LAMBRUSCO, UN MONDO DI COLORI E BOLLICINE

Quella del Lambrusco è una storia antica, di gran lunga condivisa nonostante sia estremamente variegata. Deciso a mettere ancora una volta in risalto il connubio tra storia, cultura e identità il Presidente del Consorzio Claudio Biondi, sempre perfettamente supportato dal suo Direttore Giacomo Savorini, ha individuato Matera e lo storico Palazzo Malvinni Malvezzi come città e luogo ideali per accogliere il “World Lambrusco Day Italian Edition 2024”.

Claudio Biondi

Dicevamo del Lambrusco e della sua storia fatta di genti e terre così variegate. Varianti e sfumature che contraddistinguono anche i colori di questo vino tanto speciale. Ed è proprio per tale ragione che il Consorzio di Tutela del Lambrusco quest’anno, come sempre nel giorno del solstizio d’estate, ha voluto inaugurare i lavori con un appuntamento tecnico, riservato ai soli invitati, intitolato “I colori del Lambrusco”, curato dal wine editor Filippo Bartolotta.

L’incontro, guidato magistralmente da un talento assoluto come il primo Master of Wine italiano Gabriele Gorelli, ha visto in mescita oltre 70 vini Lambrusco nelle versioni frizzante, rifermentato in bottiglia, spumante Metodo Martinotti e spumante Metodo Classico, insomma in tutte le interpretazioni dell’universo Lambrusco con la possibilità di poter incontrare i sedici produttori di Modena e Reggio Emilia che hanno partecipato in prima persona all’appuntamento. Seguendo il successo delle manifestazioni precedenti, in particolare guardando con orgoglio alla straordinaria festa dello scorso anno a Parigi, Giacomo Savorini ha ribadito: “La scelta di portare i vini Lambrusco in tournée, anno dopo anno, nelle più belle città dell’Italia e del mondo non è casuale…..Il territorio resta un punto centrale nelle nostre strategie promozionali, ma riteniamo importante per un vino così diffuso come il Lambrusco uscire dai propri confini regionali e provinciali per andare ad incontrare il suo pubblico là dove questo pubblico vive, degusta e sceglie i vini da portare in tavola. Molte delle persone che fanno conoscenza dei nostri vini in questa modalità spesso programmano poi visite in Emilia per approfondire i temi e le cantine che maggiormente li hanno colpiti”.

Oltre centoquaranta milioni di bottiglie, due Province, sei Doc, dodici vitigni autoctoni, diecimila ettari di vigneti, settanta cantine e cinquemila viticoltori rappresentano senza alcun dubbio una realtà decisamente importante, tutta da raccontare sempre di più e sempre meglio. Ecco dunque il perché del “World Lambrusco Day” che il Presidente Biondi descrive con orgoglio come: “…. un appuntamento importante per il nostro Consorzio, un’occasione che ci consentirà anno dopo anno di portare le nostre bollicine in giro per l’Italia e per il mondo”.

Matera

Per il 2024, dunque, risulta più che corretta la scelta di Matera. La recente capitale mondiale della cultura, città dall’indiscutibile fascino, si è presentata ai tanti invitati del settore e ai moltissimi wine lovers richiamati dall’evento in tutta la sua intramontabile bellezza. I tour e la cena di saluto organizzati dal Consorzio all’interno dei Sassi hanno reso ancora più evidente ai tanti ospiti presenti il legame tra il Lambrusco e la sua storia, tra le tradizioni e l’attenzione ai nuovi gusti e ai nuovi mercati. Queste antiche dimore, tutte ristrutturate, hanno perfettamente raccontato, nelle nuove vesti di attività commerciali e d’accoglienza, la necessità di essere all’altezza dei tempi, di cogliere ipso facto l’importanza di risultare conformi ai tempi in cui viviamo.

Ed è proprio questo, a mio avviso, il messaggio più forte che il World Lambrusco Day ha lanciato, “essere al passo con tutto quanto ci è intorno”. Messaggio gestito magistralmente attraverso la location, attraverso gli indiscussi professionisti chiamati a raccontare il Lambrusco ma ancor più attraverso l’innegabile qualità dei vini che hanno testimoniato con chiarezza quanto lavoro si stia facendo all’interno delle Cantine. Il tutto sotto lo sguardo attento e amorevole di un Consorzio perfettamente capace di apparire non solo come una compagine di indomiti professionisti ma ancor più come un gruppo di antichi e fraterni amici.

 

 

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