LE VIE ANGARANO, IL RIASSUNTO DELLA NATURA

Andrea Palladio, architetto e cittadino della Repubblica di Venezia, ne “I quattro Libri di Architettura” raccontava così Villa Angarano: “È questo luogo celebre per i preciosi vini, che vi si fanno, e per i frutti che vi vengono, e molto più per la cortesia del padrone”. Le Vie Angarano, azienda agricola delle sorelle Bianchi Michiel, raccoglie oggi un nuovo successo frutto di un lavoro dedicato all’ambiente e a una viticoltura sempre di più a indirizzo biologico. L’ingresso in FIVI – Federazione Italiana Vignaioli Indipendenti – è ufficiale, conferma ulteriore dell’impegno riservato con forza e dinamismo alla vigna. Sostenitrici delle pratiche biodinamiche seguono il tempo della campagna, in un condensato di acqua, sole, terra, vigna, vite e frutti. Il risultato è una produzione limitata e di altissima qualità, in pieno equilibrio vegeto produttivo. Il contesto in cui s’inserisce l’azienda è altrettanto puro e incomparabile: 8 ettari e una denominazione, Breganze DOC, distesa alle pendici del Monte Castellaro, tra la fine della Valsugana e l’inizio dell’Altopiano di Asiago, con il Monte Grappa sullo sfondo e la Brenta sulla destra.

Una storia antica, dunque, che vede una famiglia proprietaria sin dall’Ottocento di Villa Angarano, dimora veneta a Bassano del Grappa in provincia di Vicenza patrimonio UNESCO dal 1996. Concepita nel 1548 proprio da Andrea Palladio su commissione del suo grande amico Giacomo Angarano, oggi è divenuta tempio della cultura, dell’armonia, della gioia e delle tante vendemmie dove le sorelle Bianchi Michiel hanno concretizzato un lavoro che potremmo definire il riassunto della natura. Era il 1998 quando le cinque sorelle ereditano dal padre Ruggero la proprietà. Un restyling aziendale, avvenuto nel 2003 in contemporanea col reimpianto dei vigneti, ha dato un significato diverso al loro lavoro oggi improntato al riscontro mondiale, grazie anche alla preziosa collaborazione dell’enologo Marco Bernabei che ne ha guidato il percorso di viticoltura in chiave moderna. “Abbiamo frequentato corsi di biodinamica, facendo nostri alcuni principi con l’obiettivo di dare un maggior equilibrio. I nostri potatori si sono formati con il Metodo Simonit & Sirch con l’obiettivo di rispettare la pianta usando un metodo che preserva lo stato di salute della vite”.

Lo sguardo al futuro chiude la circolarità di un’esperienza pregna di filosofia e amore, in un quadro di operosità e dinamismo. Una cantina efficiente e all’avanguardia con al centro un bagaglio di vecchi saperi.

 

 

Degustazione

 

Jassara

Brut Spumante Rosé

90/100

Una bollicina finissima, fresca e spensierata per un aperitivo conviviale. Profumi fruttati di fragoline selvatiche, la rosa e i ricordi di zucchero filato si aprono al palato con un gusto fresco, di buon equilibrio. La gioventù che si compiace della leggiadria.

 

Brenta

Breganze Vespaiolo 2020

90/100

 

Poco più di un ettaro di Vespaiola su suoli argillosi dell’argine della Brenta, per scoprire un vitigno che porta nel calice un vino audace con la sua caratteristica acidità e la nota di mandorla amara. Secco, sapido, piacevolmente tagliente, profuma di pompelmo rosa, di arancia bionda e scorza di bergamotto.

 

Masiero

Breganze Merlot 2017

91/100

Il sorso si lega al territorio in una visione che enfatizza il vitigno. Diretto, espressivo, di grande armonia, si vanta di freschezza e tensione, di forza e verticalità. Piacevolissimo nella sua essenzialità, offre un frutto croccante, sfumature di prugne scure, ciliege rosse mature, nuances mentolate di erbe alpine, un tannino raffinato elegantemente svolto.

 

 

levieangarano.com