I VINI DI SAVOIA

Quando si parla della Savoia, il primo pensiero corre sicuramente verso i meravigliosi paesaggi innevati che disegnano la regione, con le sue stazioni sciistiche e i suoi deliziosi formaggi caprini, passando per la graziosa Annecy, una “petit Venice” e il novecentesco Pont des Amours. Ma la Savoia è anche vino, prevalentemente bianco, dove la piccola produzione, consumata soprattutto in loco, fa da regina.

Annecy

Le uve maggiormente coltivate sono l’Altesse, vitigno fragile e delicato, che richiede molta cura in vigneto, ma che regala forse anche le maggiori soddisfazioni, Jacquere e Challesas per bianchi, e Mondeuse per i rossi. Vin de Savoie è l’appellazione principale, assieme alla Roussette de Savoie, quest’ultima dedita soltanto all’Altesse, il tutto con 16 Cru a testimoniare l’alta vocalità della regione. I terreni, molto variegati, hanno affinità con quelli della Jura, e vanno a tessere un panorama caleidoscopico, dove la montagna domina e delinea di conseguenza il vigneto a valle, che può essere suddiviso in diversi areali.

Ripaille

In un ipotetico viaggio che parte dalla sponda sud del Lago di Ginevra, andando a scendere, troviamo in principio lo Chasselas dominante, uva tanto apprezzata pure in Svizzera, nei cru di Ripaille, Marin, Marignan e Crèpy. Successivamente abbiamo la valle dell’Arve, dove si coltiva il Grignet, coltivato soltanto da una manciata di produttori. A sud-est di Bellegarde, nel comune di Fragny, l’Altesse domina, con versioni anche da affinamento in bottiglia. A sud di esso, troviamo Seyssel, con una sua denominazione, sempre con una predominanza di Altesse ed una piccola produzione di Gamay noir. A ovest del lago di Bourget c’è Jongeux, con vigneti di Jacquere e Altesse, quest’ultima che trova qui uno dei suoi cru più vocati, Marestel.

Jongeux

Arriviamo poi all’area di maggior coltivazione , a sud della città di Chambéry, capoluogo di regione. Qui la vigna è coltivata nei versanti sud e sud est del Monte Granier, con due cru importarti come Apremont e Abymes. Seguendo poi il fiume Isère, per la Combe de Savoie, troviamo Chignin-Bergeron, una delle sotto denominazioni più vocate della regione, prodotta esclusivamente con Altesse, per poi andare nel villaggio di Arbin, particolarmente apprezzato per i rossi a base di Mondeuse.

Chignin-Bergeron

Facile capire da questa descrizione di come, nonostante una piccola produzione, troviamo una serie di fattori che rendono estremamente variopinta la viticoltura, e che rende sicuramente una sfida l’andare a comunicarla, a fronte di una regione in questo ambito ancora poco conosciuta all’estero. Ma questa unicità, dove le differenze di terroir fanno da padrone, rappresenta sicuramente il suo punto di forza.

 

Mathieu Appfell Avant de le Tempête

Jacquère 100%

Veste limpida, dalle tonalità giallo paglierini e riflessi oro. Aroma di agrume e fiori di pesco, che rendono freschezza. Palato teso, dinamico, con una frutta polposa, a pasta gialla, e finale salino iodato.

 

Gilles Berlioz El-Hem

Altesse 100%

Giallo dorato, aroma eclettico, giocata tra spezie orientali, ginger e pesca nettarina. Palato goloso, di volume, con una bella acidità a slanciare il sorso e chiusura leggermente tostata.

 

 

 

vindesavoie.net