IL LATO SPUMEGGIANTE DELL’UMBRIA
Il Metodo Classico Brut di Arnaldo Caprai è tutt’altro che l’ennesimo esercizio di stile dettato da obiettivi commerciali. La storia di questa nuova etichetta racchiude in sé tutta la filosofia green che Marco Caprai da anni porta avanti per valorizzare e a mantenere intatte e vitali le caratteristiche tipiche del territorio di Montefalco, sapendo competere nel tempo in una condizione di sostenibilità. Quella stessa sostenibilità ambientale, economica e sociale, ha trovato piena rappresentazione nel progetto Montefalco 2015: The New Green Revolution, il primo protocollo territoriale di sostenibilità in campo vitivinicolo. Così, i 2 ettari di vigneti dedicati alla produzione del nuovo Metodo Classico Brut Arnaldo Caprai non sono due ettari qualsiasi. Il progetto, infatti, nasce dall’idea di riambientare un’area estrattiva dislocata verso la dorsale appenninica marchigiana, una porzione di terra che giova dell’influenza del mare a una quota compresa tra i 500 e gli 800 metri slm, e di valorizzazione delle aree interne dell’Appennino tra Umbria e Marche dove, a seguito dei terremoti che le hanno colpite, è in atto un vero e proprio spopolamento che si può combattere solo con nuovi progetti di valorizzazione.
È qui che Marco Caprai, dopo attenti studi e analisi, ha deciso di impiantare Pinot Nero e Chardonnay e di provare a produrre il suo primo Metodo Classico. Da un progetto con il cuore buono non può che nascere qualcosa di altrettanto bello: e sono così queste bollicine che restano ad affinare sui lievi almeno 20 mesi, 50%Pinot Nero 50% Chardonnay. L’annata oggi in commercio è la 2018, terza annata prodotta che già dimostra una stoffa e una classe che compete con molti altri metodo classico italiani di più lunga esperienza e notorietà. L’accurata selezione delle uve, i rigorosi protocolli di vinificazione e la permanenza sui lieviti per 20 mesi conferiscono a questo spumante un carattere estremamente intrigante. Giallo paglierino acceso, perlage fine e persistente, al naso si rivela piacevolmente fine; si esprime con sentori di mela, note di fiori bianchi e cenni di crosta di pane. Al palato è fresco ed equilibrato, ottimo anche per allietare l’aperitivo, si sposa bene con le preparazioni a base di pesce e di carne bianca.