de

 

 

Credits photo: München Tourismus