Evolvere lo stile di un Brut sans année, cuore pulsante di ogni Maison, è sempre una sfida delicata. Billecart-Salmon l’ha affrontata con un lavoro profondo, sviluppato nel corso di diversi anni, ribattezzando la sua storica Brut Réserve con il nome di Le Réserve. Un restyling che non è solo formale, ma che incide sulla sostanza del vino, definendo con maggiore precisione lo stile della Maison. Il primo passo è stata una selezione più rigorosa delle origini: esclusi circa 50 ettari della Vallée de la Marne, ritenuti troppo argillosi per la cifra stilistica ricercata. Restano soltanto alcuni villaggi chiave come Damery, Venteuil, Leuvrigny e Festigny. Parallelamente, la percentuale di vins de réserve è stata portata al 71% nell’ultima edizione (base vendemmia 2020), di cui ben il 35% proveniente dalla réserve perpétuelle avviata nel 2006. Un cambiamento sostanziale che regala maggiore profondità e complessità al vino. La ricerca di densità si riflette anche in cantina: i vini vinificati in legno sono passati dal 4 all’8%, mentre l’affinamento sui lieviti è stato prolungato da 30 a 50 mesi. Innovazioni importanti, che si accompagnano a un uso sempre più mirato della cuverie dedicata esclusivamente ai vins de réserve destinati alla liqueur de dosage. Si tratta di 51 micro-cuve che lo Chef de Cave Florent Nys definisce “le spezie di un grande chef”, composte da grandi Pinot Noir, Chardonnay e assemblaggi di riserva destinati a cuvée prestigiose come Nicolas François. Questa attenzione arriva fino al dettaglio del formato: la liqueur può cambiare tra mezza bottiglia, bottiglia o magnum, valorizzando al massimo ogni espressione. Un impegno che ha condotto a un dosage estremamente contenuto: appena 3 g/l nell’ultima edizione, in totale 3,6 g/l con gli zuccheri residui. Un dato che la Maison rende trasparente attraverso la piattaforma digitale My Origin, dove ogni bottiglia riporta i dettagli tecnici. L’assemblaggio resta fedele all’equilibrio storico: 43% Meunier, 28% Pinot Noir e 29% Chardonnay. Il Meunier viene qui interpretato con rara eleganza e precisione, esaltando la sua natura fruttata senza mai cadere nell’eccesso. Dopo circa tre anni di affinamento, il dégorgement è avvenuto nel 2024. Con Le Réserve, Billecart-Salmon ha compiuto un passo decisivo nella definizione del proprio stile: un Brut sans année di grande personalità, capace di unire immediatezza e profondità, freschezza e complessità, in un equilibrio che racconta con coerenza e raffinatezza la filosofia della Maison.
All’olfatto si presenta con un bouquet delicato e raffinato, in cui si intrecciano profumi fruttati di mela e albicocca, agrumi canditi, nocciola fresca e richiami floreali di tiglio e spezie dolci. L’evoluzione svela un ventaglio aromatico seducente: ricordi di brioche, pasticceria e sentori tostati, che arricchiscono la complessità e sottolineano l’impronta agrumata. Al palato l’attacco è vivido e diretto, sostenuto da un’effervescenza fine e dinamica che dona energia e slancio. La texture cremosa si fonde con una sottile vinosità, generando un equilibrio armonioso tra freschezza tonica e soavità. La progressione è tesa e vibrante, mentre la mineralità di fondo accompagna con eleganza lo sviluppo gustativo. Il finale è leggermente salino, con un ritorno minerale che amplifica la complessità e la finezza. Uno Champagne di grande equilibrio e fascino, capace di coniugare freschezza, densità e persistenza in un’armonia seducente.