“Creation is an eternal journey”, presentato a maggio 2025, è il nuovo capitolo creativo firmato da Dom Pérignon, radicato nell’impegno incrollabile della Maison verso la creazione e nel dialogo costante con artisti iconici. Questo viaggio si svolge come una spirale, trascendendo il tempo e lo spazio, creando risonanze tra passato, presente e futuro.
Molto più di un semplice Champagne, Dom Pérignon è da sempre fonte d’ispirazione per artisti e visionari, affascinati dalla sua visione unica e dalla sua aura magnetica. Dal 2005, la Maison omaggia e collabora con alcune delle figure culturali più influenti del nostro tempo, tra cui Andy Warhol, Jean-Michel Basquiat, Karl Lagerfeld, Jeff Koons, David Lynch e Lenny Kravitz, ognuna delle quali ha lasciato un segno indelebile nel cammino della Maison.
Oggi, sette figure di spicco in diversi campi artistici contribuiscono attivamente a plasmare il nuovo capitolo creativo di Dom Pérignon, infondendovi le proprie prospettive. Sono Zoë Kravitz, attrice, regista, scrittrice e produttrice; Clare Smyth, chef tre stelle Michelin; Tilda Swinton, artista; Alexander Ekman, ballerino e coreografo; Takashi Murakami, artista contemporaneo; Anderson Paak, artista, produttore e regista; Iggy Pop, musicista, cantante, attore e conduttore radiofonico.
Dom Pérignon ha invitato uno di questi creatori, Takashi Murakami, a firmare due edizioni limitate disponibili dal 1° ottobre 2025: una per Dom Pérignon Vintage 2015 e una per il lancio di Dom Pérignon Rosé Vintage 2010, oltre a un Uber piece. Questo incontro riafferma l’impegno della Maison verso l’esplorazione artistica e verso percorsi meno convenzionali.
Vincent Chaperon, Chef de Cave di Dom Pérignon, e Takashi Murakami, artista visionario, concepiscono entrambi la pratica creativa come un incontro tra maestria artigianale e tensione all’innovazione. Non concepiscono la tradizione come un modello estetico immutabile nel tempo, né come qualcosa di ancorato in uno spazio fisso. Al contrario, la intendono come un gesto di trasmissione che trascende le epoche e i luoghi.
Maestri dell’artigianalità, Dom Pérignon e Takashi Murakami attingono al loro patrimonio culturale per spingersi sempre oltre i confini della creatività. Con il suo caratteristico linguaggio visivo, conosciuto come Superflat, Takashi Murakami ridefinisce i codici dell’arte classica giapponese – bidimensionalità, linee minimaliste, equilibrio tra saturazione e vuoto – attraverso la lente della cultura contemporanea: manga, consumismo e uniformità digitale. Considerando il suo patrimonio culturale come una forza viva, una base da mettere in discussione, rivisitare e reinventare, Superflat offre sia un omaggio che una critica giocosa.
Dietro i fiori sorridenti si nasconde una poetica complessa, che mette in discussione la perdita di profondità in un mondo sempre più dominato dalla superficialità. Come nella tradizione dell’ukiyo-e, la super-piattezza diventa uno strumento più veritiero e immediato per catturare l’esperienza vissuta, usando la suggestione piuttosto che l’illusione. Questi principi permangono nelle linee essenziali e nelle composizioni ipersature di Murakami, che risuonano con una potente carica emotiva, tra intensità e contraddizioni spiritose.
Il processo creativo di Dom Pérignon segue questa logica. Ogni Millesimato esprime la maestria della Maison, non come una ripetizione ma piuttosto come ricerca di una nuova armonia, di una nuova tensione. Come Superflat, Dom Pérignon distilla il significato attraverso la sottrazione: si riduce tutto all’essenziale solo per poi amplificarlo. Il risultato non è minimalismo, ma una forma di pienezza che privilegia l’emozione, la sensazione e la presenza.
