Siamo ad Adrara San Martino, un piccolo comune della bergamasca percorso dal fiume Guerra, adagiato tra la Valcalepio ed i Colli di San Fermo, nell’omonima Valle.
In questo lembo di terra è sita una realtà che ha qui trovato un’unità vocazionale per la produzione vitivinicola, in particolar modo per gli spumanti: l’Azienda Agricola Colletto.
In origine una vecchia casa padronale costruita tra filari di viti terrazzate, viene ristrutturata seguendo linee di eleganza, equilibrio e sostenibilità: è cosi che nasce nel 2008 per volontà della famiglia Picchi Il Colletto. Un’azienda diramata su 10 ettari, divisi tra bosco, oliveto e vigna, quest’ultima coltivata seguendo i principi biologici con uve Chardonnay e Pinot Nero per quanto concerne gli spumanti, e il classico taglio bordolese per i rossi.
I vigneti, elevati a guyot, godono di una piena esposizione a sud, dove l’altitudine (siamo a 400 metri sopra il livello del mare) permette uno sbalzo termico tra giorno e notte che aiuta a mantenere alta l’acidità che ritroviamo poi nei calici e che dona verve al sorso.
La filosofia di pensiero si incarna nella naturalità del prodotto. Tutto ebbe inizio con la prima vendemmia avvenuta nel 2009 e proseguì negli anni verso l’obiettivo di trasmettere al meglio le peculiarità del proprio territorio, composto da suoli rossi ricchi di ferro e un substrato calcareo marnoso. Un terreno quindi povero, ideale per a coltivazione della vite.
La stessa Graziana Picchi, titolare dell’azienda, lo conferma: “La natura è la nostra filosofia. Tutto parte dalla terra e del rispetto verso essa, seguendo i principi ed i ritmi della natura; le rese basse ed una corretta gestione della campagna ci permettono di esaltare al meglio le peculiarità del nostro terroir. Tutta la gestione è manuale, ed è rivolta a salvaguardare la salute dei grappoli, che andranno poi a raccontare attraverso il loro succo le sfumature e caratteristiche della terra di origine. Questo è il Colletto. Terra, clima, vite, attenzione dell’uomo ed un pizzico di fortuna”.