BIONDI-SANTI, LA LEGGENDA DEL BRUNELLO

Risale a metà dell’Ottocento la prima menzione della parola Brunello, quando Clemente Santi vinse una medaglia enologica con un vino rosso del 1865, prodotto interamente con Sangiovese grosso nella sua tenuta a Montalcino. Era un vino adatto all’invecchiamento con una lunga fermentazione in legno e tecniche di vinificazione più avanzate rispetto ai suoi contemporanei. Fu suo nipote Ferruccio Biondi Santi a selezionare a fine ‘800 un clone particolare di Sangiovese grosso, coltivandolo nella Tenuta il Greppo e decise di vinificarlo in purezza ottenendone il vino rosso che sarebbe diventato uno dei prodotti più rappresentativi dell’enologia italiana nel mondo, il Brunello di Montalcino, prodotto ufficialmente per la prima volta nel 1888.

Con quasi un secolo d’anticipo creò la tendenza di produrre vini rossi di corpo pieno, riducendo le rese per ottenere uve più ricche di corpo, di estratti e di acidità, selezionando solo i grappoli migliori. Quando Tancredi assunse le redini dell’azienda, conservò le bottiglie della collezione storica ed ebbe il merito di porre le fondamenta di quello che nel 1966 diventò il disciplinare di produzione del Brunello. Dal 1970 l’azienda fu condotta dal figlio Franco, agronomo ed enologo che rimase fedele alla tradizione ma allo stesso cercò di migliorare la qualità e proseguì l’opera di selezione massale per determinare i migliori cloni di Sangiovese presenti nella tenuta e isolò il BBS/11, che attualmente rappresenta circa la metà della superficie vitata del Greppo. Biondi Santi è l’unica famiglia al mondo ad aver dato il proprio nome ad una particolare clone di Sangiovese.

Nel 2017 la proprietà è passata alla EPI, holding francese di lusso di Christopher Descours, che ha investito sia nelle vigne sia in cantina per un miglioramento qualitativo della produzione, evolvendo ulteriormente il senso d’eccellenza che da sempre caratterizza il nome Biondi-Santi.

 

 

Biondi-Santi Brunello di Montalcino Riserva 

Il Brunello Biondi-Santi Riserva nasce da una selezione di Sangiovese grosso proveniente dai vigneti più̀ vecchi di proprietà̀, solo in annate eccezionali. Dal 1888 è accaduto solo 40 volte. I terreni sono piuttosto variegati, marnosi-calcarei mescolati a sabbia e strati scisto-argillosi, ma la pietra madre che predomina ovunque è il galestro, con inserti rilevanti di albarese nella zona del greppo, con una esposizione a sud. I vigneti sono allevati a cordone speronato, palificazione in Castagno e non vengono usati erbicidi, seguendo i principi dell’agricoltura sostenibile, con una bassa resa per ettaro. La vendemmia viene effettuata manualmente e anche in cantina la tecnologia è limitata al minimo, si fa un uso molto limitato di anidride solforosa e la fermentazione alcolica viene svolta con lieviti indigeni. Il vino trascorre una lunga maturazione di tre anni in botti di rovere di Slavonia, cui segue un lungo affinamento in bottiglia.

La Riserva 2013 è la prima uscita sul mercato in quattro formati. Per la prima volta nella storia, Biondi-Santi aggiunge al tradizionale 750 ml, il formato Magnum da 1,5 litri, il Jeroboam da 3 litri e il Mathusalem da 6 litri.

Giampiero Bertolini

La decisione di produrre i grandi formati dei nostri vini è stata una delle prime prese da Christopher Descours quando acquisì̀ Biondi-Santi nel 2017, con una produzione annua di bottiglie sempre limitato” commenta Giampiero Bertolini, Amministratore Delegato di Biondi-Santi. Oltre a offrire un’influenza positiva sull’equilibrio tra acidità̀, tannini e frutto, i formati più̀ grandi forniscono un’eccellente protezione del vino, poiché́ le bottiglie, realizzate in vetro più̀ spesso, fungono da barriera alla luce del sole, alle variazioni di temperatura e alle vibrazioni.

 

 

Brunello di Montalcino Docg Riserva 2013 Biondi-Santi

Annata con un inverno freddo e abbondanti piogge fino a inizio estate. Da metà luglio sino alla fine di settembre, le temperature furono calde con una buona escursione termica tra giorno e notte che permisero una buona aromaticità delle uve. La vendemmia inizio leggermente in ritardo a fine settembre. Color rubino con unghia granata, intenso e brillante. All’olfatto fine e profondo, con bouquet floreale di viola, frutti di bosco, prugna, amarena e ciliegia sotto spirito, note speziate di noce moscata e chiodi di garofano, sentori balsamici di macchia mediterranea, note tostate di caffè, cioccolato, cacao e tabacco dolce. Al palato, complesso ed equilibrato tra una bella freschezza e la morbidezza, con tannini setosi e un finale sapido di lunga persistenza. Vino di grandissima eleganza.

 

 

Brunello di Montalcino Docg Riserva 1983 La Storica Biondi-Santi

Il Brunello Biondi-Santi è un vino che non ha fretta, mantiene intatte le sue caratteristiche e nel trascorrere del tempo raggiunge quell’eccellenza che lo contraddistingue per eleganza e longevità, così alla Riserva 2013 si affianca la Riserva 1983. È consuetudine di Biondi-Santi rilasciare ogni anno una seconda edizione limitata di Riserva custodita ne La Storica, la cantina delle annate Riserva di almeno di 10 anni. Ricolmata nell’anno 2000 da Franco Biondi Santi, con sostituzione del tappo. Sulla retro-etichetta riporta, scritta a mano, la data di prelievo dalla quiete de La Storica a garanzia dell’origine e della sua perfetta conservazione sino a quel momento.

La giovinezza della Riserva 2013 e la maturità̀ della Riserva 1983 camminano insieme come espressioni distintive del valore che assume il tempo per Biondi-Santi, per una visione del vino la cui la longevità̀ è leggendaria. Un’annata dalla primavera umida e un’estate caratterizzata dal caldo da giugno a settembre, con una vendemmia precoce data la maturità delle uve. Affina in botti di rovere di Slavonia per tre anni e maturazione in bottiglia per lungo tempo nella cantina La Storica. Colore tra il granato intenso e l’aranciato. All’olfatto aromi fruttati di prugna matura, ciliegia, aromi agrumati di chinotto e tamarindo, bouquet floreale di viola. Sentori di sottobosco, humus, note di caffè tostato, tabacco biondo, incenso, sentori speziati di pepe rosa e liquirizia, cera d’api, nuance di legni orientali, sandalo e cedro, note balsamiche, odore di foglia di menta e profumi terziari, di funghi e tartufo. Sensuale al palato, di grande struttura, la freschezza agrumata ancora presente con un tannino vellutato, in grandissimo equilibrio tra morbidezze e durezze e sfumature minerali nel finale lungo, armonico e di grande persistenza.

 

 

Rosso di Montalcino 2018 Biondi-Santi

La 2018 fu un’annata difficile, piovosa, con una grande selezione in cantina. È stato affinato per 12 mesi in botti di rovere di Slavonia. Vino molto interessante, delicato, fine, elegante, speziato, verticale e intrigante. Color rosso rubino, all’olfatto fruttato di ciliegia, ribes e fragola, con un bouquet floreale di rosa e perfino gelsomino, sentori speziati, liquirizia, cacao, vaniglia, note terrose e di erbe aromatiche. Al palato manifesta la giovinezza con un buon tannino, ottima freschezza e sapidità, gradevole la chiusura fruttata.

 

 

 

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