Nella campagna di Dozza, sulla linea di confine tra Emilia e Romagna, la cantina Branchini 1858 custodisce da 167 anni una storia di passione, famiglia e territorio. Fondata nel 1858 — anno della prima vendemmia — l’azienda è oggi guidata da Marco e Angelo Branchini, quarta generazione di una dinastia che ha fatto dell’innovazione enologica un manifesto identitario. Con 100 ettari di proprietà, di cui 26 vitati, Branchini 1858 coltiva varietà autoctone e internazionali, ma è l’Albana insieme al Sangiovese a rappresentare la vera anima romagnola della cantina. Cinque ettari dedicati a questo vitigno antico, che qui trova una delle sue espressioni più moderne e dinamiche. Branchini è stata la prima cantina a spumantizzare l’Albana, aprendo la strada a nuove interpretazioni che vanno dal Metodo Classico al passito. Un percorso avanguardistico che ha portato l’Albana nel presente e nel futuro, senza mai tradirne l’identità. Tra le etichette più rappresentative, spicca il Dutia: Albana di Romagna Docg Secco, vinificata in purezza, nella sua versione ferma.
Dutia è un omaggio alla storia di Dozza e al suo nome antico. Un bianco gastronomico pensato per il sorso quotidiano, capace di raccontare il territorio con freschezza e autenticità. La vendemmia 2023 ha ricevuto il Premio Qualità Prezzo della Guida Berebene 2025 del Gambero Rosso, assegnato ai migliori vini italiani sotto i 20 euro. La nuova annata si presenta con un profilo aromatico elegante, delicato, verticale. Al naso è un’esplosione di florealità e freschezza: susina, pera, con accenti verdi e officinali che richiamano l’aneto. Un bouquet che non nasconde il carattere varietale dell’Albana, ma lo arricchisce di sfumature moderne. Al palato, il vino è pieno, teso, con una bella freschezza che lo rende estremamente versatile.