Per fare una viticoltura sostenibile non bisogna dimenticarsi della tradizione. Infatti, diventa sempre più importante comunicare quello che si fa nel vigneto, perché dietro alla bottiglia di vino, oltre al vitigno e al territorio, c’è anche il lavoro di numerose persone.
In questo modo la bottiglia di vino diventa il testimone del percorso compiuto dalla vigna al bicchiere, con un’attenzione particolare nei confronti del consumatore, quell’attenzione che ogni padre metterebbe per lasciare ai propri figli un mondo migliore.
Il progetto nasce dall’esigenza della famiglia Livon di realizzare una produzione sostenibile dal punto di vista ambientale, sociale ed economico.
La lotta integrata volontaria prevede una serie di limitazioni nella tipologia dei principi attivi utilizzabili per la difesa della vite dalle fisiopatie e dagli insetti, e per il diserbo, nel numero dei trattamenti eseguibili con ciascuna sostanza attiva e nelle quantità impiegabili.
Invece, nella viticoltura biologica si possono usare solo prodotti naturali: non si usano sostanze di sintesi che possono essere nocive per il terreno, i corsi d’acqua e l’aria che ci circondano. La genuinità del prodotto finale “vino” è il principale obiettivo che ci si pone, al fine di ottenere prodotti sani e privi di residui tossici.
Per avvalorare il percorso iniziato, l’azienda ha piantato nel 2017 il primo ettaro di vigneto di sauvignon resistente, selezionato dall’Università degli Studi di Udine in collaborazione con i Vivai Cooperativi di Rauscedo, che consente di ridurre il numero dei trattamenti nei confronti della Peronospora e dell’Oidio fino quasi ad azzerarli.
Ma l’attenzione che la famiglia Livon ha per l’ambiente si estende anche al di fuori del vigneto, al fine di rendere fruibile in modo sostenibile anche il paesaggio e il territorio che circondano le aziende. Questo impegno si concretizza mediante la realizzazione di strutture di accoglienza perfettamente inserite nel contesto che le circonda, la cura maniacale dei giardini, la creazione di sentieri attraverso i vigneti e le proprietà aziendali, la creazione di punti panoramici, la piantumazione di alberi da frutto, la creazione di zone di ricarica per le e-bike nell’ambito di un Progetto più ampio che coinvolge tutto il territorio del Collio.
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