GAVI, TERRA “CORTESE”

Gavi è l’area dove, grazie al terreno e alla capacità dei vignaioli, il Cortese riesce ad esprimersi ai massimi livelli qualitativi e di longevità. Potenza, eleganza e capacità di tenuta allo scorrere del tempo insieme alla facilità nell’adattarsi alle tecniche di vinificazione e alla presa di coscienza dei viticoltori delle potenzialità del vitigno, stanno donando nuova linfa a questa Denominazione la cui nascita ufficiale, almeno a livello legislativo, risale a cinquanta anni fa. La Doc, infatti, è stata istituita nel giugno del 1974 mentre il passaggio a Docg risale al luglio 1998. Oggi il Gavi (o Cortese di Gavi) Docg è una solida realtà che produce circa 14 milioni di bottiglie che vengono vendute in oltre cento Paesi nel mondo. Le vendite all’export rappresentano il 92% del totale e i maggiori consumatori sono l’Inghilterra, gli Stati Uniti e la Germania. Il milione di bottiglie che rimane in Italia viene venduto prevalentemente al Nord con una importante componente del mercato locale piemontese.

Sara Repetto, Wine Ambassador del Consorzio Tutela del Gavi, riepiloga i motivi del successo: “Il consumatore internazionale apprezza il Gavi Docg, divenuto nel corso degli anni un vino bianco classico sia a livello piemontese che nazionale. Il suo successo è dovuto alle caratteristiche intrinseche dello stesso, quali freschezza e mineralità, in particolar modo nella versione di annata. Si presta bene ad essere degustato come aperitivo e nell’accompagnare la cucina etnica: una riconoscibilità premiata, soprattutto in UK, sia nel canale Horeca che nel canale Gdo.

La zona di produzione è incuneata tra il sud-est del Piemonte e il confine con la Liguria e l’Emilia: misura approssimativamente venticinque chilometri di lunghezza per una decina di larghezza. È sempre stata un’area dedita alla coltivazione del Cortese tanto da rappresentare, da sola, oltre la metà della produzione mondiale. I circa 1600 ettari di vigneto poggiano in un territorio non totalmente vitato ma contornato da boschi e prati e quindi ricco di biodiversità. “Questo vino è prodotto esclusivamente con uve 100% Cortese, un vitigno dalle radici millenarie nel Piemonte sudorientale, l’unica area in Italia dove viene coltivato in purezza. Il Cortese ha dimostrato una straordinaria resilienza e notevole capacità di adattamento al cambiamento climatico. E sono queste caratteristiche peculiari che esaltano il profilo organolettico raffinato ed elegante del nostro vino. Cinquant’anni fa, i produttori decisero di puntare sul Cortese, e oggi quella scelta si rivela vincente. Grazie al terroir unico e alla viticoltura di alta qualità, il Gavi Docg è diventato un vino estremamente riconoscibile e rappresentativo” sottolinea il Presidente del Consorzio Maurizio Montobbio.

Il Cortese ha piante vigorose, con un grappolo generoso dall’acino grande che alla maturazione, normalmente a metà settembre, si tenge di un giallo intenso, quasi scuro. I vini prodotti con il Cortese in purezza hanno un tenore alcolico contenuto, una buona freschezza che ne rende piacevole la beva e una buona versatilità al consumo e all’abbinamento anche con cucine etniche e orientali. Sono inoltre dotati di ottima capacità di tenuta allo scorrere del tempo.

 

 

 

Gavi Docg del Comune di Gavi

Dal colore giallo dorato, si approccia complesso nel calice dai toni dell’idrocarburo e terziari, di frutta gialla ben matura e di mela; uno slancio olfattivo viene apportato dai sentori di erbe fini e vagamente mentolati, completano il panorama intriganti sbuffi di zafferano. Buona la morbidezza al palato che vagamente rimanda alla surmaturazione delle uve. Il sorso è sostenuto da un’acidità ancora viva. Un vino di grande concentrazione e ricchezza. Corposo, saporito, denso e dalla lunghissima persistenza.

 

Gavi Docg del Comune di Gavi



Ancora giallo paglierino con profumi che si dipanano tra gli agrumi e la frutta bianca, tra i fiori e le erbe aromatiche, tra il gesso, le rocce e l’idrocarburo. Ottima la freschezza in questo vino dal profilo elegante e dal medio corpo. Scorrevole, in un certo senso austero, senza alcuna deviazione ossidativa e con un finale che rimanda alla frutta a pasta bianca.

 

Gavi Docg del Comune di Gavi

Accenni dorati solcano il calice giallo paglierino dal profilo aromatico elegante e sottile, caratterizzato da accenni di crema pasticcera e da una moltitudine di fiori di campo. Al sorso sono la sapidità e la freschezza che emergono. Potenza e ricchezza sono apportate dalla lunghissima permanenza sulle fecce fini (ben 108 mesi). Cremoso e complesso con un finale che riporta alla mandorla e ad aromi di erbe officinali.

 

Gavi Docg del Comune di Gavi

Elegante già alla vista con il suo giallo dorato brillante che rimanda subito a un olfatto dalla grande struttura e complessità che spazia tra i sentori di legni e spezie orientali, tra il minerale e i fiori. In bocca è morbido pur rimanendo concentrato sulla verticalità, diritto e dinamico, grande struttura quasi masticabile. La persistenza chiude con un finale che ricorda l’anice e la frutta tropicale matura ma non in sovramaturazione. Un vino che ha davanti ancora una lunga strada prima di arrivare al viale del tramonto.