ELEMENTI RISTORANTE: CUCINA INTIMA, DI RICERCA E DI MEMORIA

A Latina nasce una nuova esperienza gastronomica: Elementi Ristorante, creato da Valentina e Saverio, due giovani chef uniti nella vita e nel lavoro. Latina non è solo la seconda città laziale dopo Roma per numero di abitanti: è anche una delle più giovani città d’Italia, fondata durante il ventennio fascista, a seguito della bonifica dell’Agro Pontino. Essendo giovane in tutti i sensi, negli ultimi tempi propone novità inattese ed entusiasmati come il ristorante Satricvm (frazione di Le Ferriere, in provincia di Latina) che racconta l’Agro Pontino. Così anche Valentina Patti, chef e patron di Elementi insieme a Saverio Picuccio, hanno deciso di tornare alle origini e investire nel proprio territorio creando un fine dining in un luogo con una storia antichissima, ma senza una vera e propria tradizione gastronomica. In realtà il territorio dell’Agro Pontino è un vero melting pot di culture grazie alle persone provenienti da tutta Italia all’epoca della bonifica. Le vite di Saverio e Valentina si sono incrociate circa sei anni fa, e da allora hanno iniziato a pensare a un progetto tutto loro che parlasse del loro amore per la cucina, scegliendo di realizzarlo a Latina, nella città d’origine di Valentina.

Valentina Patti, classe 1988, è, appunto, originaria di Latina, con radici marchigiane e siciliane, che cresce tra la raccolta di erbe spontanee e il contatto diretto con la terra. Dopo aver fatto diverse importanti esperienze nella ristorazione, anche stellata, Valentina torna nella sua città, dove a marzo 2024 insieme a Saverio hanno avviato Elementi, con l’idea di una cucina intima, un fine dining accogliente, che racconta persone e territori. Saverio Picuccio, classe 1991, nasce a Benevento ma cresce a Torino. Chef con mille esperienze nel settore anche lui, Saverio porta con sé l’anima del Sud e ama affermare che “La cucina è una parte integrante della mia vita: non mi vedo altrove”.

Il loro fine dining si distingue per l’approccio accogliente e diretto, senza troppi formalismi. È una cucina d’autore capace di parlare con semplicità, mettendo il pensiero e l’esperienza al primo posto. È una cucina di ricerca che racconta la terra, le stagioni, le persone, che trova nella semplicità unita alla tecnica e conoscenza una cucina di memoria che si trasforma in un racconto personale, che trasmette la nostra identità”, dice Valentina. E aggiunge: “La cucina è fatta di tasselli indispensabili: persone, materia prima, ma anche pilastri che sorreggono la visione del nostro ristorante, stagionalità, territorio, studio e cura. La cucina è fatta di elementi.

Fagottello con provola, gambero rosso e datterini giallo e rosso

Il locale non è molto grande: è fatto a “U”, ed accoglie circa 30-35 persone ai tavoli intorno al cuore pulsante di Elementi: la cucina a vista. I colori scuri, che spaziano tra il blu petrolio e i caldi toni del legno, sono sobri e accoglienti, e permettono agli ospiti concentrarsi senza distrazioni sull’esperienza gastronomica. A introdurre la serata ci pensa Valentina con un cocktail di benvenuto, diventato un must di Elementi essendo molto amato dal pubblico. Piacevole da sorseggiare mentre si sfoglia il menù, il cocktail è un London Dry sardo con pompelmo e rosmarino, con note amare e balsamiche. A seguire e completare il drink c’è il cestino di pane artigianale preparato con tre diversi impasti a lievitazione naturale, utilizzando farine integrali, multi cereali e bianche, accompagnato dall’olio extravergine di oliva di Sonnino. La carta è essenziale, dove le poche portate sono unite da un filo conduttore come equilibrio tra consistenze e contrasti: grasso e acido, amaro e dolce, caldo e freddo.

Filetto di vitello con patate, nocciole e fichi



La selezione della materia prima è il punto di partenza: la scelta ricade prevalentemente su piccoli produttori e fornitori locali. Ed ecco gli imperdibili piatti della stagione estiva: una saporita Ricciola, fichi al balsamico e taralli, un freschissimo Gambero rosso con anguria, cetriolo e datterino; ma anche un Uovo poché con spuma di patate dell’altro Viterbese e tartufo – un chiaro richiamo all’entroterra laziale, e un grande classico che parla con l’accento piemontese: Vitello tonnato con crema di cannellini e cipolla rossa. Tra i primi troviamo un ricco Tagliolino all’astice e pane alla mediterranea che sa di mare, delle Caserecce con erbe, zucchine alla scapece, seppia e lime, sapori campani, decisi ma equilibrati, un delicato Risotto pomodoro, Parmigiano e basilico e un sorprendente Fagottello con provola, gambero rosso e datterini giallo e rosso. Per proseguire, non fatevi scappare uno dei secondi che possono soddisfare tutti i gusti: per gli amanti del mare un mediterraneo Polpo con melanzane e peperoni o un Baccalà in croccantissima tempura con gazpacho di pomodoro, ciliegie e misticanza. Per chi preferisce la carne, c’è da assaggiare un tenero Maialino da latte con albicocche, salsa di erborinato di capra e tartufo nero oppure un delicato Filetto di vitello con patate, nocciole e fichi.

Gambero rosso con anguria, cetriolo e datterino

Valentina, oltre alla sala, si occupa anche della pasticceria, con particolare attenzione al gioco di temperature e consistenze. Un classico sempre presente in carta è il suo Tiramisù reinterpretato: mattonella con mascarpone artigianale, gelato al caffè e savoiardo in infusione. Ma non mancano le proposte fresche per l’estate: Break me, una sorta di composta di frutta e sorbetti sotto una crosta di meringa o un Semifreddo con cioccolato bianco e frutti di bosco. La carta dei vini contiene circa una settantina etichette, che cambiano insieme al menu, per accompagnare al meglio la cucina e i sapori stagionali. Tra le cantine ci sono tanti piccoli produttori, in particolare del Nord Italia, ma anche vini naturali e biologici. Ovviamente non mancano le bollicine nostrane e d’oltralpe, mentre la selezione di distillati comprende diversi whisky e gin.

 

 

 

Cover: Saverio Picuccio, Valentina Patti