Dai grandi classici come salumi e formaggi fino a chicche come le chiocciole, i cracker alle alghe, le materie prime plant based o la porchetta in tubetto: a pochi giorni dalla fine di Taste 2025, la diciottesima edizione del salone del gusto andato in scena alla Fortezza da Basso di Firenze, vale la pena mettere insieme le tendenze gastronomiche più interessanti e selezionare ciò che più ha colpito il palato degli addetti ai lavori. Tra le novità messe in mostra dalle 750 aziende presenti in fiera, infatti, è possibile identificare almeno un paio di macro-tendenze: tra i banchi d’assaggio hanno destato particolare curiosità l’attenzione crescente al mondo no alcohol, legato a un sempre più marcato interesse verso il mondo dell’aperitivo all’italiana.
Sulla stessa linea no alcohol si pone la linea di drink analcolici di Alpex, ispirati ai grandi classici: lo Spritz, dal carattere agrumato e dal finale piacevolmente amaro, il Gin Tonic dal profumo intenso di bacche di ginepro e un retrogusto amaricante, fino a Hugo, che ripropone le note delicate dei fiori di sambuco, richiamando le atmosfere dell’Alto Adige. Dal canto suo, l’azienda veneta Melovita ha portato a Taste una serie di bevande a base di succo biologico di melagrana pensate sia per essere degustate col frutto in purezza sia per connubi analcolici: è il caso della versione con cardamomo, da accompagnare a formaggi leggeri e verdure, o quella con cannella, indicato invece per dessert speziati e piccola pasticceria.
Sul fronte dei packaging, invece, il salone fiorentino ha visto il debutto di Alma De Lux, con la titolare Luisa che nel laboratorio di liquori a San Giorgio a Cremano (Napoli) sperimenta ricette, giocando con equilibri e materie prime alla ricerca di sapori insoliti, senza compromessi sulla qualità. Ciò che rende speciali liquori come Midnight (liquirizia, cacao, menta e arancia) o Zenzibar (zenzero, menta e limoni di Sorrento) sono le bottiglie, pezzi d’arte decorati a mano.
Sceglie invece la via della bellezza sostenibile la pugliese Olio Pujje nella Murgia tarantina: le sue etichette – che richiamano una ninfa marina (Anfitrite), la dea della terra (Rea) e il dio della luce (Helios) – sono anche in versione “Bag in Tube”. Una confezione da tre litri, con tappo salva goccia, consente di ricaricare la bottiglia garantendo una conservazione ottimale e un risparmio euro/litro pari a circa il 40%.
Da non dimenticare anche il paté di porchetta… in tubetto, creato da Contessa 1522 a Città di Castello, in Umbria: viene usata solo carne di maiale femmina, disossata e insaporita con sale, pepe e finocchio, senza aggiunta di aglio e fegato. Ogni pezzo viene massaggiato a mano, lasciato riposare in condizioni controllate di temperatura e umidità, prima di essere cotto per oltre sette ore, ottenendo una crosta croccante e dorata. Il risultato è una carne morbida e scioglievole, quasi balsamica.
Contenitore insolito anche per la pastiera napoletana, che la Latteria San Salvatore 1988 porta a Taste sotto forma di vasetto di terracotta: un tributo alla tradizione partenopea che sorprende per l’equilibrio tra i sentori di grano cotto, ricotta e scorza d’arancia, reinterpretati con la delicatezza del latte di bufala. Sul tema packaging, infine, menzione speciale per le bottiglie del liquorificio toscano Morelli, usate per lanciare una linea di rum ispirata alle ricette di famiglia originali del 1913, recuperate dagli archivi storici e rivisitate per adattarsi ai gusti contemporanei. Tra le 4 referenze spicca il Ponce al rum alla toscana, che prevede la miscelazione di rum distillato, zucchero e aromi naturali. Tra le altre curiosità viste tra gli stand, i salumi di mare e di pesce rigorosamente plant based di Uao, la versione a forma di campana della tradizionale torta Caprese, opera della storica Pasticceria De Vivo (Pompei), il cui design si ispira alla forma del campanile della celebre Piazzetta di Capri. E ancora: il pecorino con polline di Castagno, omaggio del caseificio toscano Busti ai profumi autentici, e la linea di maionesi vegane della cilentana Casa Iuorio, nelle varianti con zucchina, melanzana, carciofo, peperoni e broccoli.