OPIFICIO GIBELLINA, IL PROGETTO DI TENUTE ORESTIADI

Rappresentare il territorio di Gibellina, un luogo di rilevanza nazionale e internazionale per l’arte contemporanea, attraverso la creatività delle etichette delle bottiglie. È questo l’obiettivo di Opificio Gibellina, nuovo progetto creato da Tenute Orestiadi con la direzione di Stefano Pizzi, che dedica un’opera d’arte, unica e straordinaria, a ciascuna delle sue bottiglie speciali da 12 litri, trasformandole così in originali espressioni creative.

Progetto di Stefano Pizzi

Il progetto è stato presentato ufficialmente il 21 novembre scorso a Milano, presso Identità Golose, l’hub internazionale della gastronomia e delle arti culinarie. All’evento sono intervenuti fra gli altri: l’Amministratore di Tenute Orestiadi Rosario Di Maria, il responsabile delle relazioni esterne dell’Accademia di Belle Arti di Brera Stefano Pizzi e gli artisti impegnati nel progetto: Nicola Salvatore, Gaetano Grillo, Enzo Esposito e Pietro Coletta.

Progetto di Nicola Salvatore

Con questo progetto si tende ad affermare la centralità del territorio della cittadina distrutta dal terremoto del 1968 nel Belìce, non solo come esperienza di produzione artistica e culturale, ma come luogo in cui vivere e sperimentare un modello di resilienza storica, di rinascita urbana e socio-economica. Un processo di ricostruzione in cui l’agricoltura, in particolare la coltivazione della vite e la produzione del vino, hanno segnato la scommessa di Gibellina sul suo futuro, all’insegna del continuo rinnovamento.

Progetto di Gaetano Grillo

Una profonda testimonianza, quella di Opificio Gibellina, sul potenziale della città belicina come destinazione centrale dell’arte contemporanea, nel quale poterne scoprire il più grande giacimento mai realizzato in Italia, tra opere sia esposte all’esterno sia custodite presso le due grandi istituzioni culturali locali: la Fondazione Orestiadi e il MAC, Museo d’Arte Contemporanea.

Progetto di Enzo Esposito

Le cinque bottiglie, ciascuna con un’opera d’arte distintiva di Opificio Gibellina, saranno messe all’asta in un importante evento a Palermo. Il ricavato, generato dalla vendita all’asta, sarà devoluto a un’organizzazione con un forte impegno etico e sociale. Un’iniziativa che vuole quindi rappresentare la fusione tra le eccellenze dell’arte contemporanea, dell’enologia e dell’impegno sociale.

Progetto di Pietro Coletta

L’asta di beneficenza si terrà all’inizio del 2024 in Sicilia, un luogo intriso di storia, arte e passione per la produzione vinicola. Per un progetto di valore etico e culturale che fonde arte, responsabilità sociale e vini straordinari.

 

Tenute Orestiadi