Dom Pérignon e Murakami cercano entrambi di andare oltre la rappresentazione e agiscono grazie ai sensi, invitando a una scoperta graduale anziché a un consumo immediato. Come le opere di Murakami, i Vintage di Dom Pérignon si svelano attraverso un linguaggio fatto di consistenza, ritmo, tensione, evocando l’invisibile, l’intangibile, il profondamente sentito. In questa visione condivisa, la tradizione non è mai una teoria di codici fissi ma un punto di vista per nuove espressioni, uno spazio di trasmissione, sempre aggiornato, intensificato e proiettato in avanti.
Sia per Dom Pérignon che per Takashi Murakami, il valore primordiale della natura va ben oltre la pura rappresentazione estetica e la bellezza. La natura è un principio vitale. Nella filosofia creativa di Dom Pérignon, è il punto di partenza e il mezzo: uva, terroir, clima, precisione umana, tutto è orchestrato per tradurre la materia prima in emozione. Ogni Millesimato è un’interpretazione unica di questo ambiente vivente, plasmata dall’equilibrio, dall’intuizione e dalla trasformazione. L’approccio di Murakami è simile. La natura nelle sue opere non assume la forma di flora o fauna realistiche. Si manifesta invece come un mondo ipersintetico e carico di emozioni, fatto di fiori con volti sovradimensionati, creature che sembrano emergere da sogni o miti. Il suo ecosistema visivo è popolato da figure giocose ma inquietanti, ibridi gioiosi che confondono il confine tra naturale e artificiale.
Opere come Flower Ball (2002) o Mr. Dob (dal 1992) incarnano questa tensione. A prima vista sembrano puramente decorative. Ma sotto la loro superficie lucida si nasconde una profonda riflessione sulla trasformazione, un tema radicato anche nella tradizione giapponese, dove l’impermanenza e il cambiamento non sono temuti ma celebrati. La vita è movimento. La natura non è uno scenario fisso ma una successione di metamorfosi.
Questa collaborazione creativa rende omaggio alla risposta che Dom Pérignon e Takashi Murakami danno al concetto di vitalità, creazione e arte, in piena sintonia con ciò che pulsa, cambia e si reinventa continuamente.
“Attraverso la mia collaborazione con Dom Pérignon, ho voluto concepire una sorta di viaggio nel tempo. Il mio obiettivo è quello di rimanere rilevante anche tra 100 o 200 anni e trascendere il tempo. Quando non ci sarò più e i miei figli non ci saranno più, spero che le persone del futuro, vedendo questa etichetta ormai invecchiata, possano reimmaginare com’era il 2025”
Takashi Murakami
Il dialogo creativo tra Dom Pérignon e Takashi Murakami prende forma in due edizioni limitate, disponibili per le Feste 2025. Gli iconici fiori di Murakami, emblematici del suo universo espressivo, sono protagonisti di questi esclusivi design. L’audace linguaggio visivo di Murakami incontra l’estetica minimalista di Dom Pérignon, creando contrasti sorprendenti e un’intensità giocosa. Gli eleganti coffret e le bottiglie sono stati rivisitati con l’inaspettata comparsa di motivi vivaci ispirati all’estetica Superflat di Murakami. I fiori appaiono come figure oniriche di una natura in costante e vibrante fioritura. Creano una tensione poetica dove la raffinatezza incontra l’esuberanza, in un’armonia tra semplicità e splendore, sofisticatezza e fantasia, unendo l’eleganza senza tempo di Dom Pérignon con la vivace immaginazione di Murakami. Sulle bottiglie, le tradizionali immagini dei vigneti presenti sullo scudo lasciano posto a un fantastico paesaggio fiorito, un giardino rigoglioso che simboleggia la fioritura di questo dialogo creativo. Sui coffret, lo stemma è incorniciato dai fiori di Murakami, che sbocciano in una profusione gioiosa. Affiancate, le confezioni formano un tableau floreale modulare, invitando i collezionisti a interagire, assemblare ed estendere l’esperienza oltre la bottiglia.
