ERROR 13, VISIONE E FUTURO SECONDO ANDREA ANTONINI

L’errore è il primum movens dell’evoluzione, la causa essenziale del divenire, la coscienza della metamorfosi. L’executive chef Andrea Antonini, anche per la primavera-estate 2025 ha riscritto l’antologia del menù di Imàgo nell’espressività artistica del fluire, attraverso l’emozione alchemica suscitata dagli ingredienti di stagione, interpretandoli con grazia e carisma, istoriando componimenti destinati a diventare signature. Tecniche autorevoli ed evocatività cosmopolite, per definire sapori assoluti e caleidoscopici, sono l’adamantina essenza dallo stile dello Chef Antonini.

Zucchine in fiore e manzo crudo

L’avocado compare nella panzanella di gambero viola per rendere voluttuosa la lattuga, la salsa XO come tocco lisergico per la tartare di manzetta affinata ad arte, che si specchia nella Bernese alle zucchine romanesche e melissa. Tartare esaltata dal taglio millimetrico, celata nel fiore di zucchina, da intingere nel dressing che ha l’eco del continente asiatico. E ancora lo zenzero a sorprendere nel consommé di carota, essenza trascendentale che mima i toni esperidati, un sussurro pétillant sui plin di coniglio di magistrale fattura, ravioli dalla caratura delle gemme più preziose, nell’inedita edizione estiva della pasta ripiena.

Agnolotti di coniglio carote e zenzero

Ai primi piatti è dedicato il secondo atto del menù ERROR 13, una trilogia che celebra la cultura italiana della pasta, narrata con maestosa e seducente verve, tra allegorie di fichi e lavanda che al palato ricordano gli spaghetti ai ricci di mare e l’estasi del Parmigiano Reggiano centoventi mesi, nella liturgica espressività dei tubetti rigati che profumano di polline e cedro.

Astice e mais

Un viaggio in Messico, una carezza vanigliata dalla bisque trapuntata dal mais tostato e l’intrigo della panure al pimentón, si sommano al primo assaggio dell’astice, magnetico anche nel secondo servizio del macaron di polenta. Arrivando alla contemplazione dei fiori di sambuco che enunciano l’hanami dell’animella. Nell’ultima monografia di Andrea Antonini, l’animella eleva la sua texture fondente grazie al passaggio alle braci e amplifica la godibilità grazie al compendio anisato e floreale. Un nuovo masterpiece dello Chef.

Animella e fiori di sambuco

Una proposta fine dining quella di Imàgo che nella duplicità del menù ERROR 13 e dei Classici, definisce luoghi ed esplora le unicità gustative dell’alta cucina italiana d’avanguardia, tra citazioni cinematografiche ed esercizi di stile, nell’idillio di una sala totalmente rinnovata, che accoglie sempre nella soave eleganza dell’empireo della Capitale.



Clarice

Tra le rivelazioni di questa stagione, ammalia la pasticceria ideata e curata in prima persona da Andrea Antonini: il quarto atto del menù, quello dei dolci, brilla delle tecniche proprie delle preparazioni di alta cucina. Clarice, come Clarice Starling, la detective protagonista dei romanzo “Il silenzio degli innocenti” di Thomas Harris, è l’evocativo dessert che sancisce il valore del fine pasto equiparandolo ai main course. Simboleggia la metamorfosi della crisalide, il palpito delle ali della falena, quell’emozione che pervade l’anima di chi è sempre proiettato al futuro, l’introspezione e la libertà, l’indole intraprendente e volitiva. More, salsa Bernese al beurre noisette e una costellazione di gelato alla vaniglia, yogurt di pecora mantecato ai semi di vaniglia e soffice bisquit alle mandorle e zucchero muscovado, celati da cioccolato dell’Ecuador dalla fragranza onirica e dalla fruttata acidità. Un trompe-l’œil che coniuga magnificenza artistica, vivacità di registro tecnico ed esaltazione sensoriale, donando la percezione del sublime.

Il laboratorio creativo di Imàgo matura la concezione del futuro nella perpetua sperimentazione operata dall’executive chef Andrea Antonini e dai collaboratori Riccardo Romolo, Luca Villa, Andrea Carbonaro e Andrea Cobellis, nel continuo confronto col restaurant manager Marco Amato, anima della sala di Imàgo, all’Hassler da oltre vent’anni. Una sala che porta in scena ogni sera il miglior servizio di cui si possa godere in Italia, con perfezione accademica e adorabile stile, Marco Amato coordina un team di professionisti che negli anni ha stimolato nell’affinare l’arte dell’accoglienza, lasciando trasparire personalità ed attitudini culturali. Oggi Alexandre Ciarla, Alessio Bricoli, Daniel Mastroiacovo, Angelo Cecere, Simone Filagna e Roman Popovich cooperano per rendere ogni servizio a Imàgo, l’atto epico di un’armonia che resta nel cuore.

Marco Amato e Andrea Antonini (Photo credits Alberto Blasetti)

Intuizione, empatia, ironia, abilità nella fusione eclettica del gusto italiano e dell’audacia compositiva animano l’executive chef Andrea Antonini a definire sempre nuovi canoni di esemplarità. Evolve, la cucina di Imàgo proietta ologrammi del futuro, dettando le tendenze e coinvolgendo squisitamente nell’autorevole e personale cultura artistica di Andrea Antonini.