CONCERTO DI FONTERUTOLI, QUARANT’ANNI DI ARMONIA
Concerto di Fonterutoli è un vino icona prodotto dalla Famiglia Mazzei che con l’annata 2021 ha celebrato il suo 40°anniversario. Nacque, infatti, nel 1981 per divenire pioniere del fenomeno dei Supertuscans, sull’onda di una viticoltura che sperimentava nuove forme di allevamento e nuovi uvaggi, includendo anche varietà non autoctone quali il Cabernet Sauvignon.
Inizialmente considerato vino da tavola, fu tra i primi dieci protagonisti della categoria Supertuscans, segnando una svolta per l’immagine di tutto il vino italiano e imponendosi a categorie di altissimo rilievo come Bordeaux.
A Milano, nel centralissimo ristorante Autem dello chef Luca Natalini, l’amministratore delegato Francesco Mazzei, che dopo un attento lavoro di organizzazione commerciale ha aperto l’azienda a nuovi progetti di sviluppo come l’acquisizione della Tenuta di Belguardo in Maremma nel 1997 e di Zisola in Sicilia, nel 2003, ha portato in assaggio sei annate di Concerto di Fonterutoli, a partire proprio dalla 1981.
Cinquantamila bottiglie a rappresentare lo stretto legame con il territorio per un vino di carattere, unione di Sangiovese e Cabernet Sauvignon che, nel territorio di adozione, hanno trovato un’inimitabile espressione. Ubicato in Toscana nel cuore del Chianti Classico, Castello di Fonterutoli è di proprietà della famiglia Mazzei fin dal 1435, e copre oggi una superficie complessiva di 650 ettari, di cui 110 di vigneti articolati in sette zone su terreni poveri e rocciosi ampiamenti valorizzati dalla famiglia Mazzei. Una ‘dinastia’ del vino che porta avanti l’eredità del suo sapere e che ha saputo esprimere in ogni etichetta prodotta, il valore della diversità. Sette terroir, 114 parcelle, il tutto in perfetta armonia con colture più marginali e con i boschi, l’ambiente ideale per diversi tipi di selvaggina che lo popolano allo stato naturale. Il vigneto Concerto, in particolar modo, collocato a 350 metri di altezza su suoli in scheletro per disfacimento di rocce di alberese e galestro, rappresenta la complessità nella diversità organica per vini che fanno dell’unicità la loro cifra stilistica. Il Sangiovese è ottenuto da selezioni massali provenienti da un vigneto degli anni ’30.
Il Cabernet Sauvignon (nel blend al 20%) è coltivato in una parcella differente ma adiacente e su suoli particolarmente favorevoli nell’esaltarne le caratteristiche peculiari. Vinificazione classica, affinamento per diciotto mesi in barrique e tonneaux, quindici mesi per il Sangiovese, sedici per il Cabernet; finissage in vasche di cemento per quattro mesi per le annate 2019 e 2021. Una produzione storica, un faro di qualità che coniuga tradizione e modernità, ponendo sempre al centro l’eccellenza senza compromessi.
DEGUSTAZIONE
Concerto di Fonterutoli
80% Sangiovese, 20% Cabernet Sauvignon
1981
È una vera passione, un vino che non mostra alcun tratto di senescenza nonostante i suoi quarantadue anni di maturità. Ricercato, distintivo, di carattere, si apre a un olfatto suadente e a un palato di assoluto nerbo e freschezza. Sorso definito e allo stesso tempo essenziale, rifugge il frutto maturo per trovare una piacevole nota vegetale e balsamica.
1990
Annata ideale con ottime escursioni termiche e un’estate con precipitazioni ottimali caratterizza questa vendemmia 1990. La componente materica è presente, intensa, potente. Le nuance olfattive lusingano il palato con punte di cacao dolce, incenso, torrefazione, note di cedro e cannella. Sorso avvolgente caratterizzato da un tannino sottile e persistente che riaffiora sfumando verso echi balsamici.
2011
Una lunga interruzione e infine una nuova produzione frutto di uve provenienti dal vigneto acquistato nel 2006. Concerto di Fonterutoli 2011 mantiene la sua originaria identità, stesso identico blend e stesso identico affinamento in piccoli fusti di legno di rovere francese. La presenza materica è classica quanto straordinaria e coniuga ancora una volta l’eleganza, la freschezza balsamica, la leggera vena sapida e un tannino dal tocco femminile.
2015
Un vino pieno, concentrato, dal quale emergono le ottimali condizioni climatiche che hanno favorito un accumulo di sostanze aromatiche e polifenoliche tali da renderlo complesso, armonico, di lungo invecchiamento. L’entrata in bocca ricalca l’eleganza delle espressioni che lo hanno preceduto, il naso rimanda ai toni caldi e chinati, ai frutti rossi scuri, al rabarbaro e melagrana.
2019
La vendemmia 2019 è stata l’annata del secolo: classica, perfetta nella sua magistrale combinazione tra uomo e natura. Il vino, che dal 2019 vede un finissage in cemento (tre mesi), la traduce in sublimità, una scalpitante gioventù che investe il palato nella sua perfezione. Succoso, balsamico, pronto, elegantissimo, è resina, polvere di caffè, erbe aromatiche, liquirizia e sottobosco.
2021
Una vendemmia soddisfacente, uve sane e qualitativamente perfette che si traducono in un vino giovane ma già perfettamente completo, vivace, tridimensionale. L’entrata in bocca ricalca l’intensità delle annate precedenti, mostrando la purezza e la continuità di uno stile che ha sempre saputo esprimere il potenziale dei vitigni protagonisti. Una vera rivoluzione da 40 anni di un grande Toscana Igt.
mazzei.it/castello di fonterutoli