La visione condivisa di Dom Pérignon e Takashi Murakami trova la sua espressione più eclettica in un Uber piece: un oggetto d’arte realizzato per pochi eletti, una sfera perfetta che si apre per rivelare un giardino segreto. In armonia con l’universo Superflat di Murakami, l’esterno si presenta come una sfera raffinata ed enigmatica, delicatamente incisa con i fiori sorridenti dell’artista. La superficie luccica sottilmente in toni metallici scuri, sigillata da una chiusura floreale finemente lavorata: un invito a scoprire il mondo che si cela al suo interno. Quando la sfera si apre, ecco un’esplosione radiosa di colori: un giardino luminoso di fiori in resina scolpiti e dipinti a mano, ognuno unico, ognuno testimonianza di una meticolosa maestria artigianale e di un intento poetico. L’interazione tra l’esterno sobrio e l’interno vivace esalta la risonanza emotiva, evocando meraviglia, gioioso surrealismo e silenzioso stupore per la maestria artigianale. Al suo centro si trova un gioiello raro: le ultime bottiglie Jéroboam di Dom Pérignon Rosé Vintage 2008. L’Uber piece amplifica la visione singolare di Murakami, ribadendo al contempo l’impegno di Dom Pérignon nell’esplorazione artistica. Questo scrigno eleva l’esperienza degustativa a viaggio immersivo, dove la poesia visiva e tattile del mondo di Murakami si fonde con l’emozione di una delle cuvée più rare e ambite della Maison.
Nato da un’annata caratterizzata da eccezionali contrasti, Dom Pérignon Vintage 2015 emerge come una presenza costante. All’inizio ombroso, si rivela tattile durante la degustazione. La traccia essenziale di Dom Pérignon, la sua intima verità, risiede nel modo in cui accarezza il palato. La sensazione tattile è tra i valori estetici di Dom Pérignon, un valore che gli permette di raggiungere la sua piena espressione. Se il tatto venisse a mancare, il gusto non potrebbe dispiegarsi nello spazio e nel tempo della degustazione, che rispecchiano lo spazio e il tempo dell’elaborazione del vino. La materia densa di Dom Pérignon Vintage 2015 ne esalta la naturale autorevolezza. Con il passare del tempo, questa autorevolezza diventa orizzontale, ampia e lineare. La struttura intrinseca del vino è orizzontale e rivela la presenza di una luminosa austerità. L’impronta ampia al palato determina l’impressionante sensazione in bocca. Le note eleganti e precise seguono traiettorie lineari piuttosto che curve. Questo Dom Pérignon Vintage è un susseguirsi di emozioni: prima stimola i sensi e poi li quieta. Li stimola grazie alla sottile nota amara, a una sensazione tattile, al suo modo di catturare l’attenzione. Poi, l’innata generosità del vino si dispiega in una vibrazione infinita, una morbida struttura granulare che vuole proiettarsi verso l’orizzonte.
Annata dopo annata, Dom Pérignon Rosé persegue la sua volontà di spingere sempre più in là i confini della creazione. Dall’inizio degli anni 2000, questa ricerca è interamente orientata verso un paradossale obiettivo: ottenere sia maggiore radicalità che maggiore armonia. Dom Pérignon Rosé Vintage 2010 incarna oggi una tappa significativa in questa dinamica di creazione. Come coronamento di questa ricerca, la personalità compiuta di questo vino trasmette un senso di sicurezza, raffinatezza, eleganza e maestosità. È il risultato di dieci anni di sforzi creativi volti a spingere Dom Pérignon Rosé verso un’espressione più radicale del Pinot Noir. Frutto di una vendemmia complessa e impegnativa, una vera sfida interpretativa per la Maison, Dom Pérignon Rosé Vintage 2010 è una scommessa vincente. Rivela al palato un equilibrio sorprendente: finemente potente, denso e delicato, ampio e deciso. Tutto sembra fondersi armoniosamente, in una perfetta padronanza dei contrasti.